The Legend of Zelda Breath of the Wild 2: Analisi e teorie sul trailer d’annuncio

The Legend of Zelda Breath of the Wild 2 Nintendo E3 2019 Nintendo Direct

The Legend of Zelda Breath of the Wild 2 | Ieri siamo tutti esplosi all’annuncio inaspettato di The Legend of Zelda Breath of the Wild 2, ora in sviluppo per Nintendo Switch. La grande N ha distribuito un breve teaser trailer dal quale potremmo tirar fuori ipotesi senza sosta su migliaia di teorie diverse. Il materiale, infatti, è bello denso e corposo, pur considerando la durata del video; questo perché Nintendo, come suo solito, è riuscita a ricreare quell’alone di mistero che ammalia ed intriga ognuno di noi con classe, spingendoci ad azzardare tutto quello che potrebbe essere (e anche non essere) del futuro di Link. Proprio per questo motivo siamo qui oggi, per analizzare in breve il first look trailer pubblicato ieri, teorizzare qualcosa in merito e azzardare quali possano essere le novità di questo nuovo capitolo. Il bello di The Legend of Zelda, insomma. Breath of the Wild è stato indubbiamente il Game of the Year del 2017, un titolo che ha dato una svolta agli open world presenti e futuri, ma al contempo va visto anche come una solida base sulla quale poter costruire qualsiasi cosa, nonché approfondire ed enfatizzare maggiormente la realizzazione dei videogiochi. Nintendo era alla sua prima prova del nove con gli open world e per tal motivo non ha rischiato troppo, pur avendo stravolto la sua trentennale serie con uno sguardo al passato e alle origini del primo, leggendario capitolo. In fondo, nonostante l’eccellente ricchezza di contenuti e l’altissima qualità, il gioco va pure visto come una sorta di esperimento ancora allo stato embrionale, e sembra proprio che così è stato (o meglio, sarà).

The Legend of Zelda Breath of the Wild 2: cosa abbiamo visto?

Che dire a tal riguardo? Un breve trailer, ricco ma intenso. Semplicemente perfetto, intrigante e sprizzante di maggior maturità, temi più intriganti e soprattutto dark. Il tutto inizia con degli indizi visivi che fanno subito pensare a The Legend of Zelda, e credo che in molti l’abbiano pensato nei primi secondi per poi esclamare “no, dai… è impossibile!”, venendo smentiti all’istante. L’impatto è sbalorditivo, sia perché sappiamo quanto valga Breath of the Wild  – e quindi in automatico il cervello comincia a formulare tutte le meraviglie possibili e inimmaginabili del nuovo episodio – ma anche perché il teaser trailer lascia deliziati e al contempo con una serie di interrogativi (apparentemente) irrisolvibili. In ogni caso, chi ha giocato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild sa che questo seguito non sia assolutamente campato in aria. Il finale ha sempre messo tutto in discussione e l’ipotesi del seguito sarà balenato un po’ a tutti ai titoli di coda del capolavoro firmato Nintendo.

Ovviamente, senza svelarvi troppo, Zelda e Link alla fine del gioco decidono di recarsi al colosso di Vah Ruta, poiché la gentil donzella vuole capire perché si sia fermato e ricontrollare l’acqua del bacino. Come se non bastasse, c’è il padre di Mipha che vuole incontrarli. Dopodiché Zelda afferma che anche lei voglia contribuire alla ricostruzione di Hyrule e il tutto si chiude così, con i due eroi pronti a raggiungere il villaggio degli Zora, con il tema classico della saga in una nuova, epica riproposizione. Cala così il sipario su Breath of the Wild e un pochino tutti abbiamo pensato “no, non può finire così”, ma chi sperava ne La Ballata dei Campioni è rimasto sostanzialmente “deluso”, poiché non ha avuto il prosieguo desiderato e infatti è giusto ipotizzare che questo sequel diretto riprenda proprio da dove si è interrotto il prequel.

Tuttavia, ciò che abbiamo visto nel nuovo trailer è davvero una sorta di introduzione oppure si tratta di qualche fase leggermente più avanzata del gioco? Tutti avrete notato che la bellissima Zelda nel nuovo episodio avrà i capelli corti, ma è una semplice questione di look o c’è un motivo dietro questa scelta? Conoscendo Nintendo, sicuramente non si tratterà di sola estetica ma ci sarà un vero e proprio motivo alla base. Potrebbe infatti essere che il seguito di Breath of the Wild riprenda appunto da dove si era interrotto, mostrandoci poi cosa possa spingere Zelda a tagliarsi i capelli, finché il tutto non si collocherà alla terribile sequenza vista nel trailer.

Potremmo star qui a disquisire per ore su quel poco che abbiamo visto e che si è potuto intravedere. Il trailer inizia con un’inquadratura su una misteriosa energia color verde che non assomiglia per niente a quella blu dell’avanzata tecnologia di Sheikah. La visuale pian piano si ingrandisce e si può vedere come questa essenza verdastra formi una specie di ciclone. Dopodiché viene inquadrata una torcia che con l’illuminazione scaturita dal rosso fuoco ci permette di scorgere alcuni geroglifici che ricordano quelli narranti la storia della Calamità Ganon all’interno di Breath of the Wild. Capiamo quindi di essere in una rovina indistinta, ma non sappiamo se del leggendario castello di Hyrule.

A un certo punto si intravede quella che potrebbe sembrare l’origine di quella strana energia verde, almeno a prima vista! Osservata più da vicino, infatti, parrebbe addirittura formare un vero e proprio linguaggio (non riusciamo ad azzardare se sia proprio l’alfabeto Hylia, Gerudo o qualche altra lingua). Tuttavia, è più facile scartare l’idea riguardante le origini di questa strana essenza, poiché a ben vedere sembrerebbe più probabile che sia lì per purificare o bloccare un qualcosa, in quanto alla base troviamo una materia oscura che, considerando il grosso contrasto, sembra quasi impossibile da associare alla vivace energia verde. Potete osservare meglio il contrasto nell’immagine sottostante.

Due elementi contrastanti.

Il sottofondo musicale crea un’inquietudine, tetra e misteriosa, con i suoi leggeri cori molto simili nelle sonorità alla voce di Faih di Skyward Sword. Vediamo quindi Zelda e Link in sella a degli animali un po’ caratteristici: dove saranno mai capitati i nostri eroi? Nei sotterranei reconditi del castello di Hyrule? Oppure, in un posto completamente nuovo? Purtroppo è difficile ipotizzarlo con certezza, ma quanto visto lascerebbe presagire a un ritorno dei dungeon classici tanto cari ai fan di Zelda. I tratti cupi e quasi horrorifici del trailer vengono enfatizzati sempre di più durante la visione, ricordando in maniera chiara ed evidente i toni di Majora’s Mask.

L’essenza oscura sembra avvolgere un topo, ma finalmente riusciamo a capire da dove derivino le due differenti sostanze energetiche: quella oscura sembrerebbe proprio derivante dal cadavere mummificato di colui che non ci ricorda altri che Ganondorf, il celebre antagonista della serie; forma umana del male assoluto, Ganon, e reincarnazione di Demise in Skyward Sword (chi ha giocato ricorderà la battaglia finale e le parole di Demise). L’essenza verde invece, pare provenga da una sorta di mano fantasma che vediamo per la prima volta nella serie.

E poi, incredibile, una sequenza velocissima del trailer mostra Link avere questa misteriosa mano (fantasma o ciò che sia) al posto della sua (come da immagine seguente)? Non riusciamo a capire se la perda in stile Metal Gear Solid V: The Phantom Pain o se semplicemente venga assorbita dalla “nuova”. In ogni caso, se il nostro protagonista si impossessa di quest’organo prensile è difficile pensare che possa risultare qualcosa di negativo ai fini narrativi. Ma a chi o cosa apparteneva questo braccio? Beh, resteremo con il dubbio sino a quando non avremo modo di mettere le nostre manacce sul seguito di Breath of the Wild.

Breath of the Wild sequel - nuovo potere di Link?

Un nuovo potere?

A seguito di quella che sembrerebbe una caduta nel vuoto, confermata dalla sequenza successiva, dove vediamo sprofondare il suolo sotto i piedi di Zelda al minuto 0:45 (ma dura un millesimo di secondo e lo si può scorgere quasi solo riproducendo il video a velocità x 0.25), Link afferra la dolce fanciulla e poi la mano fantasma fa altrettanto con Link, come mostrano i due primi piani sulle prese. Questo confermerebbe ancor di più la bontà di questa mano misteriosa, poiché da quanto si è visto ha salvato i nostri eroi.

Arriviamo poi al momento clou del trailer, nonché quello più inquietante: gli occhi del cadavere mummificato sprigionano una luce rossa accecante; di un rosso cupo e tenebroso, a indicare che l’essenza vitale sia tornata in quell’involucro ormai vuoto, dandoci ancor di più la conferma che sia Ganondorf. L’eterno rivale di Link e Zelda detiene il potere della Triforza della Forza ed è quindi vicino all’immortalità. In Ocarina of Time viene infatti rinchiuso nel sacro reame, dove poi vengono generate le due linee temporali in cui Link torna indietro nel tempo: una da bambino (Majora’s Mask, Four Swords Adventures e Twilight Princess) e l’altra in cui il protagonista effettivamente non c’è, poiché gli eventi nel futuro continuano anche senza di lui (la linea temporale di Link AdultoThe Wind Waker, Phantom Hourglass e Spirit Tracks). Sebbene sia in The Wind Waker che in Twilight Princess le due rispettive reincarnazioni di Link pare abbiano sconfitto definitivamente Ganondorf, non abbiamo mai avuto la certezza assoluta che costui sia morto per davvero. A differenza di Link, Ganondorf è sempre lo stesso Gerudo conosciuto in Ocarina of Time; questo perché – venendo rinchiuso nel sacro reame da Link e Zelda nell’epica battaglia finale di Ocarina of Time – per lui il tempo non è mai trascorso (è una dimensione diversa).

Inoltre, se la Triforza della Forza gli donasse effettivamente l’immortalità, nessuno potrebbe mai sconfiggerlo definitivamente. Anche privandogli la vita come appare in questo seguito di Breath of the Wild, la condizione non sarebbe mai eterna: la Triforza della Forza gli ridarà sempre il suo immenso potere.

Dai, non può essere che Ganondorf!

Infine, succede l’impossibile: addirittura il castello di Hyrule spicca il volo verso il cielo, in uno dei momenti più epici che si siano mai visti nella saga (certo, anche Skyward Sword ci ha abituati a qualcosa di simile, seppur al contrario). Cosa ha potuto rendere possibile una cosa del genere? Chi c’è dietro a tutto questo? La Dea Hylia? Ricordiamo infatti che in Skyward Sword proprio costei, che poi si reincarnerà nella Zelda di questo capitolo, a seguito della catastrofe sulla terraferma decide di ergere il suo regno in alto nei cieli, dando vita a Skyloft e al regno delle nuvole. Ancora increduli da quanto visto, appare l’essenza della mano fantasma che si dissolve via via fuori dallo schermo, verso destra, e appare la scritta che tutti volevamo leggere: “il seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild è ora in sviluppo”. Così si chiude il Direct, cala il sipario di uno spettacolo travolgente, sia per l’incredibilità della conferenza E3 2019 di Nintendo, sia per l’epicità mastodontica intravista in questo minuto dedicato al seguito di Breath of the Wild.

Tirando le somme

Abbiamo analizzato il trailer, ora non ci resta che tirare le somme su quanto visto! In primis è quasi indubbio che quanto sapientemente orchestrato nello splendido video sia ambientato subito dopo gli eventi di Breath of the Wild, in seguito all’incarico dei due eroi di raggiungere il villaggio degli Zora e ciò che comporterà il taglio di capelli della dolce Zelda. Quello che possiamo ipotizzare in questo momento è che la Calamità Ganon sia stata generata dalla morte momentanea di Ganondorf (ma siamo ignari se appartenga a Twilight Princess, The Wind Waker o a una battaglia mai ancora narrata). Il cadavere, ormai mummificato e senza vita, non era che un guscio vuoto ed essendo Ganondorf immortale, o meglio l’entità Ganon, ecco spiegato perché in Breath of the Wild non vi fosse la sua forma umana. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

Supponendo che la mano fantasma avesse l’incarico di privare di energia l’involucro umano di Ganon, quest’ultimo è tornato in vita e lo si vede chiaramente durante il trailer. Probabile che a un certo punto non sia riuscita più a contenere la potenza illimitata del corpo di Ganondorf e, liberatosi dalla presa che lo teneva, sia tornato in vita. Non sappiamo se tornando nel mondo dei vivi il corpo di Ganondorf resti in quella forma mummificata o se esso si rigenererà nelle fattezze che tutti conosciamo.

È difficile stabilire qualcosa di concreto, anche perché Nintendo è sempre stata imprevedibile e non ha mai lasciato nulla al caso. Intanto potrebbe essere più semplice stabilire una linea temporale per i due Breath of the Wild, visto che sino a ora era rimasta un po’ indefinita anche dalla stessa Nintendo. Essendoci Ganondorf, o meglio il cadavere dello spietato antagonista, potremmo trovarci svariati anni dopo The Wind Waker o Twilight Princess, poiché sono gli unici capitoli dove si vede Ganondorf morire (almeno apparentemente).

Quindi, se il cadavere si ricollegasse a una delle due battaglie finali in questione, abbiamo dove collocare la serie di Breath of the Wild, però non possiamo ancora sostenerlo con certezza e inoltre qualche riferimento a Skyward Sword potrebbe non mancare affatto. Se ricordate, Zelda in Breath of the Wild quando parla con l’albero Deku afferma di aver sentito la Master Sword, e l’unico modo per sentirla è l’apparizione di Faih, lo spirito della spada che ha guidato colui che l’ha forgiata (ovvero il capostipite dei Link), visto proprio nel capitolo per Wii. Quel che è certo è che Nintendo con questo capitolo può porre un accento maggiore sulla narrazione, approfondendo quanto non ha potuto fare nel primo capitolo. Solo da questo minuto di trailer abbiamo intravisto le potenzialità e la carne a fuoco e, considerando pure le tinte più cupe e dark à la Majora’s Mask, siamo sicuri che da quest’ultimo erediterà anche un racconto di gran lunga più potente e poderoso.

Castello in volo

La casa di Kyoto ha tutte le carte in regola per proporre un’esperienza più completa e profonda, espandendo la formula del “modello” di Breath of the Wild, enfatizzando la narrativa e arricchendo il gameplay di quel potenziale che – tutti abbiamo notato – non era stato ancora del tutto espresso. Dove sarà ambientato questo Zelda? Qualcosa lascia presagire, stando al castello che si solleva nel cielo, non solo ad Hyrule. Probabilmente parte dell’ambientazione del primo capitolo verrà mantenuta (seppur con dovuti accorgimenti e differenze sostanziali), dopodiché è molto probabile che ritroveremo regioni totalmente nuove e forse una zona nel cielo, proprio come in Skyward Sword. Chi lo sa… potremmo addirittura ritrovare un mondo più oscuro, in quanto non sappiamo cosa possa realmente comportale il ritorno del male sul regno di Hyrule. E il titolo? Sarà davvero The Legend of Zelda Breath of the Wild 2? Secondo noi, no. Ne avrà sicuramente un altro, legato probabilmente a quella mano fantasma (o spiritica) che sembrerebbe essere il nuovo elemento di punta della produzione, e non osiamo immaginare le infinite possibilità di gameplay consentite da essa. Inoltre, questa volta potremo andare anche nelle profondità marine, proprio come la maggior parte dei capitoli 2D e 3D? Se il gameplay verrà espanso come pensiamo, molto probabilmente sì. Soprattutto, che ruolo avrà Zelda? Questa volta ci aiuterà in prima persona durante l’avventura? Ci saranno sezioni di gioco o dungeon da superare insieme a lei con enigmi basati sulla cooperazione in stile The Wind Waker con però le possibilità ludiche e la fisica di Breath of the Wild? Magari! Tutto è possibile. L’hype è alle stelle e non vediamo l’ora di saperne di più su questo nuovo Zelda. Tutti siamo cresciuti un po’ con mamma Nintendo e l’annuncio di un capitolo inedito di questa serie straordinaria fa sempre scalpore, ricreando un mix di emozioni stupefacenti. Perché Nintendo è pur sempre Nintendo, e sa bene come farci sognare.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, Ismaele scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!