Uno studio rivela che non c’è correlazione tra i videogiochi e i comportamenti violenti

Gaming Disorder

Uno dei più grandi problemi contro cui il medium del videogioco si va inevitabilmente a scontrare ogni giorno è la correlazione che gli viene fatta con alcuni atteggiamenti violenti. Non è di certo una novità e capita di ascoltare a un discorso del genere fin troppo spesso, per i gusti dei videogiocatori.

Ma è proprio uno studio dell’Oxford Internet Institute a spezzare una lancia a favore dei videogames, dato che ha rivelato che non c’è alcuna correlazione tra il tempo passato a giocare e l’aumento di comportamenti violenti da parte degli adolescenti.

Il risultato è stato pubblicato sul Royal Society Open Science questa settimana, descritto dall’Università di Oxford come uno degli studi “definitivi” dell’argomento. Andrew Przybylski, Lead Researcher dell’analisi, ha affermato:

”Parte dei problemi nella ricerca tecnologica è che ci sono molti modi di analizzare lo stesso dato, che produrranno diversi risultati.”

Tuttavia, anche se il videogioco non è la causa della violenza in alcuni ragazzi, l’istituto ha comunque fatto sapere che può portare a sentimenti di rabbia. Questo, però, non ci sorprende, dato che solo noi giocatori sappiamo le motivazioni dietro i nostri rage quit.

Switch PlayStation 4 Xbox One

Metal Gear Solid per PS1 accese la sua infanzia e passione per il videogioco. Non è rimasto, però, un accanito giocatore Sony, non dopo il suo primo The Legend of Zelda e Super Smash Bros. che hanno portato il nostro Lorenzo Ardeni sul bordo Nintendaro. Attualmente in lotta con se stesso per decidere se il suo gioco preferito è The Legend of Zelda: Skyward Sword o Metal Gear Solid 3.

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