Assassin’s Creed 3 Remastered Recensione della versione Switch

Assassin's Creed 3 Remastered

Assassin’s Creed 3 Remastered Recensione | Assassin’s Creed 3 è stato, senza ombra di dubbio, un punto di svolta per la longeva e variegata epopea dedicata agli assassini, ma forse non nelle modalità in cui molti si aspettavano: dopo la conclusione della saga di Ezio, le aspettative nei confronti del franchise salirono oltre ogni umana comprensione, e l’avvicinarsi al culmine degli eventi del presente – legati, se ricordate, alla questione dei precursori e dell’ipotetica fine del mondo – spinse l’opinione pubblica a inquadrare il terzo episodio come il capitolo chiave dell’intera storia. Purtroppo, al netto di personaggi intriganti e soluzioni di gameplay funzionali, il risultato non fu propriamente soddisfacente, e la morte di Desmond incanalò il brand verso un’importante stagnazione creativa, in modo particolare per ciò che riguarda gli eventi legati al presente, i quali sin dalle origini avevano simboleggiato il vero fulcro dell’intreccio narrativo della serie. Malgrado ciò, Assassin’s Creed 3 vendette comunque benissimo, raddoppiando addirittura le copie dei precedenti titoli; per questo motivo non stupì minimamente che, dopo l’arrivo della Ezio Collection sulle console di attuale generazione, Ubisoft decise di realizzare una remastered anche del terzo capitolo, caratterizzata da miglioramenti grafici, dal supporto a tutti i contenuti aggiuntivi pubblicati e dall’implementazione nel pacchetto anche di Assassin’s Creed Liberation, l’episodio rilasciato in esclusiva per PlayStation Vita. A circa due mesi dalla pubblicazione su PlayStation 4, Xbox One e PC, Assassin’s Creed 3 Remastered approda anche su Switch attraverso un’edizione – nelle intenzioni – su misura all’hardware targato Nintendo, contraddistinto da funzionalità extra e dall’immancabile portabilità.

Assassin’s Creed 3 Remastered: Una delusione

Assassin's Creed 3 Remastered

Avendo già recensito in maniera approfondita la versione PlayStation 4, in questa review ci limiteremo ad affrontare tutte le questioni di natura tecnica, cercando in questo modo di fugare i possibili dubbi e le curiosità provenienti dal porting eseguito da Ubisoft. Senza compiere inutili giri di parole, e cercando di essere il più chiari possibili, evidenziamo fin dall’incipit la più grande problematica che caratterizza l’operazione: il frame rate. Ci è dispiaciuto infatti constatare, malgrado siano passati più di sette anni dall’uscita originale della produzione, la presenza di una fluidità così traballante, soprattutto nella sua, in teoria, soluzione migliore, ovvero la modalità dock. Idealmente, la riedizione dovrebbe permettere al gioco di girare in 1080p a 30 fps in formato home console e 720p a 30 frame per secondo in portable. Solo in teoria come dicevamo, perché raramente il traguardo prima citato verrà mantenuto dall’ibrida della grande N, la quale soffrirà terribilmente il mondo aperto del capitolo ambientato a Boston.

Assassin's Creed 3 Remastered

Meglio in portatile che in Dock

Il paradosso in tutto questo – anche se facilmente spiegabile –  è rappresentato dal fatto che la produzione fornirà il meglio di sé proprio in portabilità, dove la stabilità tecnica appare decisamente più granitica che nella versione dock. Probabilmente la diminuzione consistente della risoluzione e del dettaglio grafico permette al processore e alla scheda video di Switch di gestire al meglio la mole poligonale del titolo, offrendo nel complesso un colpo d’occhio quantomeno accettabile. In modalità dock, invece, la fluidità risulterà costantemente compromessa, mostrandosi per larghi tratti addirittura ingiocabile. È inspiegabile il motivo per cui l’edizione di Switch sia così malconcia e raffazzonata, in fin dei conti – oltre ad essere un prodotto datato – Ubisoft ha rilasciato la versione dell’azienda nipponica sessanta giorni dopo proprio con lo scopo di garantire all’utenza Nintendo la migliore esperienza possibile, ma evidentemente le potenzialità della console non hanno permesso una riuscita migliore.

Assassin's Creed 3 Remastered

Sul fronte grafico, inoltre, è necessario sottolineare che l’edizione per Switch presenterà altre problematiche non da poco: difatti saranno frequenti i fenomeni di pop-up degli oggetti, spesso le texture, soprattutto della vegetazione, appariranno altalenanti e, come se non bastasse, abbonderanno compenetrazioni poligonali di personaggi e accessori. Considerando lo strabordante numero di glitch, sembra quasi che il porting sia più vicino all’edizione originale che a quella remaster, e questo risulta davvero inaccettabile, in modo particolare se consideriamo il prezzo di ben 40 euro che caratterizza il pacchetto. Un peccato madornale, insomma, perché il gioco cela anche aspetti positivi, legati soprattutto alla mole contenutistica presente nei meandri della produzione: oltre infatti a tutti i DLC di Assassin’s Creed 3, la remastered conterrà anche Liberation, permettendo così ai fruitori di possedere con un’unica spesa ben due prodotti di valore. Fortunatamente almeno il capitolo dedicato all’assassina Aveline – provenendo da PS Vita – apparirà più stabile in entrambe le modalità (sia dock che portable), garantendo così un’esperienza meno frustante del titolo principale.

Assassin's Creed 3 Remastered

Funzionalità esclusive ed extra

Fortunatamente, gli sviluppatori hanno pensato di implementare nella versione Switch delle funzionalità esclusive, con il chiaro intento di rendere “unica” l’edizione della casa di Kyoto. Difatti nei menù avremo la possibilità di utilizzare il touch screen per agevolare la fruizione delle opzioni, senza dimenticarci dell’introduzione del Rumble HD, capace di fornire – grazie alla vibrazione – un feedback più soddisfacente e appagante; a chiudere lo spettro delle innovazioni troveremo, infine, un’interfaccia modulabile in base all’esperienza di gioco, la quale muterà a seconda della nostra scelta di testare il prodotto sulla TV o in portatile. Questo, a nostro modo di vedere, intensifica ancor di più i rimpianti, in quanto sarebbe bastata un’attenzione maggiore ai dettagli per regalare all’utenza un Assassin’s Creed 3 in miniatura funzionale e in grado di aggiungere qualcosa di nuovo all’esperienza. Anche perché, escludendo il frame rate ballerino, immergersi nelle selvagge lande nord americane sfruttando la portabilità di Switch rappresenta comunque un’esperienza unica e altamente soddisfacente, capace addirittura di mitigare parzialmente gli evidenti difetti grafici che affliggono la produzione.

Assassin’s Creed 3 Remastered, in definitiva, simboleggia una vera occasione sprecata da parte di Ubisoft per offrire agli utenti un capitolo della saga degli assassini peculiare e del tutto inedito: i problemi tecnici che coinvolgono il prodotto, infatti, limitano fin troppo l’esperienza, la quale apparirà dilaniata da un frame rate altamente instabile e da un colpo d’occhio generale assai limitato. Non ci aspettavamo di certo una riproposizione dell’edizione PC con settaggi impostati al massimo, ma neanche un gioco così claudicante. Perlomeno, in portatilità il titolo saprà comunque regalare un’esperienza quantomeno accettabile, in grado di nascondere – anche se non del tutto – gli evidenti limiti del porting. La presenza di una grande mole di contenuti, coadiuvata dall’introduzione di funzionalità esclusive per la console ibrida, consente sicuramente alla trasposizione di sollevarsi da un preoccupante anonimato, ma non ci impedisce di considerare l’operazione quantomeno discutibile. Se siete fan accaniti del brand e vi stuzzica l’idea di immergervi in un capitolo della serie portatile, allora potreste considerare l’acquisto, ma se non vi annoverate nella categoria precedentemente citata vi consigliamo di guardare altrove.

Alessio è un grande appassionato di videogiochi sin da bambino. La prima volta che prese in mano un controller fu nel lontano 2000, trovandosi affascinato ma al tempo stesso terrorizzato dallo spietato mondo di Dino Crisis, considerato il suo gioco preferito. Ama follemente le saghe di Assasin's Creed, Uncharted, Ratchet and Clank e Metal Gear Solid. Nutre un profondo interesse per i manga, riconoscendo come suo fumetto preferito Naruto.

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