ARK Park Recensione, benvenuti al Jurassic P… Ark!

Ark Park

ARK: Survival Evolved è un titolo che, nel corso del paio d’anni intercorsi tra il suo lancio in Early Access e il raggiungimento di una build più completa, ha saputo ritagliarsi un suo spazio, sebbene in un cammino non esente da critiche. Per espandere l’universo ludico di questo brand in salsa preistorica gli sviluppatori di Studio Wildcard, coadiuvati da Snails Games, hanno deciso di salire anche sul treno della VR con ARK Park, declinazione in realtà virtuale della loro esperienza survival per il visore di casa Sony.

Ark Park

È bene subito precisare, però, che di “survival” è rimasto davvero ben poco nel processo di invenzione di questa esperienza. Le fasi di gioco sono infatti suddivise in due freddissime modalità ben distinte: “esplorazione” e “battaglia”. L’assenza di un’amalgama tra le due rende evidente quanto il progetto non sia a fuoco, pensiero che oltretutto si rafforza attraverso la constatazione di quanto, anche se considerate singolarmente, tali fasi siano semplicistiche (e non troppo divertenti). Attraverso un’alberatura di livelli da sbloccare progressivamente, saremo chiamati a raccogliere minerali o altre risorse utili alla costruzione di tool in grado di semplificarci la vita nelle fasi con scontri a fuoco (che consistono in rudimentali attacchi ad ondate di orde di bestiame vario). A chiudere il cerchio, una sorta di hub è rappresentato da un campo base dove, oltre al crafting degli oggetti, è possibile sperimentare una piccola componente gestionale mediante l’allevamento di alcuni dinosauri.

Ark Park

Il mondo virtuale nel quale saremo chiamati a confrontarci con i rettili “di 65 milioni di anni fa” è nel complesso sufficientemente curato a livello di impatto visivo; è piuttosto piacevole in particolar modo il percepire in prima persona la mole delle creature giganti (e, occasionalmente, cavalcarle). Ad essere (di nuovo) non perfettamente ben pensato è il gusto dell’esperienza, anche in termini di bestiario e del suo design, che spazia tra affascinanti rettili e mammiferi davvero poco ispirati (e a volte anche decisamente fantasiosi…). Ma è nella gestione di tutto ciò che concerne la relazione tra gioco e giocatore l’aspetto che maggiormente penalizza ARK Park. Sia che si scelga di affrontare l’avventura con un DualShock 4 che con il set di due controller PlayStation Move, l’esperienza è macchinosa, scomoda, chiaramente non ben cucita addosso al giocatore, e ciò è per assurdo ancora più vero proprio in caso di utilizzo dei due controller di movimento.

ARK Park è un titolo decisamente non a fuoco. La separazione e scorporazione delle dinamiche di gameplay in livelli dedicati rende il percorso all’interno del gioco poco coeso (e poco divertente); un sistema di controllo non molto user-friendly certamente non migliora il quadro generale. Resta lodevole l’aver voluto ricreare il feeling di alcuni aspetti di film come Jurassic Park, che ormai sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo, ma aspettiamo un nuovo tentativo da parte del team di sviluppo, sperando che questa volta il risultato sia più convincente.