GamesVillage Awards E3 2018: i migliori giochi della fiera di Los Angeles secondo la redazione

Come ogni anno, anche nel 2018 l’E3 è riuscito a polarizzare su di sé l’attenzione di tutti. In questa edizione la rassegna di Los Angeles ha davvero fatto faville, ospitando all’interno dei suoi padiglioni una pletora di annunci davvero consistenti. Fra i tre produttori di console, Microsoft è stata quella che ha lanciato gli spunti più interessanti, con una quantità di giochi third party fenomenale, oltre a qualche novità per quanto riguarda i progetti dei propri team interni. Il colosso di Redmond non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca nell’infinita battaglia con Sony, battaglia che, ormai è chiaro, si protrarrà per almeno un’altra generazione. Quest’ultima e Nintendo, dal canto loro, avrebbero potuto affondare ulteriormente il colpo, ma non l’hanno fatto, preferendo puntare sulle proprie certezze già note: i quattro assi (TLoU2, Ghost of Tsushima, Death Stranding e Spider Man) da un lato, Fire Emblem, Super Smash Bros e Pokémon dall’altro. In questa edizione dell’E3, però, la battaglia si è giocata parecchio sul campo delle terze parti, con Ubisoft e Bethesda a contendersi il primato di show più solido ed Electronic Arts subito dietro. Una cosa è certa: in un simile contesto, a vincere sono sempre i videogiocatori. Noi intanto, rinnovando un appuntamento ormai fisso ed annuale, proviamo a raccontarvi quelli che secondo la redazione di GamesVillage sono stati i “best of the show”, nello speciale E3 dei GV Awards.

1) Cyberpunk 2077

GamesVillage Awards 2018

Di Cyberpunk 2077 vi abbiamo raccontato praticamente ogni dettaglio trapelato dai blindatissimi uffici di CD Projekt RED. Non è un vaporware né una figura mitologica nella game industry, al contrario esiste davvero ed è pronto a raccogliere la più difficile delle sfide: trasportare nel futuro (in tutti i sensi) i videogiochi di ruolo di stampo narrativo, e farlo seguendo uno stile ben preciso e coraggioso, anche nell’utilizzo della visuale in prima persona per raccontare una storia poliedrica, complessa e sfaccettata,  figlia di quel meraviglioso e non troppo conosciuto board game che risponde al nome di Cyberpunk 2020.


2) The Last of Us: Part II

GamesVillage Awards 2018

Quando a salire in cattedra è Naughty Dog non ce n’è per nessuno. The Last of Us: Part II si preannuncia ancora una volta come il glorioso canto del cigno di una console Sony, e rappresenta un’evoluzione del precedente capitolo sotto tutti i punti di vista, proponendo una storia che non ha paura di spaziare fra temi difficili ed eterogenei ed un gameplay che, stando a quanto mostrato, è riuscito a fare un bel balzo in avanti anche grazie all’uso di animazioni calcolate in tempo reale per ogni situazione.


3) Anthem

Con Anthem, Bioware punta a ridefinire il concetto stesso di massive shooter online, proponendo un’esperienza a tutto tondo che è riuscita a convincerci fin dallo scorso anno, e che pare avere ogni tassello al posto giusto per segnare, finalmente, la rinascita dello studio canadese sotto una veste del tutto nuova. L’assenza del PvP al lancio del gioco non dovrebbe, a nostro avviso, essere un reale motivo di preoccupazione, visto il peso specifico che questa componente avrà nell’esperienza di gioco complessiva, la quale invece spingerà tantissimo sul PvE e sulla fattiva cooperazione fra giocatori.


4) Gears 5

Dopo gli esperimenti di Judgment e i tecnicismi di Gears 4, che in molti hanno accusato di aver svolto il classico compitino ben fatto ma senz’anima, anche Gears of War è di nuovo fra noi per tornare alle origini, perché per una volta si è presentato pizzicando le corde giuste: quelle della storia e del trasporto emotivo. Insomma, Microsoft e i The Coalition sembrerebbero davvero essere tornati alla dimensione naturale del franchise che fu di Epic Games.


5) Metro: Exodus

Metro: Exodus si preannuncia in tutto e per tutto il degno sequel spirituale di S.T.A.L.K.E.R., dal quale recupera la grande sensazione di libertà e la inserisce in una struttura di gioco ben più cinematografica e spettacolare, affine ai predecessori 2033 e Last Light. Il miracolo, insomma, é avvenuto, e il franchise videoludico ispirato dalla penna di Dmitry Glukhovsky sembra davvero avviato alla sua definitiva consacrazione.


6) Sekiro: Shadows Die Twice

Anticipato da un brevissimo teaser, intravisto lo scorso anno durante la conferenza Sony, Sekiro: Shadows Die Twice si è infine mostrato al pubblico sul palco di Microsoft, rivelandosi come il nuovo progetto di From Software, finanziata (udite udite) da Activision. Stando alle parole del director Hidetaka Miyazaki, il gioco non avrà più una componente ruolistica come i Souls, ma al contrario spingerà tantissimo sull’azione, perfino più di Bloodborne, e (con somma gioia dei fan) avrà una difficoltà più elevata.


7) Assassin’s Creed: Odyssey

Proseguendo sul solco vincente tracciato da Origins, Ubisoft si è stavolta spostata nell’Antica Grecia per dare un’ambientazione al nuovo capitolo di Assassin’s Creed. Odyssey darà la possibilità di giocare l’intera avventura impostando il sesso del proprio personaggio, ed offrendo opzioni di dialogo differenti a seconda della scelta fra Kassandra e Alexios. Il setting è probabilmente fra i migliori di tutta la serie e anche le evoluzioni ludiche ad un sistema da RPG ancora imperfetto promettono bene. Ottobre non è mai stato così lontano.


8) Fire Emblem: Three Houses

Nonostante l’assenza di Metroid Prime 4 e Bayonetta 3, Nintendo è comunque riuscita a lasciare il suo pubblico a bocca aperta. Three Houses segna finalmente lo storico approdo della serie di Intelligent Systems su Nintendo Switch (se si esclude il musou Warriors), e sembra promettere benissimo, recuperando le caratteristiche migliori dei capitoli per 3DS. Forse tecnicamente si sarebbe potuto osare un po’ di più, ma se non altro dal punto di vista artistico la produzione resta di valore assoluto, ed è destinata a segnare profondamente il 2019 di Switch.


9) RAGE 2

Sparatorie roccheggianti, folli inseguimenti, grande libertà e tanto, tantissimo stile: questo, anche stando alle parole di Tim Willits di id Software, sarà RAGE 2, sette anni dopo il primo, visionario capitolo. Il gioco, anche grazie all’apporto di Avalanche Studios, unisce l’identità del predecessore all’esagerazione e alla follia di DOOM, alle tecnologie di Just Cause 4 (che ne hanno reso possibile la deriva open world) e alla sensazione di libertà assoluta del mai troppo apprezzato Mad Max.


10) Soulcalibur VI

Soulcalibur VI segna il grande ritorno di uno dei picchiaduro più apprezzati di tutti i tempi, con personaggi vecchi e nuovi: ad esempio, è entrato piroettando a far parte del roster Geralt di Rivia. Del resto, chi meglio di lui, con le sue spade, può adattarsi al tipico gameplay della serie? Il sesto capitolo, che celebra il ventesimo anniversario del franchise, promette scintille sotto tutti i punti di vista, e introdurrà una nuova meccanica difensiva, il cosiddetto Reversal Edge, pensato per ribilanciare un gameplay che nelle precedenti iterazioni della serie era considerato fin troppo votato all’attacco.