Nellāimmenso marasma che ĆØ lo showfloor dellāE3 2019, Nintendo si ĆØ particolarmente distinta fra tutte le compagnie per aver portato una vagonata di titoli giocabili nella considerevole porzione che si ĆØ ritagliata allāinterno della west hall del Convention Center di Los Angeles. Mai come questāanno la sua lineup ĆØ di una potenza sconvolgente, e fra i cavalli di battaglia dei prossimi mesi ci sarĆ anche Luigiās Mansion 3, ritorno in pompa magna su Switch di una serie sottovalutatissima dal pubblico e forse anche da Nintendo stessa, che nellāarco di quindici anni ne ha ha prodotto solamente due capitoli, spostando il secondo su 3DS. Al suo terzo ritorno sulle scene, dunque, la serie ha un obiettivo importante: far conoscere Luigiās Mansion anche a molti giocatori che magari non hanno mai avuto occasione di approcciarvisi, senza però rinnegare la sua fortissima identitĆ .
Luigi’s Mansion 3 vi fa fare un giro su un ottovolante da incubo
La demo che Nintendo ha portato in fiera ci ha permesso di dare unāocchiata alle principali novitĆ che Luigiās Mansion 3 proporrĆ a livello di gameplay, ampliando le possibilitĆ offerte dai predecessori. La premessa, piuttosto semplice, ĆØ sempre la solita: insieme al fratello Mario e ai suoi amici, Luigi viene invitato in un misterioso e grottesco castello a tinte horror, l’Hotel Miramostri, nel quale il suo scopo principale ĆØ quello di ricongiungersi con i compagni e salvare la squadra dopo aver superato sfide di ogni tipo, in un connubio particolarissimo di fasi esplorative e di azione e avventura, una formula che soltanto i titoli di questa mai troppo apprezzata serie possono vantare. I maggiori cambiamenti a livello meccanico del terzo capitolo si concentrano sul Poltergust G-00, lāarma iconica del dinoccolato fratello di Mario, che ora gli permette di sbatacchiare qua e lĆ i fantasmini dopo averli immobilizzati con la torcia e quindi catturati: questa mossa, denominata Slam, ĆØ molto utile soprattutto contro i gruppi di due o tre nemici, dal momento che consente di usarne uno come vera e propria arma da scagliare contro gli altri, in una sorta di effetto a catena con danni ad area. La seconda novitĆ ĆØ rappresentata dal āsuction shotā, o ācolpo risucchioā, come dovrebbe essere tradotto, che sostanzialmente consiste nellāattaccare uno sturalavandini con una corda a diverse superfici, per poi tirarle via e distruggerle, il che permette di scoprire passaggi segreti verso nuove zone o, banalmente, di aprire porte. Questāattacco può anche essere usato in maniera offensiva contro i nemici provvisti di scudo, in modo da rompere le loro difese e poterli quindi attaccare.
C’ĆØ poi il Burst, che permette di scaricare a terra l’energia dell’arma di Luigi in modo da fargli eseguire un piccolo salto, tattica perfetta per scagliare via qualche nemico avvicinatosi troppo o per schivare piccole trappole.Ā La novitĆ più interessante ĆØ però Gooigi, una sorta di “doppio” dell’idraulico in salopette fatto interamente di gelatina ed evocabile a comando. La presenza di Gooigi nel gioco ĆØ di vitale importanza, dal momento che il nostro amico verde può cavarsela senza problemi in situazioni che Luigi non potrebbe superare, come lo sgusciare fra un paio di sbarre o camminare su spunzoni di metallo, ma al contempo ha ovvie debolezze legate alla sua natura: ĆØ ad esempio debole all’acqua e può essere risucchiato nei sifoni. Il curioso blob con le fattezze del nostro eroe, poi, può aiutarci a compiere determinate azioni, come spostare in coppia oggetti troppo pesanti con una sola ventosa per poter passare oltre, o in alternativa risolvere enigmi combinati, attivando leve e ascensori, e cosƬ via. In Luigi’s Mansion 3 non manca nemmeno la cooperativa locale: Gooigi, infatti, può essere controllato da un altro giocatore passandogli il secondo joy-con, il che permette di averlo sempre a disposizione e pronto ad aiutarci. Da menzionare, poi, la presenza della Torre del Caos, un vero e proprio parco giochi cooperativo in cui divertirsi con altri sette giocatori online, superando sfide basate sul tempo o sui segreti da collezionare.
Un parco giochi di divertimento
Conclusa la meticolosa analisi delle novitĆ a livello prettamente giocoso, che ci ha tenuti impegnati una decina di minuti buoni, ci siamo avventurati nel castello con Luigi, alla scoperta di una demo che ci permetteva di esplorarne una piccola porzione e arrivare a battere un boss, una sorta di cavaliere infuocato, riproposizione aggiornata di una vecchia conoscenza dei predecessori. Se si esclude la boss fight, nel complesso soddisfacente e suddivisa in più fasi, non abbiamo avuto particolari problemi a padroneggiare il sistema di gioco, e nessun nemico ci ha creato reali grattacapi. A livello basilare, in effetti, Luigi’s Mansion 3 ĆØ abbastanza semplice: a renderlo davvero speciale ĆØ la varietĆ di situazioni in cui Luigi si viene a trovare, in un mix unico fra azione ed esplorazione, con vibrazioni ed influssi provenienti da diversi generi. Da manuale di game design, insomma. Stanza dopo stanza, ci siamo divertiti a prendere confidenza con il sistema di gioco e con il Poltergust, arma davvero prodigiosa e che, se usata nel modo corretto, permette di fare dei nemici sostanzialmente quel che si desidera. Abbiamo poi tenuto gli occhi aperti anche per i segreti disseminati in giro, che non sono mancati: a volte, infatti, nel gioco ĆØ possibile aprire porte per accedere a stanze nascoste o trovare oggetti normalmente invisibili, in un vero e proprio tripudio orgiastico di contenuti per gli amanti dei collezionabili e delle sfide. Giunti al boss, infine, lo scontro ĆØ stato tutto sommato piacevole, sebbene forse un po’ troppo semplice e richiedente solamente un minimo di tempismo: nella prima fase, tutto quel che bisognava fare era accecarlo con la torcia durante una carica con la lancia, per poi acciuffarlo e riempirlo di botte; nella seconda, invece, bastava attendere che si fermasse, attaccargli la ventosa della nostra arma addosso e fare lo stesso. Nonostante elementi come i boss strutturati nelle solite fasi (da sempre canoniche per i videogiochi Nintendo) suggeriscano una apparente semplicitĆ , però, Luigi’s Mansion 3 potrebbe seriamente avere tutte le carte in regola per tornare fra i videogiochi più amati mai prodotti dalla casa di Kyoto: le nuove meccaniche, infatti, si amalgamano perfettamente con le vecchie (il risucchio, il soffio, la torcia, quest’ultima utile per svelare e accecare i nemici invisibili), riuscendo in un vero e proprio miracolo: dare vita a una varietĆ di situazioni invidiabile in un titolo in due dimensioni e mezzo che, di base, non ĆØ un platform.
Con Luigi’s Mansion 3, Nintendo potrebbe aver fatto di nuovo centro, regalando agli appassionati della serie (e non solo) un’avventura fresca, coinvolgente e varia. Malgrado il numero di meccaniche a disposizione del Poltergust e di Luigi sia aumentato, con esse non ĆØ aumentata la macchinositĆ del sistema generale, che anzi, ci ĆØ parso persino più snello: ogni azione, anche la più insignificante, trova il suo posto e ha una sua coerenza all’interno del gioco, che recupera la stessa struttura dei predecessori ed aggiunge nuovi elementi volti a renderla ancor più rifinita. Mano ai calendari, dunque: la “fine del 2019” indicata da Nintendo (che a questo punto dovrebbe essere novembre o dicembre) non ĆØ mai stata cosƬ lontana.