Negli ultimi anni, tra una nuova stagione e l’altra, George R. R. Martin ha sempre discusso di come The Winds of Winter, prossimo capitolo nella saga romanzata de Il Trono di Spade, non si stia rivelando proprio un pupillo semplice da gestire. Effettivamente, si potrebbe dire che quest’ultimo libro sia il più complesso mai scritto dal buon Martin, tant’è che la serie televisiva, trasposizione dei libri originali, è riuscita ad andare oltre la narrazione del suo autore, trovando una sua conclusione nell’ultima stagione, in arrivo nel corso del 2019.
George R. R. Martin, va detto, diede il via a Il Trono di Spade nel lontano 1996. La sua malfamata lentezza nella scrittura dei libri non è quindi sorta tutto d’un tratto, ma è innegabile che sia perseguita negli ultimi anni. L’universo narrativo di Game of Thrones dopotutto è ormai divenuto difficile da gestire, tra storie e sotto trame in grado di coprire migliaia di anni e fazioni completamente diverse. Ed è in questa situazione che, durante un’intervista a The Guardian, George R. R. Martin ha espresso tutta la sua frustrazione:
“Ormai è da qualche anno che sto faticando a scrivere questo libro. The Winds of Winter non è un romanzo, ma decine di romanzi con dei protagonisti diversi e pregno di giocatori di supporto, antagonisti, alleati, amanti e altro ancora al loro fianco, e tutto ciò sta uscendo fuori in un modo estremamente articolato. Per cui è parecchio, parecchio difficile da portare a termine. Per dire, Fuoco e sangue al confronto è stato un romanzo semplice da chiudere. Non che sia stato semplice da realizzare, sia chiaro, mi ha comunque rubato qualche anno di lavoro, ma è stato comunque meno difficile di The Winds of Winter.”
Ciò detto, va comunque ricordato che i romanzi di George R. R. Martin non sono propriamente dei racconti brevi. Il più striminzito di questi tomi arriva a “sole” 700 pagine, e da lì la complessità della serie è andata a crescere. La danza dei draghi, ultimo libro pubblicato da Martin, è arrivato a contenere ben 1.000 pagine di narrazione. E se la serie televisiva ha deciso di puntare più alla semplicità della guerra, l’autore originale de Il Trono di Spade non è intenzionato a fare lo stesso.
