Ieri siamo stati invitati alla sede di Nintendo per un’anteprima del gioco Fire Emblem Three Houses, la cui imminente uscita è fissata per il 26 di questo mese. Non sono state mostrate novità assolute, ma un “remind” di ciò che c’è di nuovo in questo capitolo, andando ad approfondirle e a spiegarle ancora più nel dettaglio. Andiamo a vedere cosa abbiamo potuto osservare!
Fire Emblem Three Houses: tre regni, un porfessore
Il protagonista della storia è un mercenario senza memoria che, nei primi momenti di gioco, viene scelto come professore di un’accademia molto speciale. Stiamo parlando dell’Accademia Ufficiali, la cui sede si trova nel monastero di Garreg Mach. Qui, dai tre regni del nuovo continente di Fodlan, giungono e studiano i futuri leader e sovrani, insieme ai loro sottoposti. Le materie sono ovviamente legate all’arte della guerra e del comando, e starà al protagonista preparare i suoi studenti alle molteplici battaglie a cui andranno incontro. Ho detto “suoi” studenti poiché, nei primi momenti di gioco, sarà chiesto di scegliere quale dei tre regni reputiamo il più vicino ai nostri ideali (o magari quello con il personaggio che vi piacerà di più). Una volta scelto, diventerete professori del futuro leader e degli altri ragazzi proveniente dallo stesso reame, limitando quindi a un determinato cast di personaggi iniziali.
Il gioco si divide in due principali componenti: la prima – la più classica – è quella del combattimento, la quale, malgrado le aggiunte, non si è discostata troppo dai suoi predecessori; la seconda invece è la nuova fase di esplorazione. Nei panni del nostro professore potremo infatti visitare in lungo e in largo tutto il monastero/accademia di Garreg Mach. Il paragone più facile a cui pensare è Hogwarts: saloni in pietra, serre, stalle e sale da pranzo, ma anche un mercato e un lago dove poter pescare. Questa libertà di esplorazione serve principalmente per poter interagire con i nostri studenti nelle loro giornate libere, parlando con loro, ottenendo a volte quest secondarie, e conoscendo meglio le loro personalità, caratteristica classica della serie. Ma non incontreremo solo studenti del nostro corso, ma tutti quelli appartenenti alle due casate non selezionate. Parlando sarà possibile fare loro due proposte: reclutarli e chiedere aiuto. Per reclutare una persona bisogna soddisfare determinate caratteristiche, come ad esempio uno specifico livello di abilità con un’arma, richiedendo quindi un certo impegno per poterli portare nel nostro esercito. Chiedere aiuto invece porta sempre lo studente nel nostro esercito, ma solo per un mese di gioco (4 battaglie). Inoltre, in questo periodo di tempo tale personaggio non salirà di livello, a differenza invece del Reclutamento, dove lo studente diventerà per sempre membro del nostro regno e potrà anche crescere le sue statistiche. Parlando di missioni secondarie, si parla di piccoli compiti che vanno conclusi in giornata, quindi non incarichi che vi richiederanno troppo tempo.
Fire Emblem Three Houses: L’arte della guerra si apprende in classe
Se tutto quello che vi abbiamo raccontato fino adesso avviene la domenica, durante gli altri sei giorni si svolgeranno le lezioni. Come insegnante dovrete decidere cosa insegnare, a chi e quando. Potrete sviluppare le caratteristiche posseduta già dai vari studenti, oppure poterli “riscrivere” completamente e insegnare loro ciò che vi è più utile in battaglia. Fire Emblem Three Houses ha infatti un sistema di classi modificabili, ovviamente se tale studente ne ha le caratteristiche giuste. È perciò fondamentale il momento delle lezioni, dove la maggior parte dell’esperienza con una determinata arma si accumula. Si potrà decidere anche di far riposare uno studente se la sua motivazione, ovvero quanto potrà imparare di quello che gli verrà insegnato, è troppo bassa. Infine, ci saranno dei “lavoretti” (come curare i cavalli o strappare erbacce) che si potranno far svolgere a coppie di studenti, in modo da incrementare le loro caratteristiche, ma anche costruire un legame di amicizia fra i due più forte. E qui avverrà forse la scissione fra i fan della serie alla lettura di quanto segue: gli studenti non potranno sposarsi né fare figli, una caratteristica che contraddistingue la serie dai suoi primissimi capitoli. L’amicizia fra di loro sarà ciò che legherà i vari personaggi, portandoli a combattere meglio se posti vicini durante il combattimento.
Si scende in campo
Passiamo ora al combattimento. Come precedentemente accennato, non è cambiato nelle sue radici più profonde: combattimenti a turni su una “scacchiera”, truppe forti e deboli contro altre, permadeath nel caso si giochi in modalità difficile. Ciò che questo nuovo capitolo aggiunge è una funzione di rewind degli ultimi turni, in modo che una cattiva decisione si possa modificare. Inoltre, i nostri eroi potranno essere accompagnati da un piccolo gruppo di soldati, chiamato Battaglione: questo può essere acquistato al mercato e livellerà insieme al nostro eroe, diventando sempre più forte. Grazie a quest’ultimo il personaggio potrà attivare degli Strategemmi: effetti secondari di bonus agli alleati o malus ai nemici. Infine, vi sono gli attacchi speciali, dove tutto il nostro gruppo di uomini si lancerà a colpire l’avversario.
Fire Emblem Three Houses è tutto quello che i fan potessero chiedere a Nintendo: il giusto mix fra elementi collaudati e secolari della serie unito a novità importanti e divertenti. Le conoscenze da avere per giocare il gioco al massimo sono tante e potrebbero spaventare, ma il gioco sembra dare il giusto tempo per imparare tutto. Vedremo in momento di recensione se questo “muro” per i nuovi giocatori sarà insormontabile o meno.