Pokémon Spada e Scudo Anteprima: fiabe, castelli e giganti

Pokémon Spada e Scudo| In un caldo pomeriggio di giugno, Pokémon Spada e Scudo hanno finalmente tirato fuori gli artigli. Il Pokémon Direct di oggi pomeriggio sembrava quasi una frecciatina volta ad azzittire i (tanti) giocatori insoddisfatti dal breve trailer precedente. Da parte mia, mi ero detta convinta ed entusiasta già dalla comparsa della prima lettera del logo, ma comprendo a pieno la necessità di scoprire qualche dettaglio in più prima di affidare le proprie speranze al nuovo capitolo della saga, che rimane sempre una delle più amate e chiacchierate dell’intero panorama videoludico. Nel bene o nel male, Pokémon è nel mirino di tutti, perciò deve farsi valere ad ogni nuova apparizione su schermo. E stavolta non sembra avere alcun problema nell’affermare il proprio valore.

Pokémon Spada e Scudo: La brughiera e i cavalieri

Galar è bella, bella in modo assurdo. Sembrano essere presenti numerosi biomi, che spaziano dalla brughiera al deserto, non tralasciando vaste città ed enormi laghi oscuri. Non solo le ambientazioni appaiono numerose, ma sono anche vaste: il protagonista sembra davvero piccino in queste spaziose valli, e a colpo d’occhio già si immaginano le potenzialità dell’esplorazione. Questa ampia varietà di climi consente ovviamente la presenza di numerosi Pokémon, che circondano il giocatore e vagano liberi: il trailer sembra mostrare un ritorno della meccanica dei mostriciattoli visibili su schermo, gradevole novità introdotta in Let’s Go. Non è chiaro quanto siano invece frequenti gli incontri casuali nell’erba alta, che rimangono presenti: un punto esclamativo segnala che in quel punto c’è nascosta una creatura.

Pokémon Spada e Scudo

La mobilità tra una regione e l’altra sembra garantita dalla rete ferroviaria, che appare pressoché in ogni schermata, dalla sempreverde bicicletta e da sistemi di taxi aerei che sfruttano Pokémon volanti. Pare quindi confermato che anche questo titolo abbia abbandonato la necessità delle Macchine Nascoste per spostarsi, considerando anche la presenza di una sorta di bici acquatica, che sostituisce Surf. Un vero tocco di grazia è fornito dai nuovi Pokémon svelati: hanno tutti un design accattivante, con gioia dei nostalgici delle prime generazioni. In modo particolare la pecorella Wooloo incarna quella semplicità e carineria che era comune nei mostriciattoli originari.

Pokémon Spada e Scudo

I due leggendari Zacian e Zamazenta, a parte i nomi piuttosto infelici e di scarso impatto, sono semplicemente meravigliosi. Si mostrano in tutta la loro maestosità, con uno stile che sembra richiamare le leggende del ciclo bretone, ma un’origine strettamente legata alla mitologia norrena di Odino. Si crea così un mix di culture e meraviglie nordiche davvero accattivante. Abbiamo i castelli, i laghi, cavalieri arditi e mostri marini: sembra quasi di veder spuntare dietro l’angolo un potente mago o una creatura fatata della foresta. Ispirarsi alle fiabe inglesi farebbe solo che bene alla trama di Spada e Scudo, perciò è auspicabile che il più possibile di questa narrazione sia stata trasportata nel titolo. D’altronde si vedono i due leggendari mettersi in difesa dopo aver notato delle foglie trasportate dal vento: che stia per arrivare un terzo essere misterioso ispirato alla tavola rotonda?

Il meglio dei due mondi

Dopo la megaevoluzione e le mosse Z, la nuova generazione di Pokémon fa le cose in grande e introduce il fenomeno Dynamax. In alcune zone di Galar, tra cui in primis le palestre, i nostri alleati possono diventare giganti per tre turni consecutivi, potenziandosi in maniera pantagruelica ed ottenendo nuovi effetti per le loro mosse. Come per le strategie dei titoli precedenti, anche in questo caso è possibile sfruttarla una sola volta per combattimento, ed è necessario possedere un particolare braccialetto, che fa ipotizzare che al Pokémon vada invece assegnato un corrispettivo item da tenere. Se il Dynamax sarà concesso e sfruttato nel competitivo è ancora tutto da vedere, ma appare probabile.

Pokémon Spada e Scudo

Dove invece certamente è presente è nei Raid, meccanica che fa ululare di gioia pressoché tutti noi. Spada e Scudo consente di unirsi a tre alleati per affrontare Pokémon giganti e tentare di catturarli, durante l’esplorazione di vaste terre selvagge. La meccanica appare altamente promettente e sembra richiamare a gran voce Pokémon GO: che sia un tentativo di coniugare gioco social e gameplay classico appare abbastanza evidente. Tutto il titolo sembra in effetti un connubio tra accessibilità e avventura, semplificando alcuni elementi ed aggiungendone ulteriori spettacolari e di grande impatto.

Sembra quasi troppo bello per essere vero ed in attesa della sicura magagna (no, via, si scherza), ci possiamo lasciar andare ad un cauto ottimismo tendente ad una pura e semplice gioia. Il 15 novembre, la data d’uscita ufficiale, non è poi così lontano, ma a rivedere il video è lontanissimo, un futuro remoto in cui correremo con i lupi e cattureremo il drago misterioso nel lago. Così poi magari i turisti smetteranno di venirlo a fotografare.

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.

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