Death Stranding Anteprima

Death Stranding

Death Stranding | Dopo tre anni di attesa, news, trailer di lancio e anteprime, finalmente il sogno di poter giocare a uno dei titoli piรน attesi su PS4 sta prendendo forma. Death Stranding ha una data di uscita, precisamente l’8 novembre 2019, accompagnata da un affascinante e coinvolgente gameplay, a metร  tra un antipasto del gioco e un trailer cinematografico. Molti sono gli elementi che hanno catturato la nostra attenzione nellโ€™ultimo video rilasciato da Hideo Kojima. Un gameplay che contiene al proprio interno tutti gli elementi per valutare con attenzione cosa ci aspetterร  questo autunno e che, come nostro solito, andiamo ad analizzare oggettivamente, per raccontarvi tutti i pro e i contro di questo titolo cosรฌ atteso. Unโ€™analisi che lascerร  da parte i sentimenti per cogliere ogni piรน piccolo particolare.

Una calamitร  chiamata Death Stranding

Non molte notizie sono trapelate sullโ€™avventura che verrร  narrata allโ€™interno di Death Stranding, ma non per questo possiamo esimerci da mettere insieme quei pochi dettagli che siamo riusciti a raccogliere nellโ€™ultimo periodo, soprattutto allโ€™interno dellโ€™ultimo gameplay rilasciato. Quello che riusciamo a capire รจ che la situazione in America, in particolare negli Stati Uniti, รจ davvero disastrosa. Si parla di una nazione divisa, spaccata da una calamitร  definita Death Stranding, che necessita urgentemente di essere risanata. Questo difficile e complicato compito spetta al nostro eroe, Sam, che fa parte di una non meglio identificata ma sicuramente ipertecnologica societร  chiamata Bridges. Un nome molto evocativo e rappresentativo per ciรฒ che ci apprestiamo a compiere: creare ponti non soltanto tra questi territori divisi ma, a quanto sembra, anche tra presente e passato.

Death Stranding

Al lavoro per ricostruire l’America

Attraverso una tecnologia molto particolare, il nostro eroe si ritrova in quello che sembra essere a tutti gli effetti il territorio di scontro durante una sanguinosa guerra, dove soldati anacronistici rispetto al tempo del gioco, corrono sul campo di battaglia. Combattenti che svaniscono come ombre ma che, successivamente, riusciamo ad abbattere a colpi dโ€™arma da fuoco. Tutto questo รจ possibile grazie a una strumentazione davvero particolare: i Bridges Babies, neonati conservati in piccole sacche trasparenti attaccate al busto di Sam che ci trasportano in questa strana dimensione temporale, a metร  tra il reale e lโ€™onirico. Quella che sembra essere a tutti gli effetti una barriera temporale, perรฒ, non รจ lโ€™unico confine che ci apprestiamo a superare. Fin da subito, infatti, si presenta come un gioco dove รจ veramente difficile arrivare al temuto Game Over. Ogni volta che la morte ci afferra con i suoi tetri artigli, metafora poetica resa tangibile allโ€™interno del filmato, ci ritroviamo in una oscura realtร  dove dovremo nuovamente combattere per poter tornare alla vita. Oltre questo, non potevano di certo mancare dei temibili avversari che faranno di tutto per ostacolare la nostra missione. Nello specifico, stiamo parlando dei Demens, estremisti separatisti incappucciati, dai non ben chiari poteri, che faranno di tutto per ostacolarci. Stabilire con chiarezza di cosa saranno capaci questi temibili individui, non รจ certo semplice e il video non aiuta a chiarirci le idee. In un rapido flash, vediamo uno di questi terroristi riuscire addirittura a teletrasportarsi. Insomma, ricostruire nello specifico la trama che ci attende non sembra affatto semplice ma di sicuro non rimarremo delusi dallโ€™intreccio narrativo.

Death Stranding: un cast stellare

Non soltanto il video si presenta come un trailer cinematografico, ma lo stesso gioco contiene tutti gli elementi per essere considerato un vero e proprio film. Il cast si compone di un lungo elenco di nomi provenienti dallo star system hollywoodiano che contribuisce a creare un sensazione di immedesimazione, assottigliando sia il confine che divide il mondo dei videogiochi da quello del cinema, che quello tra digitale e reale. Allโ€™interno di Death Stranding vedremo lโ€™affascinante Norman Reedus,ย famoso per aver interpretato il ruolo di Daryl Dixon in The Walking Dead, nei panni di Sam. Ma non รจ lโ€™unico ad aver prestato il proprio volto e le capacitร  attoriali per creare quello che, sempre piรน, sembra avere tutte le caratteristiche per essere considerato un piccolo capolavoro dellโ€™industria videoludica.

Death Stranding

Cosa ci aspetta lรฌ fuori?

Accanto a Reedus, infatti, troviamo anche Mads Mikkelsen, Lรฉa Seydoux, Margaret Qualley, Nicolas Winding Refn, Tommie Earl Jenkins, Troy Baker, Lindsay Wagner e anche lโ€™eccelso Guillermo Del Toro. Un cast stellare che ci fa dubitare di stare parlando ancora di un videogioco. Tutti i nomi, proprio come in un trailer, vengono presentati sul finire del video, corredati dal nome del personaggio interpretato, facendoci esaltare e trepidare nellโ€™attesa dellโ€™uscita.

L’Open World e la grafica di Death Stranding

Lโ€™aspetto grafico non passa assolutamente inosservato. Ogni minimo particolare รจ curato alla perfezione e le inquadrature sembrano essere studiate per garantire la massima espressione narrativa. Nulla viene lasciato al caso, insomma, nemmeno le micro espressioni che il grande cast ha contribuito a donare a ogni singolo personaggio. Ne รจ un esempio perfetto la parte iniziale del video dove un affascinante Mads Mikkelsen, nei panni di Cliff, saluta la nascita di quello che sembra essere uno dei fantomatici Bridges Babies. Impressionante riuscire a vedere le piccole pulsazioni che animano le sue tempie. Nonostante questo, si potrebbe pensare che il comparto grafico si sia concentrato maggiormente sui filmati introduttivi e narrativi, tralasciando lโ€™aspetto della sessione di gioco. Nulla di piรน sbagliato. Allโ€™interno del video gameplay, infatti, si fa veramente fatica a distinguere la sessione di gioco dai video, almeno dal punto di vista estetico. Lโ€™unica differenza fra i due รจ lโ€™utilizzo della telecamera che diventa piรน cinematografica, con carrellate e stacchi fra le inquadrature, nel secondo caso. Per il resto ammiriamo la grande cura con la quale รจ stato realizzato il mondo di Death Stranding che riusciamo a vedere in tutta la sua complessitร  e bellezza grazie a una visuale di gioco molto ampia. Un open world creato in maniera scrupolosa, che aspetta solamente di essere esplorato.

รˆย giunta l’ora di giocare.

Andiamo ora nel cuore di Death Stranding, passando ad analizzare in maniera piรน accurata il sistema di gioco presentato nel gameplay. Sono diverse le immagini che ci mostrano parti effettive del gioco e per questo riusciamo a scoprire qualche informazione su quello che ci aspetterร . Come giร  detto in precedenza, avremo a nostra disposizione un ampio e affascinante open world con il quale interagire in maniera molto libera. Allโ€™interno del video, infatti, osserviamo Sam accedere a un menรน radiale e selezionare una scala prima e una corda poi, per superare gli ostacoli che incontra lungo il suo cammino. Ma il viaggio non sarร  da compiere solamente a piedi. Il nostro eroe, infatti, avrร  a sua disposizione anche dei mezzi di trasporto, come una moto ipertecnologica. Dโ€™altronde, trattandosi di Normad Reedus, non poteva essere altrimenti.

Death Stranding

Grafica pulita e tanti strumenti in Death Stranding

La visuale ampia e pulita del sistema di controllo, priva di grafiche fisse in sovraimpressione, permette di avere sotto controllo unโ€™ampia porzione di spazio, oltre che di godere dello splendido lavoro fatto sulla costruzione dellโ€™area di gioco. Questo mondo aperto piacevole da esplorare, nasconde perรฒ numerosi imprevisti. Durante lโ€™esplorazione, allโ€™improvviso un gruppo di nemici, ipoteticamente facenti parte del gruppo Demens, lo scopre e tenta di eliminarlo. La lunga fase di fuga a cui assistiamo, ci fa comprendere come la dinamica di gioco potrebbe avere una forte componente stealth, ma allo stesso tempo lascia anche molta libertร  per le scelte e le fasi di attacco. Dopo aver tentato in tutti i modi di seminare i sui inseguitori, il nostro eroe รจ costretto allo scontro, durante il quale combatte utilizzando pugni e anche unโ€™improbabile valigetta. Gli amanti delle armi da fuoco non devono temere, poichรฉ per abbattere gli avversari potranno contare su qualcosa in piรน della semplice, seppure efficace, forza bruta. Allโ€™interno della sequenza di gioco che sembra mostrarci una trincea della Prima Guerra Mondiale, Sam imbraccia un sempre efficace fucile mitragliatore per abbattere questi strani fantasmi del passato. Anche in questo caso, il bilanciamento tra la comparsa delle informazioni utili e la pulizia della schermata appare perfetto. Un piccolo contatore appare infatti accanto al personaggio, indicandoci le munizioni ancora a nostra disposizione ma lasciando comunque la visuale libera. Sempre in questa sequenza, possiamo ammirare un altro interessante strumento che sembra essere molto utile: uno Scan Pulse che si allarga lungo lโ€™area circostante indicando in arancione luoghi dโ€™interesse e in blu la presenza di nemici (non si sa bene in quale delle dimensioni).

Poche ma gustose informazioni sono state piรน o meno illustrate allโ€™interno del gameplay. Quello che siamo riusciti a carpire รจ la presenza di una trama complessa ma coinvolgente, interpretata da grandi attori che hanno contribuito a rendere sempre piรน simile alla realtร  cinematografica, quella dei videogiochi. Non possiamo inoltre dimenticare il superbo lavoro di grafica che abbiamo potuto ammirare, che ha reso estremamente realistico questo open world cosรฌ intrigante. La presenza di diversi piani temporali, non ben specificati, fa indubbiamente aumentare la curiositร  nei confronti di Death Stranding, un titolo che sembra avere messo al primo posto lโ€™ampiezza di vedute, grazie a una visuale di gioco ampia, pulita, dove le informazioni importanti appaiono nel momento esatto in cui ne abbiamo bisogno. Insomma, la struttura di gioco รจ abbastanza complessa ma la giocabilitร  รจ a misura di gamer. Un mix equilibrato di opposti che fa sembrare tutto molto, veramente molto, coinvolgente, affascinante e intrigante.

Andrea Mondati nasce con il gettone per la sala giochi in mano e si massacra le dita distruggendo macchine su Street Fighter. Pur di giocare a Super Mario, prende la scossa armeggiando con un trasformatore rotto. Nella vita di tutti i giorni fa il Videomaker e il Web Editor ed รจ innamorato delle storie, di tutte le tipologie e forme. Cinema, videogiochi, fumetti e libri sono colonne portanti della sua vita che condivide con coloro che hanno piacere di ascoltare e, naturalmente, raccontare.

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