Se gli appassionati di strategici in tempo reale si sentivano un po’ abbandonati dalla produzione prevalentemente dedicata a titoli di genere diverso, con Iron Harvest potranno trovare un nuovo titolo a cui dedicarsi. Abbiamo provato durante l’E3 il nuovo strategico di King Art Games, che sarà pubblicato da Deep Silver. In effetti, come lo studio di sviluppo comunica, con Iron Harvest vogliono accontentare tutti i fan degli RTS e, nel realizzare il loro titolo, sono in costante contatto con una community di
appassionati di più di 15.000 utenti a cui hanno chiesto pareri. C’è anche da sottolineare che lo scorso anno hanno avviato una campagna Kickstarter che ha raggiunto 1,5 milioni di dollari, rappresentando la cifra più alta del 2018 raggiunta per un videogioco.
Iron Harvest si preannuncia un RTS profondo e interessante
Basato sugli artwork di Jakub Różalski, artista polacco che combina uno stile di pittura classico con mech steampunk, l’ambiente di gioco risulta molto coinvolgente e gioca un ruolo molto importante nell’immedesimazione. La storia è ambientata in un 1920 alternativo, in cui, dopo la Grande Guerra, l’Europa si sta pian piano risollevando dalle grandi battaglie mentre forze misteriose si stanno organizzando per destabilizzare interi paesi mettendo di nuovo a rischio la pace. Una delle caratteristiche che più appassionano e coinvolgono in questo RTS è l’attento dettaglio nella costruzione dei singoli personaggi e della storia. I giocatori, nelle loro campagne, avranno a disposizione varie unità e personaggi, divisi in tre fazioni, ognuna con una singola campagna di gioco che può essere giocata: la Polania, una repubblica con un’economia prettamente agricola che cerca di mantenere il suo status e il suo territorio difendendosi dalla Sassonia a ovest e dai Rusviet a Est; l’Impero della Sassonia, uno dei paesi più influenti in Europa, con un’industria potente, città avanzate e moderne imprese, nonché una forte tradizione militare, e infine la nazione di Rusviet, il cui esercito è immenso e potente ed ha infatti a disposizione un mech invincibile contro le armature pesanti e i combattimenti ravvicinati.
Per lo studio di sviluppo è stata la prima partecipazione all’E3 e, per l’occasione, hanno portato un contenuto nuovo: abbiamo giocato per la prima volta con le voci in inglese che, ci raccontano, son state registrate, per ogni fazione, nel loro paese (e quindi accento) di origine, creando un effetto unico. Indubbiamente da questo possiamo notare ancora di più che l’attenzione per i personaggi e i dettagli della storia sono importanti, e un altro elemento interessante che ce lo conferma è l’inserimento di un fatto storico accaduto realmente. Parliamo del celebre orso bruno che ha combattuto la Prima guerra mondiale. Wojtek, rimasto orfano, è stato trovato e adottato da una bambina che poi lo ha portato ai soldati polacchi che lo hanno “arruolato” nel loro corpo. L’orso aveva come compito quello di trasportare le casse di rifornimento dell’artiglieria.
Parlando di personaggi, i principali sono rappresentati da tre eroi per ogni fazione, ognuno dotato di proprie abilità che andranno ad influire sulle opzioni tattiche presenti all’interno del gioco. La risorsa più numerosa nelle armate è invece rappresentata dalla fanteria e dagli specialisti, essendo economiche, abbastanza veloci ma estremamente versatili. Possono salire di livello e la fanteria è l’unico tipo di unità in grado di conquistare gli edifici con risorse e i bunker. Essendo unità non armate, è necessario tatticamente tenerli al riparo in trincea o dietro le mura quando possibile. Ma la risorsa che rende davvero unico nel suo genere questo titolo è rappresentata sicuramente dai mech. Ce ne sono a disposizione 30 diversi per forma e dimensioni, dalle macchine da guerra giganti e ultra-pesanti a tipi più leggeri e veloci, consentendo al giocatore la possibilità di effettuare strategie estremamente diverse. Infine, per quanto riguarda le armi, abbiamo a disposizione sistemi potenti ma lenti, come i cannoni anti-mech e i mortai. È necessaria un’intera squadra di fanteria per operare e custodire queste macchine. Inoltre, tutte le armi hanno ovviamente un raggio d’azione specifico, quindi è importante mantenere il giusto posizionamento in battaglia per andare a bersaglio.
Attualmente, i giocatori hanno accesso alla build e i feedback sono ottimi, e una volta al mese, è possibile giocare online in multiplayer, che può essere 1vs1 o 1vs2 ma, ci dice Julian Strzoda, il producer che abbiamo incontrato a Los Angeles durante la presentazione, stanno anche lavorando ad altre possibilità. Quanto alla data di uscita per ora non è stato comunicato un giorno preciso ma, probabilmente, verrà fatto un annuncio più preciso in merito la prossima Gamescom.