Ghost Recon Breakpoint Anteprima

Ghost Recon Breakpoint | L’arrivo di un nuovo video, nello specifico un succoso gameplay riguardante Ghost Recon Breakpoint, è stato accolto con piacere dalla comunità di gamer appassionati della serie e non. L’ultima fatica di casa Ubisoft, disponibile su PC, PS4 e Xbox a partire dal 4 ottobre 2019, sembra rivoluzionare l’idea che abbiamo avuto fino ad ora della fortunata saga videoludica ispirata ai romanzi di Tom Clancy. Il video, particolare per la forma narrativa che mescola sapientemente elementi da trailer ad altri più videoludici, riesce a raccontare perfettamente tutte le novità presenti nel titolo. Un’anteprima di solamente una dozzina di minuti ma che ci permette di approfondire quelli che saranno gli elementi portanti di Ghost Recon Breakpoint.

Ghost Recon Breakpoint: una preda difficile da abbattere

Prima di concentrarci sulle dinamiche di gioco e sulle opportunità messe a disposizione nel gameplay, è doveroso dare alcune anticipazioni sulla trama di cui saremo protagonisti, per comprendere meglio questi elementi. Rispetto al suo predecessore Ghost Recon Wildlands, dove impersonavamo un cacciatore all’interno di quello che non poteva che essere considerato un enorme terreno di caccia in Bolivia, in Ghost Recon Breakpoint le parti sembrano essersi invertite. Il protagonista principale sarà ancora una volta Nomad che, però, si troverà spesso nelle vesti della preda. L’obiettivo è quello di scongiurare la minaccia rappresentata da un’azienda che progetta e costruisce droni da combattimento. Dopo che una di queste moderne armi ipertecnologiche ha ferito mortalmente un politico, c’è bisogno che qualcuno si infiltri sull’isola Auroa, sede operativa della Skell, per scoprire cosa sta realmente succedendo.

Panorami mozzafiato in Ghost Recon Breakpoint.

Già da queste prime informazioni, è chiaro fin da subito che il genere stealth sarà molto più importante rispetto ai precedenti capitoli. Una considerazione che viene descritta perfettamente all’inizio del gameplay distribuito da Ubisoft, in cui il nostro eroe fugge all’interno di una foresta selvaggia e incontaminata, attaccato dai Lupi, un corpo militare formato da ex commilitoni e nuovi padroni dell’isola. Dopo aver seminato i suoi inseguitori ed essersi ricongiunto con la sua squadra, Nomad può finalmente iniziare la sua missione: infiltrarsi all’interno degli uffici della Skell e fare luce sulla situazione. L’operazione ha successo grazie al contribuito anche degli altri 3 membri, con i quali riusciamo a raggiungere la dottoressa a capo del reparto. La soddisfazione per questa difficile vittoria, però, ha vita breve: un commando dei Lupi, equipaggiati con i droni dell’azienda, irrompono sulla scena, costringendo i nostri eroi alla fuga.

Il gameplay di Ghost Recon Breakpoint

La storia indubbiamente è molto interessante e coinvolgente e il gameplay mostrato nel video non è da meno. Innanzitutto stiamo parlando di uno sparatutto in terza persona, elemento che permette una maggiore caratterizzazione di ogni personaggio. Fin dai primi minuti sono ben visibili alcuni elementi interessanti. Le ferite ricevute stavolta saranno molto localizzate, impedendoci di compiere specifiche operazioni. Niente paura, però, perché anche durante un’azione di combattimento, potremo appartarci per curare velocemente le parti del corpo danneggiate con bende e stamina. Una medicazione più approfondita e completa potrà invece essere effettuata nei bivacchi di fortuna. Ora che il corpo è sistemato, è giunto il momento di pensare allo spirito, ribaltando la situazione e trasformando i cacciatori in prede. Nomad passa al contrattacco, scivolando silenziosamente in un corso d’acqua e dietro piante e massi. L’audio avrà un ruolo fondamentale all’interno della dinamica di gioco, permettendoci di reagire tempestivamente a ogni più piccolo rumore e mantenere il nostro personaggio nell’ombra. Affascinante la scena in cui, immerso in uno specchio d’acqua, il soldato scatta alla sua destra con il fucile imbracciato, per trovarsi di fronte un tenero cerbiatto che, dopo averlo squadrato in maniera interrogativa, fugge via. Dopo questo piccolo spaccato di calma quiete, la missione deve proseguire. Nomad avanza per continuare la missione e, allo stesso tempo, mostrarci un’interessante novità. Quando il nostro eroe capisce di essere accerchiato da soldati che stanno battendo il territorio, decide di mimetizzarsi ricoprendosi di fango, pancia a terra. Lo stratagemma funziona e i mercenari gli sfilano accanto, senza percepire la sua presenza.

Ci sarà bisogno di molta astuzia per sopravvivere.

In questa situazione, Nomad può silenziosamente arrivare alle spalle di uno di loro, neutralizzandolo. L’azione di svolge in maniera sanguinosa. Dopo aver tagliato la gola all’avversario, l’eroe lo colpisce ripetutamente al collo con il suo coltello. È in questo momento che capiamo quanto l’azione di gioco di Ghost Recon Breakpoint sia rapida e imprevedibile perché quello che fino ad ora sembrava un gioco prevalentemente stealth, si trasforma, presentando una dinamica di guerriglia. Iniziamo a correre all’interno della foresta, scivolando lungo sterrati e tentando di abbattere più nemici possibili, fino a quando non incontriamo due dei nostri compagni, fermi accanto a un fuoristrada, pronti a fornire copertura. La presenza del mezzo non è certamente casuale e, anche se l’azione che lo riguarda è veramente breve, ci presenta la possibilità sia di utilizzarla per fughe e inseguimenti che per attacchi, gestiti da uno dei nostri compagni, dimostrandoci come la modalità cooperativa avrà un ruolo veramente importante.

 4 is meglio che 1!

Dopo il “fortuito” incontro tra Nomad e il resto della squadra, il gameplay si divide, mostrandoci azioni singole o di coppia. In Ghost Recon Breakpoint, infatti, sarà possibile giocare in modalità Coop fino a 4 giocatori contemporaneamente. Risalta la possibilità di irrompere con abilità particolari: durante l’azione di infiltrazione, che cresce di tensione passando da silenziosa a concitata, notiamo come ogni personaggio metta a disposizione della squadra abilità specifiche sia a livello di supporto che offensivo. La capacità di tagliare la recinzione con delle tenaglie, la specializzazione nel combattimento corpo a corpo, il talento da cecchino o la possibilità di inviare dei piccoli droni sono le azioni che ci vengono presentate ma speriamo di trovarne altre per poter caratterizzare in maniera specifica ogni personaggio.

Dalla foresta selvaggia agli uffici del futuro

Affascinante è l’azione di supporto, quando uno dei membri viene colpito e cade a terra. La compagna di squadra lancia allora un fumogeno e lo recupera per portarlo in salvo, al riparo dagli spari, dove può curarlo con più calma. Questa azione, però, si rivela non essere completamente efficiente poiché, anche se tornato in piedi, vediamo il nostro compagno allontanarsi velocemente, ma zoppicante e malmesso. Durante lo svolgersi del gameplay, l’azione è passata da un’atmosfera calma ma soffocante, di snervante attesa, a una più concitata e veloce, per poi accompagnarci ad assaporare la vittoria di un’operazione ben riuscita quando ci troviamo di fronte alla dottoressa responsabile degli uffici in cui siamo entrati. La situazione, però, sta di nuovo per cambiare totalmente quando un elicottero atterra nella base, facendo scendere tre uomini coperti da una maschera. Uno di questi, l’uomo che lascia intendere di essere al comando, ha un aspetto familiare, almeno per coloro che hanno giocato a Ghost Recon Wildlands. Tutto di lui, nonostante la maschera che gli copre il volto, ci ricorda Cole D. Walker, ex compagno d’armi di Nomad e ora capo dei Lupi, che avevamo già ammirato nel trailer di lancio. Pochi istanti e la situazione si ribalta, trasformando i nostri eroi da soldati vittoriosi a prede in fuga.

Il mondo di Ghost Recon Breakpoint

Difficile poter dare un giudizio completo alla grafica presente in Ghost Recon Breakpoint. Il video è un sapiente mix di scene di gioco e intermezzi, rendendolo sicuramente un trailer particolare e originale. Quello che possiamo dire è che le location che ci aspettano sono sicuramente affascinanti e, nel pieno stile del gioco, molto variegate. Sia la foresta, selvaggia e verdeggiante, che gli uffici, moderni e ipertecnologici, sono stati realizzati con dettagli accurati e rendono molto realistico l’ambiente di gioco. I diversi scorci che intravediamo, inoltre, contribuiscono a creare la sensazione di trovarsi all’interno di un film che spazia dalla guerriglia allo spionaggio. Dobbiamo sottolineare, inoltre, come molte volte ci siamo ritrovati a non capire perfettamente dove finiva il gameplay e dove iniziava l’intermezzo narrativo. Un elemento che contribuisce a rendere tutta la narrazione molto più lineare e avvolgente, permettendo la massima immedesimazione all’interno di un mondo vasto e pieno di pericoli.

Sarà la scelta di creare una narrazione a metà tra un trailer e un video di gameplay, ma siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo visto, oltre che desiderosi di provare il gioco. Quello che ci ha colpito maggiormente è senza alcun dubbio l’atmosfera generale, in cui il desiderio di completare la missione viene sostituito da quello più ancestrale e umano di sopravvivere. I ruoli cambiano tempestivamente e si passa da cacciatori a prede nell’arco di pochi istanti. La possibilità di compiere piccole azioni, come quelle di cure d’emergenza, e le ferite localizzate su alcune parti del corpo che limitano il movimento, sono aggiunte che rendono il gioco molto realistico e aiutano l’immedesimazione. Se a tutto questo aggiungiamo anche il grande ruolo che è stato dato alla modalità Coop, Ghost Recon Breakpoint si presenta come un titolo stimolante e affascinante, carico di aspettative, che apre interessanti orizzonti.