Animali Fantastici – I Crimini di Grindelwald Recensione, l’universo potteriano risorge

Animali Fantastici - Johnny Depp - I Crimini di Grindelwald

Ci sono storie e personaggi dai quali non riusciamo più a distaccarci. Soprattutto nel mondo moderno dell’intrattenimento, che vive di sequel, reboot, remastered e chi più ne ha più ne metta, la serialità è qualcosa che ci appartiene, che ci fa sentire sicuri grazie a quel legame con i personaggi, le ambientazioni o la storia. Siamo lettori, spettatori, giocatori fragili, pigri o semplicemente troppo affezionati per legarci facilmente a nuove IP. Per questo motivo, la grandezza delle produzioni si può per certi versi valutare solo in merito ai capitoli precedenti o ai suoi predecessori “classici” (in ambito cinematografico pensiamo a Star Wars, Ghostbusters o Jurassic Park, solo per citarne alcuni). Bisogna conquistare lo spettatore riuscendo a innovare, senza però perdere il legame e la purezza del franchise a cui ci si riferisce. E in tutto questo, come se l’è cavata l’universo magico creato dalla celebre J. K. Rowling con Animali Fantastici – I Crimini di Grindelwald?

Animali Fantastici - I Crimini di Grindelwald

Il suo è sicuramente uno dei più celebri (e riusciti), casi di transmedialità, in cui una storia riesce egregiamente ad affermarsi al meglio attraverso media diversi. Come non apprezzare, infatti, le trasposizioni dal libro al cinema, teatro e videogiochi, fino alle derive che influenzano il mondo del cosplay e la cultura pop in genere. Indubbiamente l’annuncio di una nuova serie cinematografica ha accontentato tutti i fan rimasti privi di nuove avventure di quel mondo magico che ha segnato un’epoca. E Animali Fantastici, già dal suo primo episodio, si è dimostrato all’altezza di portare avanti l’eredità lasciata da Harry e i suoi compagni. E lo ha fatto, e continua a farlo, attraverso un utilizzo mirato e mai invasivo dei richiami e dei riferimenti creati dalla Rowling. Troviamo personaggi più giovani, antenati, nemici o solo accenni, ma siamo comunque trasportati con una continuity che ci entusiasma, in quell’universo che non abbiamo mai abbandonato.

Animali Fantastici - I Crimini di Grindelwald

In tutto ciò, I Crimini di Grindelwald, riesce ancora meglio in questa impresa: al suo interno, infatti, troviamo tutti gli elementi di una pellicola costruita ad arte, equilibrata alla perfezione nella sua natura di “portatrice” di quell’eredità potteriana che fa parte del nostro immaginario. Non vive però solo di quello, anzi la trasforma in un corredo che arricchisce la storia di base, stuzzicando allo stesso tempo lo spettatore nel riconoscere e ricordare i vari collegamenti ai personaggi e le vicende dei libri. Abbiamo deciso di scrivere una recensione spoiler-free, e pertanto ci asterremo dal fare esempi di questi collegamenti perché, come vedrete, man mano nel film saranno sempre di più, fino ad arrivare a una rivelazione finale alquanto inaspettata.

Animali Fantastici - I Crimini di Grindelwald

Per quanto riguarda il ruolo di Newt Scamander, la critica si è molto divisa in questo: c’è chi afferma che il suo ruolo di “protagonista osservatore” degli eventi non sia abbastanza per lui, ma noi crediamo invece che è proprio questa sua caratteristica la sua vera essenza, come le creature fantastiche che lo accompagnano nel suo viaggio. Se nel primo film, infatti, la storia era più incentrata sul suo personaggio, ora Newt e tutti i suoi animali compagni di viaggio riescono a formare quel filo narrativo quasi invisibile ma fondamentale che è alla base del collegamento con i libri, appunto, e la saga di Harry Potter nel suo totale. Sarebbe stato molto difficile, ma soprattutto azzardato, costruire sulla sua figura il nuovo protagonista, il celebre mago intorno al quale ruotano tutte le vicende più entusiasmanti. In questo modo, invece, Scamander porta con leggerezza sulle sue spalle questa eredità, riuscendo a condividerla con gli altri protagonista della storia, ognuno con le sue caratteristiche, in alcuni solo accennate ma va bene così, vedremo se si svilupperanno successivamente.

Animali Fantastici - I Crimini di Grindelwald

Insomma Newt, con i suoi animali fantastici, ognuno con le sue caratteristiche, dolcissimi e indispensabili nei momenti cruciali, affascinano gli spettatori attraverso quella stessa magia che accompagna questa produzione e pertanto sono adatte a un pubblico di tutte le età. Queste creaturine, infatti, con le loro espressioni e i loro comportamenti, regalano in alcuni momenti una leggerezza nella narrazione che spezza il filo con la drammaticità di alcune scene e alcune tematiche, come quella della diversità che emerge in modo molto prepotente. Il personaggio di Johnny Depp infatti, che solitamente non riesce a liberarsi del tutto da una recitazione legata ai suoi precedenti personaggi-maschera, crea stavolta un villain molto vero e credibile e la sua presenza domina tutta la pellicola. La sua presenza è molto dark, e in questo ricorda i personaggi creati dalla regia di Tim Burton. Gellert Grindelwald è potente e pericoloso, ma riesce ad ammaliare i suoi seguaci, convincendoli di essere discriminati da una certa categoria di maghi contro i quali vengono fomentati: gli Auror.

Ad aumentare questo impatto emotivo, dobbiamo aggiungere gli effetti speciali e le musiche, magistralmente legati alla storia e alle ambientazioni, rendendo così la visione della pellicola un’esperienza gradevole che riesce a trasportarci con leggerezza in un altro mondo. E troppo spesso dimentichiamo che è quello che ogni mezzo di intrattenimento dovrebbe fare per assolvere il suo scopo.

Alessia "Paddy" Padula, Production Director di Idra Editing nonché abruzzese doc, ha una grave dipendenza dalle serie tv, specialmente Doctor Who e Sherlock! Permalosa in modo pericoloso, potrebbe uccidervi per uno spoiler, quindi siete avvertiti. Il suo punto debole? Panda, koala e tutti gli altri animali coccolosi. E gli arrosticini, ma questa è un'altra storia.