Cabela’s: The Hunt – Championship Edition Recensione, la caccia torna su Nintendo Switch

Cabela’s: The Hunt – Championship Edition

Tra le valli e le foreste del Nord America con un arsenale in spalla e tanta fauna che potrebbe diventare il nostro obiettivo di giornata. Sembra lo scenario ideale in cui trovare animalisti in protesta, invece si tratta di un videogioco. Nello specifico di una delle serie che più di tutti ha fatto dell’arte venatoria il suo marchio di fabbrica: Cabela’s. In realtà, Cabela’s: The Hunt – Championship Edition, il titolo che abbiamo avuto modo di spolpare per questa nostra recensione, è uno spin-off di questo brand shooter che quest’anno festeggia il ventennale. Ma, anche considerandolo come una produzione non principale, qualcosa sembra non aver funzionato in questo videogioco pubblicato su Nintendo Switch che non procede nel solco tracciato quattro anni fa da Cabela’s Big Game Hunter: Pro Hunts e compie qualche passo indietro rispetto a quelli positivi compiuti dal suo predecessore.

Cabela's The Hunt Championship Edition

La natura di Cabela’s

Cabela’s: The Hunt – Championship Edition si presenta come un titolo shooter strettamente vincolato alle meccaniche classiche dello caccia sportiva. In effetti, il nucleo centrale del gioco è una stagione competitiva venatoria con altri NPC attraverso alcune ambientazione di zone famose del Nord America; dalle paludi della Florida alla innevata regione canadese dell’Alberta. La modalità principale ci permette di accumulare punti per la classifica generale andando a caccia di quello che sarà l’animale obiettivo di ogni singola tappa.

Ma non sarà un brutale e semplicistico sparacchiare in giro per la mappa contro qualunque cosa si muova, ma un lento e attento pedinamento delle singole prede. Alcuni animali andranno cacciati una sola volta seguendo delle regole particolari che, considerato il fatto che il gioco è completamente in lingua inglese, non saranno immediate per tutti. Ogni battuta di caccia sarà focalizzata sullo scovare e seguire le tracce delle varie prede e riuscire a attendere (la sorte) di trovare l’animale migliore per la classifica. Come ogni cacciatore che si rispetti dovremo avere la pazienza di camminare in giro per le varie aree in attesa dell’occasione di scoccare il colpo decisivo per farci balzare alti in classifica. Com’è facile dedurre, Cabela’s: The Hunt – Championship Edition è un gioco lento come ogni battuta di caccia prevede, il che rischia tuttavia di farlo apparire noioso per i giocatori più abituati al dinamismo degli sparatutto.

Cabela's The Hunt Championship Edition

Le attività del predatore

Per fortuna, ci sono alcune attività accessorie che nel corso della caccia permettono di riempire i numerosi momenti (quasi) vuoti in cui cammineremo attraverso gli scenari nella speranza di trovare qualche segnale di vita. Tra le attività accessorie ci sono alcuni animali speciali bonus da cacciare e qualche sparuta missione secondaria che diversifica un minimo la monotonia del cerca-scova-punta-spara. Nonostante il corollario di attività accessorie e i quick time event degli attacchi imprevisti degli animali sia piacevole, la quantità di contenuti è comunque ridotta al punto da risultare davvero esigua. Poche sono anche le armi a disposizione da sbloccare con alcune delle quali che risultano spesso trascurabili. Il che si traduce in un gameplay molto spesso monotono e pensato unicamente ai fanatici della caccia.

In soccorso di questa pochezza di materiale arrivano una serie di minigiochi, per uno o due giocatori in locale, che arricchiscono l’offerta con la loro inclinazione più frenetica e party game. Una aggiunta sicuramente piacevole ma che non condisce a dovere la sciapa portata principale. Inoltre, il gioco è accompagnato da comandi imprecisi e mappati male. L’aspetto peggiore è la corsa che non può essere bloccata, ma va tenuto premuto lo stick sinistro; davvero ingestibile se si vuole raggiungere rapidamente un punto specifico verso la fine dei livelli. In aggiunta, il quad che potremo guidare per andare in giro più rapidamente ha una fisica improponibile e spesso si incastra o si blocca sugli oggetti che ci sono sul terreno o, ancora, su rampe troppo ripide. Troveremo quindi non pochi problemi a muoverci con agilità, con perfino i sensori di movimento dei controller Switch che lavorano così così quando si mira un bersaglio.

Una caccia retro

A questo si aggiunge un comparto grafico che sembra planato da tempi remoti. In un periodo dove l’alta definizione regna sovrana, Cabela’s: The Hunt – Championship Edition propone texture sporche e grossolane e modelli spigolosi. Perfino gli scenari paiono modellati e riempiti con oggetti pescati da qualche vecchio engine. Più accettabili i modelli degli animali, mentre gli effetti di luce e ombre sono piatti e poco curati così come il comparto sonoro che è stridulo e con una campionatura dei versi degli animali che alle volte inquieta al punto da rassomigliare all’urlo di un abominio di natura. Le poche tracce musicali accompagnano solo alcune sezioni e sono semplici e prive di mordente.

La caccia è uno sport fatto di pazienza, lunghi pedinamenti e movimenti felini, e si può dire che questo nuovo capitolo ne richieda tanta, forse troppa di pazienza, anche in aspetti nei quali magari non ci si vorrebbe accontentare. Il gameplay è legnoso e monotono con tanti difetti assortiti, mentre la resa degli scenari è piatta quasi come se fossimo tornati indietro di 15 anni. Le modalità di gioco sono scarne di contenuti e abbastanza lente anche per un cacciatore silenzioso e attendista. Cabela’s: The Hunt – Championship Edition sembra tornato indietro di anni, sia rispetto agli standard odierni sia rispetto a quello che è il percorso evolutivo del brand. Siamo di fronte a un prodotto per fanatici estimatori della caccia e nulla più. Ci aspettiamo che il futuro ci regali sicuramente qualcosa di più intrigante e qualitativamente degno della generazione attuale.

Dalla sua Mansion nel Sannio ha attraversato l'universo senza Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa con l'aiuto di Pietre Sheikah. Ma il suo desiderio è una casetta sulla colonia 9 di Bionis e un mech parcheggiato in giardino. Cinema, borad game e birra artigianale le altre sue passioni. Ogni volta che esce un nuovo Zelda esclama: "Avverto un tremito nella forza."