L’Isola di Man, oltre a essere particolarmente pittoresca, e dunque perfetta per un videogioco, è anche la casa di uno degli eventi motociclistici più importanti al mondo, il Tourist Trophy. Una location non priva di rischi per i piloti, che si è guadagnata una reputazione quasi mitologica nel corso degli anni. Kylotonn Racing Games è partita proprio da quest’aura di leggenda per costruire un videogioco che, similmente alla vera competizione, fa davvero pochi sconti ai piloti, seppur virtuali.
Non aspettatevi, quindi, accondiscendenti velleità arcade: il gioco è interamente costruito intorno alla simulazione dura e pura, che tocca sia le piste (con qualche necessaria licenza poetica per arricchire l’offerta), sia il modello di guida. Già, perché pilotare una moto in TT Isle of Man è un’impresa per piloti esperti della tenuta su strada. I comandi di base sono intuitivi: si accelera con R2 e si frena con L2. La vera sfida consiste nel mantenere il personaggio in equilibrio sulla moto, oscillando leggermente l’analogico sinistro; il destro invece è deputato all’indirizzamento del veicolo. Il sistema di guida richiede anche di gestire le marce, sempre consapevoli delle condizioni del tracciato o della presenza di altri gareggianti.
Fortunatamente, TT Isle of Man si rivela clemente anche nei confronti di chi vuole vivere un’esperienza tranquilla, o che magari semplicemente intende approcciare con una lenta progressione l’intera complessità del sistema. Quindi, accedendo a un comodo menu di impostazioni, potete decidere di disattivare molti dei parametri gestibili, fino a ridurre completamente all’osso gli input da manovrare. Inutile dire che le maggiori soddisfazioni si ottengono una volta che avete imbracciato l’intera gamma di sfumature delle esperienze, ma la possibilità di scalare la difficoltà è quanto meno ben accolta. Anche perché ciò non significa che il gioco diventerà del tutto una passeggiata, dal momento che dovrete comunque sudare le proverbiali sette camicie per primeggiare nel Tourist Trophy.
Uno degli aspetti più belli del gioco, è come riesce a ricreare l’intera esperienza di TT, mandando in brodo di giuggiole i fan della competizione. L’estetica del gioco è molto curata, soprattutto a livello naturalistico: potete infatti guidare tra alcuni dei luoghi più belli dell’Inghilterra e dell’Irlanda del Nord, in diverse fasi del giorno e della notte; se è vero che il numero di location è piuttosto limitato, d’altronde la loro bellezza compensa la scarsità. Al di là dei panorami da cartolina, il gioco offre molto anche per quanto riguarda la personalizzazione del pilota: è infatti possibile modificare il colore della tuta, l’equipaggiamento, e naturalmente acquistare nuove moto, da un catalogo nutrito e variegato che contiene nomi di spicco come Honda e Kawasaki. Naturalmente ognuno di questi bolidi ha le sue caratteristiche, e una diversa tenuta su strada, introducendo un ulteriore fattore da tenere in considerazione una volta che vi lanciate nella mischia.
Ricreare l’esperienza significa anche permettere al giocatore di vivere il viaggio di un novellino che diventa un campione, ed è per questo che TT Isle of Man prevede una Modalità Carriera, ormai immancabile in questo tipo di giochi, che porta il pilota dagli albori della sua carriera fino all’apoteosi. Andando avanti e vincendo, naturalmente, si sbloccano nuove opportunità e risorse, che ci permettono di acquistare altre moto, a patto di mantenere la scia positiva di vittorie. Sbloccare tutte le moto, alcune delle quali richiedono dei precisi pre-requisiti, è chiaramente uno dei maggiori motivi di interesse di questa modalità.
Tecnicamente il gioco ha i suoi alti e bassi, con un frame rate rapido ma animazioni che avrebbero beneficiato di una maggiore cura, e lo stesso discorso può essere applicato alle collisioni, nonché alla fisica della moto nella caduta. Piccole sbavature che spezzano un po’ l’immersione di quella che è altrimenti una simulazione fedele e piuttosto sfaccettata. In altre parole, TT Isle of Man è un diamante grezzo, e questo lo si nota anche nella quantità di modalità a disposizione, non esattamente numerosissime, che includono Gara Rapida e Corsa a Tempo, oltre alla Modalità Carriera.
Un po’ poco per un gioco che comunque ha altre frecce al suo arco, e dove il piacere non deriva tanto dalla varietà fine a se stessa, ma piuttosto dalla consapevolezza di essere riusciti a padroneggiare i suoi sistemi. Degna di nota anche la presenza di una modalità online, che recupera sostanzialmente quanto già visto nella controparte in singolo. Tecnicismo e virtuosismo sono quindi le parole chiave di questo TT Isle of Man, che si professa una lettera d’amore al motociclismo e a una delle competizioni più leggendarie del nostro pianeta.