Hearthstone Ascesa delle Ombre Recensione

Hearthstone L’ascesa delle ombre | “Hearthstone è casa” recita uno degli ultimi video promozionali rilasciati per Hearthstone, il gioco di carte che Blizzard, e noi con lei, immagina giocato dai personaggi del mondo di World of Warcraft CON i personaggi dello stesso universo narrativo, che diventano parte della collezione di carte e dei mazzi dei giocatori. “Hearthstone è casa”, una casa che, dal punto di vista della storia nascosta nella release di ogni espansione, è ora minacciata dall’Ascesa delle Ombre, rappresentate dai cattivi di World of Warcraft alleatisi nella malvagia organizzazione del M.A.L.E.. Ora che il metagame si è apparentemente stabilizzato, siamo pronti a parlarvi con cognizione di causa dei mazzi “da legend” più diffusi del momento, dei nuovi archetipi nati proprio grazie alle carte di Ascesa delle ombre (e non sono pochi!). Ma anche dei vecchi archetipi e delle vecchie combo che hanno trovato nuovo terreno fertile, non solo perché in Ascesa delle Ombre si nascondono tech interessanti, inedite e non, ma forse principalmente perché la release dell’espansione è combaciata con la rotazione del formato standard: l’addio annuale di carte storiche al formato torneistico, l’estrema unzione di determinati mazzi, il funerale prematuro del “costo pari e costo dispari”, la più totalizzante delle meccaniche mai introdotte nel gioco, e per questo spostata prima del tempo nella sezione “vecchie glorie”,  carte che non possono più partecipare alle partite in standard come le loro colleghe delle medesime espansioni. “Hearthstone è casa”, e Ascesa delle Ombre, in tempo con la stagione, rappresenta le proverbiali “pulizie di primavera” delle quali tanto si sentiva il bisogno ultimamente nel formato competitivo del Card Game made in Blizzard.

Hearthstone Ascesa delle Ombre

I capi del M.A.L.E. in tutto il loro splendore oscuro

Hearthstone l’Ascesa delle Ombre: Mazzi Top Tier e Low Tier

Daremo per scontato che sappiate già come funziona il gioco, del resto il focus di questa analisi è pur sempre la quindicesima espansione di Hearthstone (contando anche le avventure che hanno introdotto nuove carte) e anche qualora foste del tutto digiuni della locanda e dei suoi avventori vi basterà scaricare la app su smartphone o su PC e un tutorial più che esaustivo saprà darvi tutte le conoscenze necessarie. Iniziamo dunque parlando di quali deck sono riusciti negli ultimi giorni a soddisfare le esigenze degli avventori della locanda più forti, quali streamer e giocatori professionisti, tenendo conto dell’ultimo torneo HTC World Championship 2019, tenutosi a Taipei dal 25 al 28 aprile, e dei suoi risultati. Parlando di Deck nati con Ascesa delle Ombre, il Bomb Warrior è di certo un mazzo classificabile come Tier 1, la più alta. Un deck che si basa proprio sulla meccanica delle “bombe” carte che vengono inserite da effetti dei nostri minion, ad esempio, nel mazzo dell’avversario, e quando pescate si risolvono automaticamente infliggendo 5 danni ai suoi punti vita. Le carte del Guerriero che si basano sulle Bombe sono, come dicevamo, una novità di Ascesa delle ombre, atte a generare un flusso continuo di bombe nel mazzo avversario (grazie Elekk Potenziato, sei sempre nei nostri pensieri) che lo disincentiva dal pescare eccessivamente e countera tutti quei mazzi che si basano sul “finire il proprio mazzo”. Come il neonato, novità di questi giorni, Nomi Miracle Priest, costruito intorno allo Chef Nomi, altra carta di Ascesa delle Ombre. Una volta terminate le carte del nostro mazzo, lo Chef Nomi ci fornirà un campo pieno di elementali 6/6, costringendo l’avversario a misure drastiche per eliminarli o perire. Va da sé che, contro un Bomb Warrior, finire il mazzo rischia di far finire anche i nostri punti vita fin troppo rapidamente! Borderline, in caso di scontro diretto con un Bomb warrior, è invece il divertentissimo Hand Mage, che, come dice il nome stesso, si basa sull’avere molte carte nella propria mano per sfruttare il potere di carte come Astromancer, che evocherà una creatura sul nostro terreno con il costo pari al numero di carte che abbiamo in mano, o il sempreverde Drago del crepuscolo, la cui salute è pari al numero di carte che ecc. ecc. avete capito. Vero è che senza carte di Ascesa delle ombre quali la leggendaria Khadgar, non sarebbe altrettanto performante. L’effetto, A COSTO 2 CRISTALLI (bassissimo), è di farci evocare il doppio delle creature che avremmo evocato seguendo gli effetti delle nostre carte, ogni volta che ne giochiamo una. Immaginate ora, in late game, di evocare Khadgar, e di castare, con in campo un Gigante di montagna (il cui costo, lo ricordiamo, anche quando evocato riducendolo resta sempre 12) Chiamata dell’evocatore con Khadgar sul terreno, sacrificando il gigante per attivare la suddetta magia: evocheremmo 4 creature con un costo di 12 ciascuna sul nostro terreno.

Hearthstone Ascesa delle Ombre

Le principali carte di un buon Bomb Warrior!

I mech, un tipo di minion che sta facendo molto parlare di sé grazie a carte della precedente espansione, Rastakhan Rumble, sono protagonisti di ben due mazzi da Top Tier: il Mech Hunter e il Mech Paladin. Il primo può contare sulle bombe 0/2 evocate da varie creature e carte, che quando distrutte infliggono 2 danni ai punti vita del giocatore avversario. Gira intorno ai rantoli di morte, quindi, e alla meccanica di magnetismo introdotta sempre da Rastakhan Rumble a dire il vero. Il mech hunter, quindi, può dirsi uno di quei deck che hanno beneficiato, più che delle nuove carte e meccaniche di Ascesa delle Ombre, della rotazione che ha generato nei set di espansione, dato che la sua competitività si è di molto innalzata proprio in virtù della sparizione di deck eccessivamente rapidi, capaci di impedire ai nostri robot di ingranare, e al nostro lato del campo di riempirsi di piccole, dolcissime bombette. Similmente, anche il Mech Paladin è stato miracolato dalla rotazione dei set. A fare la differenza rispetto alle strategie del passato però, basate sul potenziamento dei propri mech, è una carta chiave di Ascesa delle ombre, Commander Ryssa, che fa attivare due volte gli effetti dei nostri segreti, come Hidden Wisdom, ad esempio, sempre di Ascesa delle Ombre, grazie alla quale pescheremo 2 carte, che diventano 4 se Ryssa è sul nostro terreno, dopo che l’avversario ha giocato 3 carte. Entrambi questi mazzi Mech si basano in effetti su grandi minion potenziabili il cui scopo è annientare le difese nemiche per colpire con cattiveria gli HP.

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Bene, ma non benissimo. Per il Guerriero, ovviamente.

Rimaniamo in tema aggro, sottocategoria “zoo”, che si basa dunque sull’evocazione di tanti piccoli minion che, da brave zanzarine fastidiose, si impegneranno al massimo per riempire il nostro lato del campo, potenziandosi poi al momento giusto per diventare improvvisamente inarrestabili e letali. Oddio, si fa per dire, sempre zanzarine restano, anche se tanto, tanto numerose! Lo stregone (ZooLock) da sempre portabandiera della categoria, sfrutta una marea di piccoli minion a costo 1 per dar loro un’iniezione di vita con il Tappeto volante, di Ascesa delle Ombre, che aumenta il loro attacco di 1 e fornisce loro Assalto. Due carte dell’organizzazione M.A.L.E., i cattivi per capirci (se non fosse già abbastanza chiaro) completano la dotazione di questo Zoolock da Tier 1, Tier 2 ad essere “cattivi”: Genio del M.A.L.E., che ci fornisce di 2 Lacchè casuali (sono Token a costo 1 con vari effetti introdotti con l’espansione) sacrificando una creatura, ma soprattutto l’Arcicattivo Rafaam, che a costo 7 trasforma tutta la nostra mano e deck in servitori leggendari casuali, rendendo il late game affrontabile anche da un mazzo come lo zoolock, che prima di oggi aveva sempre dovuto sbrigarsi nei primi 5 turni (circa) per non perire miseramente dal turno 6 in poi. Più canonico in questo è la versione zoo del Druido, che si basa sull’evocazione di tanti token 1/1 o 2/2, a seconda delle carte usati per evocarli, per potenziarli enormemente senza preavviso grazie alla magia gemella Benedizione degli antichi, che dà a tutte le nostre creature un significativo +1 +1. Le magie gemelle sono un’altra delle novità di Ascesa delle ombre, magie che, una volta castate, ricompariranno nella nostra mano per essere usate un’ultima volta prima di sparire del tutto. +2 +2 a tutti i minion pagando 6 cristalli come lo vedete?

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Cattivo? Oh no: Arcicattivo!

Ultimi, ma non ultimi, il Ladro e lo Sciamano, che vedono due dei loro mazzi storici fare un comeback allucinante da un remoto passato posizionandosi di prepotenza nella Tier 1. Il ladro con il suo Miracle Rogue, basato sull’evocare e ri-evocare creature dai gridi di battaglia se non propriamente forti, quantomeno fastidiosi, prendendo l’avversario per sfinimento ed evocando, alla fine di tutto, un Edwig Van Chief dalla stazza più che preoccupante, potenziato dalla miriade di carte giocate nello stesso turno in cui lo caliamo. Piccobaldo è perciò un equipaggiamento di Ascesa delle ombre che da più di una mano all’archetipo, prima come arma 4/2 davvero minacciosa, e poi con il suo effetto, che fa tornare nella nostra mano, alla sua scomparsa, un nostro minion, abbassando di 2 il suo costo. E lo sciamano invece? Lo sciamano ha nuovamente, dopo tempo, dalla sua i fedelissimi, inarrestabili ed iconici Murloc, alle cui fila si uniscono Sfregiapinna, servitore leggendario che riduce ad 1 il costo di tutti i nostri Murloc, e Pescatore dei sotterranei, forse ancora più forte, pur se solamente raro: ogni volta che evochiamo un Murloc, il pescatore ce ne regala un’altro casuale in mano! E se le cose si mettono male, sacrificare un paio di Murloc giocando il Piano di Hagata non è certo una grave perdita! La magia, come altre nel set per ogni classe, si potenzia per ogni turno che resta nella nostra mano, e, a costo 5, infligge X danni a tutti i minion (dove x è il numero di turni che la abbiamo avuta a disposizione, partendo da un minimo di 1 danno).

Hearthstone Ascesa delle Ombre

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I codici che troverete nei commenti di questa review, se copiati e incollati nella app (basta cliccare su “nuovo mazzo nella collezione dopo aver copiato il link, e vi chiederà se seguire la lista o no), vi forniranno delle liste per i mazzi sopracitati già pronte per l’uso (formato standard, aggiornate al 5 maggio 2019). Prego, eh.

Hearthstone Ascesa delle Ombre

Le riunioni del M.A.L.E. dovrebbero far paura, ma ecco, insomma…

Hearthstone l’Ascesa delle Ombre: E poi?

Sebbene per ora i mazzi Top Tier sembrino definiti e inviolabili nelle loro posizioni, come ben sappiamo, noi che di Hearthstone abbiamo fatto quasi un culto, nessuno è mai al sicuro, e nuove combo sono sempre in agguato, pronte per venir scoperte da chi avesse il coraggio di “sfidare il sistema”, o anche solo di aspettare che le prossime espansioni aiutino certe carte a brillare più di quanto non facciano ora. E’ il caso, a nostro avviso, di Vilsignore Betrug, carta di Ascesa delle Ombre per lo stregone, che evoca copie dei servitori pescati dotandole di assalto, ma facendole morire a fine turno. Un bel Deathrattle Warlock in futuro ci piacerebbe davvero molto, a voi no? Così come un Heal Druid, basato sul curare le proprie ferite (timidamente apparso a inizio season, ma ora quasi dimenticato), riuscirebbe a far girare al meglio Scorzalucente, che quando viene distrutta si posiziona dormiente sul campo, per ricomparire dopo aver curato 5HP. O ancora Catrina Muerte, leggendaria del sacerdote che evoca ogni turno un servitore casuale morto nella partita, o Obliotron, Mech che sfrutta i rantoli di morte dei nostri altri mech per il cacciatore. Con loro tante altre carte, oggi meno performanti dì altre, domani… chi lo sa! Hearthstone è un gioco in continuo mutamento, e Blizzard sta evidentemente dando il 200% per far sì che il metagame non resti mai statico, divertendoci con effetti, sinergie, archetipi, nascite di deck mai sentiti nominare prima, rinascite di glorie del passato credute ormai sepolte nella sezione selvaggia, vere e proprie “ombre”, oggi più giocabili che mai dopo un’espansione che incarna davvero il nome di cui è stata fornita.

Ascesa delle Ombre è una formidabile espansione anche soltanto per le carte di cui è dotata da sola, ma c’è di più. E’ un’espansione che sinergizza alla perfezione con le precedenti, di cui abbiamo imparato ad amare effetti, artwork e doppiaggi (ora esilaranti ora semplicemente LEGGENDARI), tirando fuori il potenziale latente di molte carte, confermando l’efficacia indiscussa di altre, e in generale permettendo ai giocatori di vivere uno fra i momenti più alti e stimolanti degli ultimi anni, sia competitivamente che “for fun”. L’unico appunto che le si può fare, volendo essere davvero “cattivi” (M.A.L.E, guardaci e impara) è che queste sinergie possono tradursi nell’impossibilità per i neofiti di costruire deck competitivi senza spendere un bel po’ di soldi, o senza impegnarsi nel gioco per tante, tante ore: ore necessarie ad accumulare valuta in-game per acquistare non solo i pacchetti di Ascesa delle ombre, ma anche, necessariamente, quelli di altre espansioni. Quel che è certo, nel panorama dei giochi di carte digitali, di più, nel panorama dei giochi di carte in generale, Hearthstone si è sempre più imposto come un esempio da seguire per accessibilità e gradevolezza generale. Un successo meritato, che Ascesa delle Ombre avvalora e conferma, in attesa che il nuovo anno competitivo, stavolta “l’anno del Drago”, possa proseguire con altre due espansioni. Per ora, intanto, “Hearthstone è casa”, ancora una volta.

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.