I licenziamenti in Activision potrebbero danneggiare gli affari

Activision Call of Duty Black Ops 4

La recente decisione da parte di Activision-Blizzard di licenziare l’8% dei suoi dipendenti potrebbe avere conseguenze negative sulle entrate della società; a sostenerlo è il report 10-K reso pubblico dalla società stessa a beneficio dei suoi investitori.

In una sezione riguardante i fattori di rischio (più precisamente a pagina 11), infatti, Activision afferma che la ristrutturazione della società annunciata a febbraio, la quale ha portato al taglio di quegli 800 posti di lavoro, potrebbe rivelarsi più costosa del previsto:

“Anche se crediamo che questa ristrutturazione ci consentirà di offrire più e migliori opportunità per i talenti, e aumentare professionalità e dimensioni delle nostre unità di business, i benefici previsti dal piano entro i tempi desiderati sono soggetti a molte stime e ipotesi, e i risparmi effettivi e il tempo in cui arriveranno possono variare materialmente in base a fattori come le normative locali sul lavoro, le trattative con terze parti e le esigenze operative.”

La relazione prosegue affermando che, oltre ai costi imprevisti causati dai licenziamenti, possono verificarsi anche effetti a catena, come l’abbattimento del morale e della produttività dei dipendenti, e una successiva difficoltà nell’assumere e mantenere dipendenti altamente qualificati.

Inoltre, continua il rapporto, “non possiamo garantire che la nostra attività risulterà più efficiente o funzionale dopo l’attuazione del piano, o che non verranno messe in campo altre ristrutturazioni in futuro.” In altre parole, licenziare quegli 800 dipendenti potrebbe non far risparmiare ad Activision quei soldi previsti dal piano di ristrutturazione.

Per quanto riguarda gli 800 dipendenti licenziati, il sito web PC Games Insider ha reso noto il fatto che Activision ha stanziato la cifra di 150 milioni di dollari per risarcirli del danno subito, staccando quindi un assegno di 187.500 dollari per ogni lavoratore.