Controller Wireless Asimmetrico Nacon | Nel corso degli anni, pochi a ben pensarci, durante i quali le console si sono affermate come parte della dotazione tecnologica di moltissime delle case delle famiglie di tutto il mondo, i produttori di Hardware hanno “combattuto”, “gareggiato” le une con le altre non solo per realizzare dispositivi sempre più avanzati, ma anche, per forza di cose, per realizzare interfacce utente-gioco sempre più complesse, con più tasti a disposizione, effetti di vibrazione più coinvolgenti, con o senza cavi, grandi, piccoli, quadrati, rotondi. Tanti, a tratti assurdi, a tratti geniali, controller sono nati da queste idee, per trovare la forma e la configurazione più comoda per ogni giocatore. Ad oggi la battaglia è ancora, logicamente, aperta, ma al netto di casi particolari, come i Joycon di Nintendo Switch, si sono venute a formare sostanzialmente due macro correnti di pensiero, quando si pensa alle tipologie di controller più diffuse al mondo: i controller “simmetrici” e quelli “asimmetrici”, caratterizzati dalla diversa posizione degli stick analogici. Entrambi nella parte bassa del controller (che quindi è simmetrico) nel primo caso, e destro in basso e sinistro in alto (configurazione dunque asimmetrica) nel secondo caso. Il controller di cui vi parleremo oggi è della seconda categoria, il Controller Wireless Asimmetrico di Nacon, azienda leader nella realizzazione di periferiche da gaming, che negli ultimi tempi si è distinta nella realizzazione di controller professionali per PS4. Anche questo controller è pensato per PS4 (testato e approvato da Sony peraltro), e rappresenta l’alternativa migliore al simmetrico e classico Dualshock 4.
Già esteticamente il Controller appare compatto e solido
Controller Wireless Asimmetrico Nacon: Perchè esiste?
Al di là delle implicazioni esistenziali meno “tangibili” della domanda, il controller wireless asimmetrico Nacon è stato pensato come un controller ufficiale e riconosciuto per PS4, che soddisfacesse le necessità di chi si trova a suo agio con una configurazione degli analogici asimmetrica. Lasciate perdere chi vi racconterà la storia secondo la quale i controller asimmetrici sono nati quando Microsoft, dato che Sony aveva registrato la forma dei suoi controller da anni, ha dovuto inventare un controller originale che invertisse la posizione di analogico e D-pad: è un’assurdità. La realtà è ben più semplice e meno complottista, e coinvolge un discorso di ergonomia e “uso tipico” dei tasti e degli stick dei controller, uso tipico che è stato studiato negli anni osservando diversi giocatori alle prese con diversi generi con diversi controller. La posizione a riposo, naturale, va premesso, del pollice è, tenendo in mano il controller di Nacon (così come tutti i controller asimmetrici) perfettamente coincidente con quella dell’analogico sinistro, facendo sì che non sia necessario tendere il dito per muovere l’analogico, come accade nei controller simmetrici. Tutto ciò che in un controller va raggiunto con maggior frequenza, oltretutto, viene di norma posizionato nella parte di controller dove i pollici si trovano nella configurazione di riposo, per far sì che non ci si debba “forzare” per arrivare ai pulsanti più utili. Non a caso, per la mano sinistra, i pulsanti di azione sono sempre, in ogni controller moderno o meno, posti nella parte alta del controller… nella posizione a riposo del pollice destro. Perchè l’analogico destro, usato nella stragrande maggioranza dei giochi per muoversi, una funziona principale dunque, non dovrebbe seguire questa conformazione tanto naturale?
Il retro del controller non ha il Led luminoso tipico…
Controller Wireless Asimmetrico Nacon: Questione di feeling
Attenzione però, perchè nonostante chi sta scrivendo in questo momento preferisca, personalmente, la configurazione asimmetrica, questo non implica affatto che questa sia LA configurazione di riferimento. Lo dimostra il fatto che la scena professionale che gioca su controller non abbia raggiunto l’unanimità sull’argomento, ed esistano fior fiore di controller professionali simmetrici (vedasi Scuf e simili). Questo perchè a variare è l’impugnatura con la quale il controller viene tenuto, e le necessità in termini di pulsanti personalizzabili aggiuntivi. Non ambendo alla definizione di professionale, il controller wireless asimmetrico di Nacon che abbiamo fra le mani in questo momento non ha tasti personalizzabili in più, e mira ad un parco utenti più tradizionale, offrendo un’impugnatura il più possibile classica e naturale: comoda, in una parola. Essendo modellato sulla base delle stesse ricerche evidentemente operate da Nacon per la realizzazione dei suoi controller Pro, la differenza però, rispetto ad un controller Dualshock classico, si sente eccome. Mettendo da parte per un momento l’asimmetricità degli analogici, a stupire nel controller di Nacon è quindi la forma ergonomica che si adatta alla perfezione alle mani, distribuendosi piacevolmente su tutta la superficie disponibile anche grazie al peso perfettamente bilanciato in ogni punto del device. I materiali, infine, una plastica dura simile, ma non identica, a quella dei Dualshock 4, opaca (e quindi a prova di impronte ma non di unto) rendono completo il quadro sensoriale offerto dal solo tenere in mano il controller Nacon, uno dei più comodi che ci sia capitato di usare negli ultimi tempi: solido, bello a vedersi e anche, ovviamente, perfettamente funzionale.
…ma al di sotto è comunque presente il jack per le cuffie da 3.5 mm
Tecnicamente ineccepibile
Spostando l’attenzione sull’esecuzione tecnica del controller, ci sono punti di forza e punti deboli da evidenziare. Parlando prima delle debolezze, il Controller Wireless Asimmetrico Nacon non ha la light bar necessaria per sfruttare il controller con i visori VR, non ha il sensore di movimento e, nemmeno, lo speaker integrato attraverso il quale vengono riprodotti alcuni suoni accessori nei giochi PS4. Non ci sentiamo, data la qualità costruttiva, di giudicare troppo negativamente queste assenze, sebbene si traducano di fatto in una forbice di utilizzi più ristretta di quella dei Dualshock, che restano quindi la sola soluzione per la VR o per determinati titoli dove i sensori di movimento sono parte dell’esperienza di gioco. Il comparto audio, sebbene orfano delle casse, ha però dalla sua il jack per le cuffie inalterato per posizione e qualità del suono, che funziona egregiamente anche quando si fa uso della chat vocale con una cuffia dotata di microfono.
Al feeling premium del controller contribuiscono i tasti grandi e lievemente bombati, dal click soddisfacente (non molto rumoroso a dire il vero) e la corsa breve. A prescindere dalla loro posizione sul controller, gli analogici offrono un angolo classico, ma quello di sinistra è stato serigrafato con un reticolo decisamente piacevole al tatto, mentre a destra trova spazio l’incisione con il logo di Nacon. Il grip sulle levette è ottimo, ed il click degli analogici può risultare duro di primo acchitto, ma solo perchè la corsa è lievemente (un niente) più lunga di quella degli analogici convenzionali. Il D-pad vuole evidentemente accontentare i fan del picchiaduro ed offrire un feeling del tutto diverso dai pulsanti singoli del Dualshock, ma può risultare scomodo a chi non fosse abituato, dato che è molto simile al D-pad dei controller Xbox: la responsività è perfetta, sia chiaro, ma la forza necessaria per imprimervi i comandi è diversa, dato che bisogna muovere tutto il pad a croce, e non premere un solo pulsante come sul Dualshock. I grilletti, ampi, raggiungibili e duri “il giusto”, hanno una corsa e una sensibilità maggiore di quelli del dualshock 4, parlando di L2 e R2, mentre L1 e R1 producono un click apparentemente più immediato, ma che nella sostanza non si traduce effettivamente in un tempo di reazione migliore. Invariati per posizione e funzionalità i tasti share, Options e PS, nonchè il touchpad frontale. Comodo, non indispensabile, il tasto posteriore il quale con un codice di colori che illuminano il led frontale alla pressione (verde-carica, rosso-scarica) mostra la batteria residua del controller.
Il controller wireless asimmetrico Nacon non vuole, evidentemente, risultare da meno dei suoi parenti della linea professionale. Al netto della personalizzazione dei tasti, sia fisica che software, che ovviamente questo controller non ha, la sensazione che si prova usandolo è quella di avere fra le mani un device di valore, efficiente, comodo e, benché diverso dal Dualshock, perfettamente integrato con i comandi per giochi in esclusiva sulla Play Station 4. La batteria (ricaricabile con un cavo classico micro-USB, e meno male, perché quello fornito nella confezione è un po’ corto) rispetta le promesse di Nacon, durando all’incirca 6 ore senza bisogno di ricaricarlo, e il ricevitore Bluetooth in dotazione (che va collegato sempre alla PS4 per usare il controller, non solo quando lo si adopera su PC) fa il suo lavoro, garantendo connessione stabile anche a distanza notevole dalla console (o dal PC). Francamente, si fa fatica a trovare dei difetti evidenti in un controller simile, a meno che, ovviamente, non consideriate le mancanze di cui sopra, la non compatibilità con il setup VR. Nacon, insomma, rende davvero facile il compito a noi amanti del setup asimmetrico, consegnando ai giocatori su PS4 un sostituto 1:1 del Dualshock 4, con qualche parte accessoria in meno forse, ma tanta, tantissima comodità ed ergonomia in più. Utenti PS4, passate al “lato oscuro”, e convertitevi all’asimmetrico! Vi assicuriamo che… non ve ne pentirete!