In un’intervista a Vulture, Dan Houser di Rockstar Games aveva menzionato il fatto che i membri della compagnia stessero facendo turni di 100 ore a settimana con il poco tempo che li separava dall’uscita di Red Dead Redemption 2. Le sue dichiarazioni avevano sollevato un polverone sull’etica del lavoro che queste comportavano, ma Houser ha chiarito che questi turni si riferiscono solo a un piccolo gruppo interno alla software house e che costituiscono una scelta, non una pretesa.
Queste dichiarazioni provengono da un’altra intervista che Houser ha concesso a Kotaku in cui aggiunge: “Molti dei senior lavorano in una maniera del tutto diversa e sono altrettanto produttivi – ma io non sono uno di questi! Nessuno, senior o junior, è mai costretto a lavorare duro. Credo che noi facciamo di tutto per portare avanti un business che si preoccupi delle persone che ne fanno parte, e facciamo di tutto per rendere la compagnia un fantastico posto in cui lavorare”.