Catherine Full Body Provato| Dopo ben 7 anni dall’uscita europea (8 invece da quella giapponese) torna in una versione completamente rinnovata Catherine, titolo di Atlus arrivato originariamente su PlayStation 3, Xbox 360 e PC. A occuparsi della realizzazione fu il team di solito adibito alla creazione dei Persona, gli RPG di casa Atlus più conosciuti, che hanno raggiunto un certo grado di popolarità anche in Occidente dopo il successo del quinto capitolo. Effettivamente ai fan dell’intrigante saga di JRPG ai tempi è bastato uno sguardo al design dei personaggi e all’unicità della trama per capire chi ci fosse dietro. La cosa che ha stupito di più di Catherine è la particolarità del tipo di gioco, che oggi come allora rappresenta un progetto insolito per il team di Persona. Catherine è una sorta di Puzzle Game fuso insieme a una Visual Novel, ma basta guardare le prime fasi della storia per farsi rapire dall’alta qualità narrativa della produzione. Catherine è pronta adesso a tornare in una nuova versione chiamata Catherine Full Body, nome che sin dall’introduzione fa riferimento a un vino pregiato lasciato invecchiare per bene così da essere molto più buono con il passare degli anni. Questa nuova versione non è una semplice Remastered, ma aggiunge parecchia carne al fuoco rispetto a quanto visto 8 anni fa, risultando invitante anche per chi lo aveva finito ai tempi. Invitati negli uffici di Koch Media abbiamo potuto provare le prime due ore di gioco, restando piuttosto stupiti dai cambiamenti di questa nuova versione.
Catherine: Full Body: L’arrivo di Rin
La storia di Catherine ruota intorno a Vincent, un ingegnere informatico di 32 anni che ultimamente sente addosso la pressione della sua fidanzata, Katherine, desiderosa di sposarsi dopo diversi anni di relazione. Vincent non si sente ancora pronto e una sera ne parla con i suoi amici nel locale di fiducia del gruppo, lo Stray Sheep Bar. Quella stessa notte, rimasto solo e mezzo ubriaco, si ritrova improvvisamente al tavolo una ragazza mai vista prima chiamata Catherine. Senza accorgersene la mattina dopo si sveglia con lei accanto e ripercorrendo gli eventi della notte precedente si rende conto di aver tradito la propria fidanzata con la bionda fanciulla. Da quella notte Vincent inizierà a fare incubi molto realistici, in cui dovrà scalare una sorta di torre, mentre viene inseguito da degli strani demoni. Intanto in città si parla ogni giorno di morti misteriose, dove le vittime sono degli uomini ritrovati il mattino seguente senza vita. Ben presto Vincent capisce che gli incubi e le morti che stanno avvenendo intorno a lui sono collegate.
Nelle due ore da noi provate abbiamo potuto notare molti cambiamenti a livello di storyline, questi sono principalmente dovuti alla presenza di Rin, una nuova ragazza che sarà importante tanto quanto Catherine e Katherine nella trama. Vincent incontra Rin proprio all’inizio del gioco, mentre fugge da un misterioso stalker. La giovane fanciulla ha perso la memoria e ricorda soltanto il suo nome. Vincent allora la affida alle mani di Erica, cameriera dello Stray Sheep Bar e del Boss del locale. Inoltre Rin andrà a vivere nell’appartamento di fianco a quello di Vincent, diventando sua vicina di casa. La giovane inoltre sarà sempre presente allo Stray Sheep Bar lavorando come pianista, anche se i primi risultati non sono entusiasmanti. La nuova fanciulla, da quanto abbiamo visto, sembra caratterizzata molto bene, sia a livello di dialoghi che di storyline, e ci ha lasciato con la curiosità di sapere cosa aggiungerà la sua storia a quanto già visto nella storia originale, essendo un personaggio molto diverso rispetto alle altre due protagoniste. Rin non è l’unica novità nella storia, ma abbiamo potuto notare anche l’inserimento di alcune nuove sequenze animate che nell’originale non erano presenti. I filmati in stile anime sono realizzati in maniera egregia da Studio 4°C. Queste danno anche una nuova profondità al rapporto fra Vincent e le due “vecchie” ragazze, in modo da riservare alcune sorprese anche a chi aveva sviscerato il Catherine originale.
Incubi che ritornano
Anche il gameplay di Catherine Full Body presenta delle interessanti aggiunte. La struttura di base è rimasta pressoché invariata: nel gioco si alterneranno fasi prettamente narrative, dove assisteremo a filmati e cutscene, e dove potremo interagire con gli avventori dello Stray Sheep Bar. Finita questa fase si passa agli incubi, dove inizierà la fase puzzle game. La novità principale è la scelta tra la modalità classica, dove i livelli saranno pressoché inalterati rispetto al gioco originale, e la Remix Mode, che presenta interessanti novità come i blocchi combinati, agglomerati di cubi simili ai pezzi del Tetris, che aggiungeranno una sfida nuova a chi era abituato alla vecchia versione. Quando Catherine uscì 8 anni fa in Giappone ci fu una polemica da parte dei giocatori che trovarono troppo difficili le fasi di gameplay e Atlus dovette aggiungere una patch con la modalità easy. Questa volta Atlus ha fatto ancora di più, aggiungendo, oltre alla modalità easy, anche una modalità chiamata Safety, una versione ancora più semplice che permette di saltare completamente le fasi puzzle. Questa è indubbiamente dedicata a chi desidera godersi soltanto la storia del gioco e non è interessato alla fase di gameplay. Le modalità Safety e Easy presentano anche un’opzione chiamata Autoplay, in cui tenendo premuto un pulsante vedremo il nostro personaggio completare il livello nel modo più semplice e veloce, senza nessuno sforzo da parte nostra. Per chi vuole invece una sfida più ardua potrà comunque godersi le modalità normale e difficile, dove queste opzioni di autocompletamento del livello non saranno disponibili.
All’atto pratico il gameplay resta quello di un tempo: bisognerà muovere i vari blocchi per scalare la torre e arrivare alla fine del percorso prima dello scadere del tempo o prima che una delle mostruosità al nostro inseguimento ci prenda e ci uccida. I cubi presenti avranno diversi effetti, alcuni si distruggeranno dopo diverse volte che ci passeremo sopra, altri invece saranno in grado di agganciarsi a quelli adiacenti anche se sospesi in aria, l’importante è che almeno un angolo tocchi con quello di un altro cubo. Potremo poi raccogliere oggetti utili per facilitare la nostra arrampicata, gli effetti saranno vari: alcuni ci permetteranno di trasformare i cubi intorno a noi in versioni movibili, altri ne creeranno di nuovi dal nulla. Avremo anche la possibilità di annullare fino a 5 mosse fatte in caso di errori che rendono impossibile la continuazione della scalata, il limite di mosse annullabili aumenterà raccogliendo i cuscini sparsi nei livelli. Lo scopo per chi ama questo tipo di gameplay, sarà poi quello di ottenere il record di velocità e di punteggio, cosa che invoglierà i giocatori più hardcore a riprovare e riprovare uno stage fino a quando non lo finiranno in maniera perfetta.
Catherine: Full Body è un’interessante riproposizione di questo classico del passato. Le aggiunte in questa nuova versione, sia a livello di trama che di gameplay, la rendono quella definitiva del gioco, e siamo sicuri saprà stuzzicare l’interesse sia dei fan storici che di chi non ha mai giocato prima d’ora al titolo. Il gameplay prettamente da puzzle game è ben fatto, ma allo stesso tempo non è per tutti, essendo piuttosto difficile ad alti livelli di difficoltà. Fortunatamente chi è interessato a godersi soltanto la storia potrà selezionare le difficoltà minori con cui potrà evitare totalmente la fase puzzle. Non ci resta dunque che attendere l’arrivo di Catherine: Full Body per scoprire le rimanenti novità introdotte in questo rifacimento; il gioco uscirà il prossimo 3 settembre per PlayStation 4.