ASUS ROG Phone Recensione, il passo decisivo verso il mobile gaming

ASUS ROG Phone

Nel corso degli ultimi anni il mondo del console gaming è andato via via riducendosi sempre di più, fino a divenire un’esclusiva Nintendo. Al contrario quello mobile sembra aver subito il percorso inverso, diventando giorno dopo giorno sempre più complesso e ben strutturato, quasi raggiungendo il livello delle console appena citate. Tuttavia ad oggi mancano ancora pochi, ma decisivi passi verso la realizzazione di un’esperienza di gioco su smartphone stabile e competitiva. Sembra però che ASUS, azienda da anni insita nel settore della componentistica PC, poi degli smartphone, abbia compiuto uno dei primi passi verso suddetto obiettivo, grazie al suo ultimo prodotto in ambito mobile, il ROG Phone.

Telefono da gioco? Console mancata? Sono molti gli ipotetici appellativi conferiti dall’utenza all’ultimo smartphone ASUS, che si pone come un prodotto diretto principalmente ai videogiocatori diffusi per il mondo, grazie ad un comparto hardware e software di altissimo livello, strutturati per offrire un esperienza di gioco sempre fluida e soddisfacente. Partendo da un lato puramente tecnico il ROG Phone offre un display AMOLED Full HD da 6 pollici e 402 ppi, con una frequenza di aggiornamento di 90Hz e ritardo di risposta pari ad 1ms, nonché funzione HDR integrata. Al suo interno monta un processore Snapdragon 845 con overclock di serie, frequenza CPU da 2.96Ghz e GPU Adreno 630. Possiede poi 8GB di RAM, 128GB di memoria interna non espandibile. Dal punto di vista della fotografia troviamo due camere posteriori, di cui una principale da 12MP f1.7 e una grandangolare da 8MP. Infine troviamo una batteria da 4000mAh, con supporto alla carica rapida, con un’autonomia buona, condizionata però dalla durata delle sessioni di gioco.

Passiamo ora invece all’aspetto forse più importante di tutto lo smartphone ASUS, ovvero la sua profonda natura da dispositivo gaming, sulla quale non solo è stata basata l’interfaccia grafica, ma la totalità delle funzionalità introdotte. Tra queste ultime la più evidente risulta essere Game Center, una vera e propria centrale operativa sotto forma di app, grazie alla quale si potranno gestire una gran mole di operazioni, applicabili sia in modo generale che individualmente ai singoli giochi, creando profili personalizzati. Tra le opzioni disponibili troviamo la possibilità di abilitare o meno l’anti-aliasing, rimuovere app in background, decidere la frequenza di aggiornamento e infine l’eliminazione totale delle notifiche durante le sessioni di gioco. L’ultima feature applicabile ai titoli mobile è la famigerata modalità X, la quale è in grado di migliorare l’efficienza dell’hardware, al fine di ottimizzare l’esperienza di gioco.

Come è facile notare dalla foto riportata poco fa, tra le voci di Game Center ne è presente una adibita all’impostazione della velocità della ventola, questo perché oltre a telefono, cuffiette e caricatore, Asus ha fornito la confezione del ROG Phone di un pratico dissipatore portatile, tranquillamente applicabile allo smartphone. Esso risulta collegabile al ROG tramite una peculiare entrata posta sul lato sinistro del device, in grado di simulare alla perfezione una sorta di doppio ingresso type-C, realizzato esclusivamente da ASUS per garantire la perfetta esperienza di gioco anche quando lo smartphone è sotto carica. Difatti collegando la ventola esterna al ROG sarà possibile caricare il telefono mentre si gioca ed ascoltare l’audio in game, data la presenza nella sua parte inferiore di un ingresso type-C e un jack audio, presente anche sul device. Questo consentirà anche di ricaricare lo smartphone senza l’intralcio del cavo type-C, dato che esso sarà posto perpendicolarmente al lato sinistro del ROG. Ultima feature  degna di menzione da un punto di vista estetico riguarda la possibilità di far illuminare il logo presente sul retro del device, personalizzandolo fin nel minimo dettaglio.

Parliamo adesso dell’aspetto principe del ROG Phone, ovvero quello relativo al gaming puro e semplice, dove eccelle sotto molti punti di vista. Si può dire con assoluta certezza che ASUS abbia pensato ad ogni piccolo particolare per quanto riguarda il lato appena citato, a cominciare dal comparto audio di livello eccelso, data la qualità dell’impianto stereo interno al device, che riesce a restituire un feedback sonoro di tutto rispetto anche in spazi aperti, grazie ad un’apposita funzione. Quanto appena detto viene poi enfatizzato ulteriormente dall’effetto di vibrazione presente nel telefono, decisamente all’altezza del compito. Altro lato estremamente positivo riguarda le performance del ROG durante le partite a giochi del calibro di Player Unknown Battleground, Asphalt e Marvel Contest of Champions: titoli dal peso considerevole, le quali non solo sono risultate estremamente fluide e dinamiche, ma estremamente stabili sotto l’aspetto relativo al framerate. Difatti grazie alla frequenza del display AMOLED, selezionabile tra 60 e 90Hz, ciascuno dei titoli citati ha potuto offrire costantemente la migliore esperienza mobile ottenibile, anche in lunghe sessioni, grazie anche all’aggiunta di funzioni quali l’HDR e il già citato anti-aliasing.

Sempre in ambito gaming troviamo anche una peculiare quanto utile aggiunta, che porta il nome di Game Genie. Si tratta di un’importante funzione, grazie alla quale è sia possibile accedere alle impostazioni generali e Game Center che modificare altri fattori direttamente dal menù a tendina. Tra queste ultime troviamo la possibilità di disattivare i messaggi in arrivo e i pulsanti di navigazione, registrare o perfino dare il via ad una diretta streaming, potendo perfino scegliere la piattaforma che si preferisce. Infine tra le varie opzioni di Game Genie troviamo anche l’abilitazione degli Air Triggers, un’innovativo sistema di interazione alternativo, basato sul feedback tattile di alcuni sottilissimi pulsanti a rilievo posti sulle cornici verticali del ROG. Una volta abilitati essi consentiranno quindi di migliorare l’esperienza di gioco di titoli quali il già citato PUBG, nel quale potremmo impostare i trigger come pulsante alternativo, consentendo per esempio di mirare con il trigger sinistro e di sparare con il destro, riducendo in questo modo il numero di tasti a schermo e rendendo il gameplay più simile a quello console. Sarà poi possibile, tramite l’utilizzo di un dongle esterno, collegare il telefono ad uno schermo PC, e giocare con un display decisamente più grande.

Sebbene quanto riportato finora descriva all’apparenza un prodotto perfetto, esente da ogni minimo difetto, purtroppo non è affatto così. Innanzitutto l’aspetto fotografico del ROG non è sicuramente all’altezza di molti telefoni presenti nella sua stessa fascia di prezzo o anche inferiore, con delle fotografie che convincono, ma non più di tanto, come anche i video, girabili fino a 4K, ma con un livello di dettaglio dei volti leggermente sfocato in molteplici occasioni, soprattutto in notturna. Oltre a ciò un altro “punto debole” del ROG risiede nel prezzo, tra gli 800 e i 900 euro, decisamente imponente, nonostante la qualità dei materiali e del prodotto offerti. Infine forse la più grande delusione del telefono in questione riguarda la sua effettiva godibilità in ambito gaming poiché se da un lato troviamo un’esperienza di alto livello, essa risulta essere soltanto parzialmente completa, in quanto per gioire al meglio del lato videoludico occorrerebbe acquistare anche i gadget esterni ASUS compatibili con il ROG, il cui costo non è certamente basso. In sostanza è un peccato che le intere potenzialità del device vengano sprigionate solo in presenza di componenti acquistabili separatamente e che quindi vanno ad incrementare una spesa non insignificante.

In conclusione quindi ASUS ROG Phone risulta essere un prodotto di altissimo livello, dotato di un comparto tecnico di pregevole fattura, coadiuvato da un software decisamente ottimizzato e prestante. Se dovessimo trovare una singola parola in grado di incorporare l’essenza di questo device sarebbe “personalizzazione” poiché questo smartphone risulta essere stato pensato non solo per giocare, ma per farlo secondo le proprie regole e i propri gusti, realizzando un esperienza di gioco altamente peculiare e genuina. Il ROG rappresenta quindi un piccolo, ma deciso passo in avanti verso l’esperienza di gaming mobile definitiva, un esempio da seguire per costruire un futuro dedito in maniera sostanziale al mondo videoludico, che tuttavia richiede un budget non indifferente per arrivare nelle vostre case completo di accessori.

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