Josef Fares, è un tipo eccentrico, ma è anche il director di A Way Out ed è a capo degli Hazelight Studios. A Way Out è stato un titolo interessante, unico nel suo modo di gestire l’aspetto cooperativo. Fares ha recentemente parlato del suo prossimo titolo, alla sua maniera, e di come non abbia ancora finito con la sperimentazione multiplayer.
Josef Fares: il nostro prossimo gioco sarà incentrato sul multiplayer
Fares, in un’intervista con VG 24/7, ha rivelato che:
“Quello che posso dire è che il nostro prossimo titolo non è A Way Out 2, ma se guardi i nostri precedenti lavori e il prossimo, noterai subito che è lo stesso studio ad aver fatto il gioco. Ma sarà qualcosa di completamente, totalmente diverso”.
“Credo che ci sia molto potenziale nel raccontare grandi storie per più di una persona. Quando guardi un film insieme a qualcuno sperimenti la storia con lui. Credo che i giochi che abbiano una storia da giocare in co-op siano sottovalutati, c’è un sacco di potenziale che mi piacerebbe esplorare.”
“Il nostro prossimo gioco avrà delle meccaniche folli. In ogni momento ti chiederai: che ca**o succede? Cosa cosa cosa? Sarà così. Sarai f*****o ogni 30 minuti. Non è un gioco a sfondo sessuale, ma sarai f*****o, fidati. ”
Queste sono state le sue testuali parole che dimostrano la sua eccentricità, d’altronde è diventato famoso, oltre che per i suoi giochi, per il f**k the Oscars durante il The Game Awards del 2017.
A Way Out, che è ora disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC, presto arriverà su EA Access.
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