1986 – Spassoso omaggio ai classici monster movie della Silver-Screen Era, Rampage passò alla storia per diverse ragioni, la prima delle quali riconducibile al suo insolito incipit: ribaltando l’eroica logica alla base della maggior parte dei videogame prodotti fino ad allora, il titolo concepito da Brian Colin e Jeff Nauman non avrebbe difatti chiesto al suo pubblico di salvare o proteggere l’universo di gioco, bensì di distruggerlo nel modo più eclatante possibile.

Interpretando uno dei tre colossali mostri disponibili – George il Gorilla, Lizzie il Dinosauro e Ralph il Super Licantropo – i giocatori se ne sarebbero dovuti andare difatti in giro per le affollate via di una pixellosa metropoli, nel tentativo di raderla al suolo prima che l’esercito e i mezzi corazzati in forza a quest’ultimo riuscissero ad abbatterli.

Caratterizzato da un comparto grafico molto accattivante, in cui giganteggiavano il demenziale design dei protagonisti e la minuziosa ricostruzione di uno scenario urbano racchiuso in videate fisse, Rampage si fece notare anche per lo straordinario coefficiente di interattività con i fondali: una novità pressoché assoluta per l’epoca, che alimentò ulteriormente la curiosità di chiunque bazzicasse le sale giochi.

Dopo aver fatto larga incetta di gettoni, i mostri della Bally Midway avrebbero invaso anche il mercato Home, registrando clamorose affermazioni e imbarazzanti scivoloni: scopriamo ora insieme quale sistema gli rese maggiore giustizia…
SPECTRUM ZX – 1987 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

La prima conversione home di Rampage naufragò in un mare di acide cromie le quali, oltre a trasformare i fondali in una rappresentazione degna di Andy Warhol, finirono per contaminare anche gli sprite. Modellati con cura, ma caratterizzati dalle consuete trasparenze di casa Sinclair, i personaggi principali assumevano difatti i colori degli sfondi, a seconda della posizione ricoperta sullo scenario.
VERSIONE AMSTRAD CPC – 1988 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Pur avendo sempre incontrato una certa difficoltà con i porting da sala, l’Amstrad CPC sfoderò una prestazione per molti versi straordinaria, che gli permise di superare in scioltezza i suoi eterni rivali ad 8Bit. Merito di un comparto grafico vivace ed omogeneo, cui faceva da adeguata sponda un ritmo di gioco altrettanto brillante.
VERSIONE C64 – 1989 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Giunta sul mercato a discreta distanza dalle release destinate agli altri Personal ad 8Bit, l’edizione C64 di Rampage non riuscì ad eguagliare le qualità espresse dalla controparte Amstrad, risultando viziata da cromie sbiadite e sprite orfani del medesimo coefficiente di dettaglio. Buono, in ogni caso, il gameplay.
VERSIONE AMIGA / ATARI ST – 1989 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Le conversioni Amiga e Atari ST del gioco riscossero meno clamore del previsto. Nei tre anni trascorsi tra il rispettivo rilascio e il debutto dell’originale, entrambi i sistemi si erano difatti prodigati in imprese tecniche di spessore ben più rilevante, tanto da ridurre una pur solida interpretazione del classico targato Bally Midway ad ordinaria amministrazione.
VERSIONE NES – 1988 (DATA EAST / BALLY MIDWAY)

Ridimensionata dalla inspiegabile rimozione del personaggio di Ralph, questa versione di Rampage avrebbe pagato a caro prezzo lo scotto di quest’assenza. A fronte di una performance tecnica tutto sommato efficace, pubblico e stampa non poterono difatti che notare l’assoluta superiorità della controparte Master System e agire di conseguenza.
VERSIONE ATARI LYNX – 1990 (ATARI CORPORATION / BALLY MIDWAY)

Più che una conversione, un valido adattamento del format originale. Sul piccolo schermo del Lynx Rampage si trasformò in un dinamico action game a scorrimento verticale caratterizzato da sprite possenti e animazioni superbe. In antitesi con l’edizione NES, questa versione segnò anche il debutto di un quarto personaggio giocabile – Larry il topo gigante – che gli conferì un peso specifico ancor maggiore.
VERSIONE MASTER SYSTEM – 1988 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Superando per qualità visiva, efficacia del gameplay e completezza la prestazione profusa dal NES, la versione Master System di Rampage si rivelò essere la migliore del lotto home console, confermando così il trend positivo che contraddistinse l’operato della macchina SEGA in questa particolare categoria di produzioni.
VERSIONE ATARI 2600 – 1989 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Come accaduto in occasione di altri illustri porting, l’Atari 2600 finì per trasformare lo spettacolo visto in sala in un desolante affresco cubista. A peggiorare la situazione sarebbero intervenuti l’orrendo flickering che accompagnava la scomparsa degli edifici abbattuti e la fin troppo sparuta presenza di ostili su schermo.
ATARI 7800 – 1989 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Molto più ispirata e performante della disastrosa controparte 2600 e senz’altro più robusta della controparte Atari 8-Bit, la conversione 7800 restituì a Rampage un po’ della dignità perduta. Buona la grafica ed accettabili i ritmi dell’azione su schermo che, in ambito multiplayer, avrebbe trovato preziosa linfa vitale.
VERSIONE ATARI 8-BIT – 1987 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Veste cromatica sbiadita, sprite modellati con approssimazione e scenari alquanto poveri di dettagli compromisero in larga parte l’esito di un porting da cui era probabilmente lecito attendersi di più. Pressoché mpietoso il confronto diretto con le versioni Amstrad CPC e C64.
VERSIONE PC – 1988 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

La complessiva validità della versione PC di Rampage costituì un passaggio importante nel processo emancipazione di quest’ultimo quale sistema adatto anche alla produzione di materiale videoludico. Unico limite, la necessità di impiegare una macchina dotata di scheda grafica EGA: sotto scheda CGA ogni colore sarebbe difatti svanito sotto una monocromatica coltre giallastra.
VERSIONE APPLE II –1988 (ACTIVISION / BALLY MIDWAY)

Ritmi di gioco appesantiti da un fastidioso delay dei comandi e una generale carenza di animazioni compromisero in buona parte l’ottimo lavoro svolto dai grafici al fine di ridurre al minimo possibile le comunque vistose differenze grafiche tra il Rampage dell’Apple II e la rispettiva controparte Arcade.