RAGE 2 è ormai in procinto di essere pubblicato: fin dai suoi esordi, il gioco è nato e si è sviluppato partendo da una collaborazione tra id Software e Avalanche Studios. Tim Willits, creative director di id Software (autori del primo RAGE), ha parlato in una recente intervista del rapporto con i colleghi di Avalanche e di come il lavorare insieme a loro ha influenzato lo sviluppo.
RAGE 2 è nato da una collaborazione fra due studi
RAGE 2 è stato sviluppato utilizzando tecnologie proprietarie di Avalanche Studio (in particolare il motore grafico, l’Apex Engine), dunque il “cuore” dello sviluppo proviene dagli autori di Just Cause e Mad Max. La mappa open world e il sistema di quest sono stati concepiti principalmente da questi ultimi, tuttavia, id software è intervenuta sugli aspetti più centrali della produzione, come il combat system, i potenziamenti legati alle arche, la main quest e via discorrendo, per replicare il più possibile il feeling di DOOM e del primo RAGE.
Inoltre, essendo non più una produzione “solitaria” bensì una collaborazione, RAGE 2 si distacca abbastanza dai toni del predecessore, pubblicato nel 2011, proponendo un’ambientazione molto più varia e lussureggiante. Secondo Willits, ciò è giustificato anche dal punto di vista narrativo, dato che, nell’arco dei trent’anni che dividono i due titoli, le arche del primo capitolo sono cadute sulla terra e hanno iniziato a terraformare le aride ambientazioni causate dall’impatto dell’asteroide Apophis.
Le cutscene di RAGE 2 avranno un tono molto diverso da quelle del primo capitolo.
I due team, inoltre, si stanno concentrando maggiormente sulla “densità” di cose da fare e sulla libertà concessa al giocatore (alcune missioni, infatti, avranno un finale aperto) piuttosto che sulla grandezza della mappa: per questo motivo, l’engine di Just Cause è stato adattato a riprodurre ambientazioni meno vaste ma anche ben più dettagliate e ricche di segreti e sorprese.
La fluidità d’azione è essenziale per godersi RAGE 2, secondo Willits
Willits ha poi fatto un paio di considerazioni sulla palette cromatica e sulla decisione di privilegiare il frame rate rispetto alla risoluzione. Nel primo caso, proveniendo da videogiochi post-apocalittici essenzialmente monocromatici (Mad Max e il primo RAGE), i due team volevano dare una “svolta” e proporre un approccio diverso al tema; nel secondo, invece, è stata fatta “l’unica scelta possibile” dato che il gameplay di RAGE è da sempre pensato per essere fruito a 60 fps. I possessori delle console base, sulle quali il gioco girerà a fluidità dimezzata, dovranno considerare l’idea di eseguire un upgrade: questo, secondo Willits, è il momento giusto.
RAGE 2 sarà disponibile dal prossimo 14 maggio su PC, PlayStation 4 e Xbox One. La versione Switch non è stata (per ora) confermata, ma id Software continua a investigare sulla possibilità di “portare le tecnologie che muovono il gioco” sulla portatile di Nintendo.