Deathloop: analisi e teorie sulla nuova proprietà intellettuale di Bethesda

Deathloop | Durante la conferenza Bethesda, salvo un ritmo un bel po’ altalenante e alcuni annunci di scarso livello, ci son stati diversi momenti di prelibato spessore, a partire dall’intrigante trailer della nuova IP di Shinji Mikami, GhostWire, all’esuberante e adrenalinico video gameplay di DOOM Eternal sino al titolo di cui andiamo a parlare oggi: Deathloop, di Arkane Studios. Lo studio di sviluppo francese, autori di Dishonored, Prey e Bioshock 2 (co-sviluppato insieme ad altri team) è salito sul palco dello showcase Bethesda per mostrare al mondo questa loro nuova IP. Il trailer, come potrete vedere a fine articolo, è completamente in CGI, per cui ciò che seguirà non saranno altro che semplici supposizioni ed ipotesi basate chiaramente su quanto visto in video e quale direzione possa prendere il prodotto, considerando la tipologia di giochi targati Arkane. Quello che sappiamo con certezza è che si tratterà di un titolo in prima persona, proprio come Dishonored e Prey.

Deathloop - Colt

Cosa sappiamo di Deathloop? Die, die again!

Purtroppo, in questo momento, non sappiamo molto su Deathloop, però si tratta di quel tanto che basta per provare a tirare un po’ le somme ed azzardare ipotesi sul gioco. Ambientato sull’isola senza legge di Blackreef, in Deathloop si danno la caccia due spietati assassini a cui la morte non sembra fare nessuna paura. Similmente alla teoria filosofica dell’eterno ritorno di Friedrich Nietzsche, Colt e Jules, i due protagonisti e assassini dell’opera, sembrerebbero immuni alla morte. Quindi, pur dandosi la caccia e sconfiggendosi a vicenda, almeno da quanto traspare dal trailer, riescono sempre a ritornare in vita. Lo scopo del titolo potrebbe essere quindi quello di porre fine alla lotta eterna tra i due personaggi, trovando ovviamente un modo per raggiungere questo obiettivo. L’ambientazione è un’isola ghiacciata e la mancanza di regole ci riporta un po’ alla mente, almeno a livello concettuale, Rapture, la città sottomarina immaginaria del primo Bioshock (che, ricordiamo, non è stato sviluppato da Arkane, bensì da Irrational Games). Chiaro, non sappiamo ancora nulla di Blackreef, ma vedendo alcuni scorci del trailer, il caos e l’assenza delle regole non fanno che confermare in parte quel concetto. Bisogna quindi vedere quale sia il background della città, siccome possono esserci delle similitudini, ma è difficile toccare la profondità vista in Bioshock. Rapture ha una storia alle spalle: racconta la caduta di un luogo che nell’ideologia doveva essere sinonimo di libertà assoluta – la salvezza dell’umanità – cadendo infine vittima del suo stesso immaginario utopistico. Quello che quindi possiamo augurarci è che Blackreef sia un’ambientazione che possa offrire un profilo di un certo rilievo, dalla profonda psicologia, senza che il caos sia campato in aria e sprovvisto di una logicità. Lato artistico, invece, basandoci sempre sulla CGI, sembra veramente molto suggestiva e ispirata. Attendiamo però di vederla in-game per tirare le somme.

Deathloop - Jules

Chiusa la (lunga) parentesi sulla location, andiamo avanti e vediamo nel dettaglio i protagonisti, Colt e Jules. Il primo vuole spezzare il ciclo eterno (quindi la non morte?) mentre l’altro intende mantenerlo. La rivalità tra i due personaggi nasce quindi dai loro contrasti, ma non sappiamo cosa li spinga a voler ottenere questi scopi opposti. Lo scopriremo sicuramente a tempo debito, quando verranno rilasciate nuove informazioni su Deathloop. Guardiamo invece più da vicino Colt e Jules. Il primo è un uomo alto, robusto, probabilmente il suo set è quello delle armi pesanti come fucili a pompa, la stessa colt che gli dà il nome, fucili d’assalto e quant’altro, mentre Jules è una donna snella, volta più all’agilità e alle armi leggere, tipo mitragliette, pistole e la possibilità di equipaggiarne doppie per una velocità di fuoco maggiore. Rapidità contro potenza; una bella sfida. Bisogna solo capire se il videogiocatore avrà modo di scegliere il personaggio preferito (e lo diamo quasi per scontato, visto il concept di Deathloop) e come verrà gestita la morte ludicamente. Perché un conto è il lato concettuale dell’idea, l’altro la sua realizzazione.

Stando alle pochissime informazioni rilasciate da Bethesda, in Deathloop esploreremo ambienti meravigliosi e meticolosamente progettati, dove ogni situazione può essere gestita a piacimento. Questo ci lascia presagire un level design non lineare, nonché più curato ed esteso che potrebbe permettere una marea di approcci differenti ed una libertà d’azione di un certo peso. Arkane Studios nei suoi giochi in prima persona ha sempre realizzato mondi ampi e una progressione non lineare nel quale si può agire anche in stealth, come nel caso di Dishonored. Guardando il concept alla base di Deathloop è possibile creare un’esperienza di gioco innovativa o quantomeno originale che potrebbe miscelare il meglio di Prey e Dishonored con un gunplay più marcato ed un dinamismo maggiore, ricreando un contesto ludico interessante in cui bisogna capire come la rivalità tra i due personaggi verrà enfatizzata e quali possano essere gli obiettivi oltre che le sparatorie tra Colt e Jules. Ci auguriamo che Arkane sappia confezionare un prodotto che possa far esplodere un potenziale che sulla carta sembra esaltante. Chissà se potremo gestire degli eserciti e soldati da “arruolare” nelle proprie fila per avere la meglio sul rivale. L’isola è infatti abitata ed è nel caos più totale, quindi oltre all’avversario primario potremmo ritrovare ulteriori nemici ad ostacolare il nostro obiettivo. Infine, si parla del ciclo eterno che sembra essere il cuore dell’opera: Colt vuole distruggerlo e Jules mantenerlo, ma come verrà rappresentato ludicamente? Sarà incentrato in un luogo specifico da raggiungere nel caso si impersoni il protagonista che vuole distruggerlo e difenderlo se viceversa? Difficile poterlo stabilire, per il momento.

https://youtu.be/c8U-P-P4NPI

La carne al fuoco sul progetto Deathloop è tanta e pur non avendo visto nemmeno uno straccio di gameplay, il titolo lascia trasparire molte potenzialità ed è inevitabile il nostro interesse in merito. Il trailer era in CGI, però il concept è stato comunque ben comunicato e può essere carpito con molta semplicità. Non si tratta infatti di un trailer confusionario; al contrario riesce ad enfatizzare le basi del titolo e la rivalità tra Colt e Jules. Nella speranza che ci sia una cura nel background di Blackreef, nel level design e nella varietà degli approcci, confidiamo molto in questa nuova IP che potrebbe regalare una solida esperienza di gioco, condita da un gunplay più esasperante e adrenalinico (almeno questo traspare dal trailer) e dall’enfatizzazione della rivalità dei due assassini. Insomma, ben vengano opere di questo tipo che diano una ventata di freschezza a questo tipo di produzioni. L’importante è che Arkane Studios sappia giocare bene le sue carte e dare personalità alla sua creatura. Confidiamo in Deathloop e siamo ansiosi di vedere cosa sarà in grado di portare nel panorama videoludico.

Appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni, Ismaele scrive per il settore dal 2010 e da allora non si è più fermato. Nutre amore profondo per Nintendo ed i suoi brand, in particolare per quello di The Legend of Zelda. Col tempo, però, ha conosciuto e scoperto tante nuove produzioni, sia odierne che del passato, affinando i suoi gusti e la sua cultura videoludica. Nel tempo perso, ambisce a diventare un game designer ed un compositore-musicista, ma restano sogni chiusi nel cassetto... almeno per ora!