Non diversamente dall’originale, anche Dying Light 2 presenterà ai propri utenti la possibilità di giocare in gruppo. Fino a quattro giocatori potranno condividere la stessa sessione, e perciò la stessa città, ma a fronte dei radicali cambiamenti che il sequel mostrerà è stato necessario adattare questa esigenza con un mondo di gioco che muta continuamente in base alle scelte che prendiamo. Da qui, il ritorno del sistema di host.
“Le scelte, la narrativa e le conseguenze che si sperimentano nella propria partita sono davvero tante e i propri amici potrebbero aver scelto diversamente. Perciò in Dying Light 2 la modalità cooperativa avrà un sistema di host”: queste le parole del produttore Malgorzata Mitrega. In soldoni, questo si traduce nella necessità per i giocatori di entrare a far parte del mondo di qualcun altro tramite invito, fatto che, potenzialmente, potrebbe privarli di alcune delle armi o degli equipaggiamenti che utilizzano e che all’host non risultano disponibili; questo per via della differenza nelle scelte prese che influenzano il cammino di ciascuno, una fazione a discapito dell’altra.