Redeemer Enhanced Edition arriva su PS4, Xbox One e Nintendo Switch dopo essere stato lanciato su PC e Mac nel 2017, con il chiaro obiettivo di riportare gli appassionati alle origini degli action game. Sobaka, Ravenscourt e Buka Entertainment cercano di rilanciare un genere che aveva fatto schiere di fan il secolo scorso, partendo da una base brawler, aggiungendo una grafica moderna e dettagliata e terminando con un pizzico di modalità stealth che non guasta mai. Una ricetta che sulla carta non sembra affatto male. Indubbiamente i presupposti per trovarci tra le mani un titolo assolutamente godibile ci sono tutti. Non bisogna però dimenticare che il mondo dei gamer, anche quelli più maturi, è cambiato e potrebbe non accontentarsi di qualche piccola aggiunta inserita per svecchiare il genere. Quindi, per conoscere tutte le caratteristiche del ritorno in alta definizione di Redeemer, a noi non rimane altro che lanciarci dentro questa nuova avventura, pronti a portare morte e distruzione lungo il nostro cammino.
Redeemer Enhanced Edition: tra vendetta e redenzione
Proprio come nel più classico titolo di genere brawler, anche in Redeemer Enhanced Edition la storia è abbastanza semplice, puro spunto per motivare la partenza del nostro eroe. Vestiremo i panni di Vasyli, un ex soldato ritiratosi all’interno di un monastero dove sta lentamente riacquistando la calma interiore e facendo ammenda per i suoi errori del passato. Questo piccolo angolo di quiete, dove ci si divide tra esercizi fisici, meditazione e lavori quotidiani, viene brutalmente devastato dall’arrivo di un esercito di mercenari. Vasyli si vede costretto a tornare alla sua vecchia vita e vendicare la morte dei monaci per mano di quelli che un tempo erano suoi compagni d’arme. Prima di arrivare al monastero, infatti, il nostro eroe faceva parte di questo gruppo di mercenari, il cui obiettivo era semplicemente quello di abbattere qualsiasi ostacolo si trovassero di fronte. Per raggiungere questo scopo, il capo dei soldati non aveva esitato a portare avanti sperimentazioni scientifiche, sia tecnologiche che genetiche, per rendere i propri sottoposti invincibili.
Morte e distruzione in Redeemer Enhanced Edition
Come è facile capire, la storia non brilla certo per originalità, mescolando numerosi elementi tipici delle narrazioni utilizzate alla fine del secolo scorso. Il resto della storia si sviluppa raccontando il passato di Vasyli, spiegandoci come e perché decise di abbandonare il corpo militare. Più che una trama, sembra essere un semplice scopo, vacuo e non molto stimolante, per uccidere tutto ciò che troviamo lungo il nostro cammino. Questo tipo di strutturazione narrativa poteva essere sufficiente negli anni ’80, quando i gamer volevano passare qualche momento di svago inserendo un gettone e vedere fin dove riuscivano ad arrivare. Oggi, dove cinema e videogames sono sempre più vicini e le storie possiedono molte sfaccettature che spaziano dal sociale allo psicologico, la sola spinta distruttiva potrebbe non bastare più.
La rabbia di Vasyli
Il protagonista del gioco è indubbiamente un personaggio molto affascinante. La sua rabbia calma e la sete di vendetta lo fanno entrare di diritto nel pantheon della categoria “eroi così arrabbiati da distruggere tutto quanto”. Ci viene mostrato come un uomo tormentato dai propri errori e già dalle battute iniziali comprendiamo come basterebbe una piccola scintilla per farlo tornare al suo vecchio io. Figuriamoci se invece di questo, si trova di fronte un esercito di mercenari che distruggono ciò che lui ormai considera casa, uccidendo i suoi confratelli. Il ritorno al suo passato da arma umana è inevitabile.
Qualsiasi cosa può essere usata per la vendetta
Vasyli può contare su una profonda conoscenza delle tecniche di combattimento. Che si tratti di corpo a corpo o di armi da fuoco, il nostro eroe non ha nessun tipo di problema. È in grado di poter utilizzare anche diversi oggetti di uso quotidiano per abbattere gli avversari. Martelli, chiavi inglesi, tubi di metallo e addirittura braccia dei nemici, tutto per infliggere il maggior numero possibile di danni, anche se ogni arma da mischia avrà una durata limitata, costringendoci a cambiarla spesso. Una vera e propria macchina per uccidere, con un buon bilanciamento tra potenza e agilità, grazie alla quale possiamo parare attacchi o evitarli con rapidi balzi. Crediamo comunque si potesse lavorare un po’ meglio sul design del personaggio. La prima impressione, guardando la fisionomia di Vasyli, è quella di avere di fronte il fratello di Kratos (per chi non lo conoscesse, basta cliccare qui), con la stessa rabbia negli occhi e una barba molto più ingombrante. Saranno le enormi braccia con cui impugna le armi o gli abiti da monaco buddista che non abbandonerà mai (purtroppo) lungo tutto il corso della storia, ma la sensazione di essere di fronte a una “citazione”, è costante. Non si riesce ad affezionarsi del tutto a questo personaggio.
Il sistema di leveling è semplice ma efficace
Tra il passato e il futuro c’è la violenza
Anche se è presente qualche pecca nella storia, il gameplay si presente molto più riuscito. Redeemer Enhanced Edition è fondamentalmente un gioco brawler in terza persona, con una visuale dall’alto attraverso la quale possiamo vedere il percorso da affrontare e i nemici da abbattere. La grafica a schermo è decisamente essenziale e ci mostra in alto la salute di Vasyli e in basso le armi equipaggiate, a sinistra quelle da mischia e a destra quelle da fuoco. L’abilità del nostro personaggio nell’utilizzo di ogni singola tipologia di attacco, migliora nel corso del tempo grazie alla pratica. Dopo un certo numero di attacchi con il fucile a pompa o con i pugni, ad esempio, guadagneremo un Perk, ossia la possibilità di aggiungere un plus alla specifica arma (un colpo in più nella combo, proiettili perforanti, un silenziatore, etc.). Inoltre è possibile salire di livello nelle abilità corpo a corpo o in quelle dell’utilizzo delle armi da fuoco, trovando lungo il percorso rispettivamente manoscritti o tablet.
Il gioco è suddiviso in ambientazioni, a loro volta composte da diversi capitoli che corrispondono a mappe differenti. La grafica di ogni ambiente è molto piacevole, ricca di dettagli che contribuiscono a rimandare una sensazione di tridimensionalità nonostante la visuale sia dall’alto e tenda ad appiattire il tutto. Abbiamo notato però un salto netto tra la prima ambientazione, quella del monastero con il giardino esterno, i sotterranei e il tempio, con il resto del gioco. La maggior parte dell’azione, infatti, si svolge all’interno dei locali della milizia, come il laboratorio scientifico o la base operativa, passando quindi da un’ambientazione molto simile al medioevo, a tratti onirica grazie anche alle sequenze animate in stile comics, a una realtà fantascientifica, molto più hi-tech. Un cambiamento radicale che stona, considerando che Vasyli continuerà ad indossare le sue vesti da monaco, facendolo apparire assolutamente fuori contesto. I tasti sono veramente essenziali e ci si abitua presto alle dinamiche di gioco. Forse anche troppo velocemente, tanto che è facile ritrovarsi a procedere nell’avventura spinti semplicemente dalla sete di distruzione piuttosto che dal desiderio di migliorare e mettere alla prova le proprie abilità da giocatore. Inutile l’introduzione della componente stealth che si riduce semplicemente a cercare di cogliere alle spalle gli avversari per riuscire a dargli una morte silenziosa. Per il resto, Redeemer Enhanced Edition ripercorre le stesse dinamiche dei vecchi giochi brawler: mentre si procede nel gioco, appaiono mostri sempre più forti che, una volta sconfitti, ritroveremo a frotte più avanti, trasformando il tutto in una carneficina senza fine. Per chi non lo avesse capito, questo è un punto a favore.
La modalità co-op offline è un piacevole salto nel passato
La violenza è tra i pilastri portanti di Redeemer Enhanced Edition. Tutto è finalizzato a mostrare più sangue possibile, con morti scenografiche e truculente. Dopo aver pestato bene il nostro avversario, infatti, un piccolo teschio rosso apparirà sulla sua testa, indicandoci che è possibile finirlo con un colpo fatale, a volte enfatizzato da una breve sequenza animata. Mossa che ci porterà a sgozzare, spezzare l’osso del collo, strappare gole, schiacciare teste e tempestare di pugni alla Ken Shiro il nostro avversario. Durante i combattimenti, inoltre, bisogna prestare attenzione agli elementi circondati da un alone bianco: effettuando la mossa finale qui vicino, Vasyli li utilizzerà per dare il colpo di grazia in maniera ancora più violenta. Naturalmente questa tipologia di uccisioni sono l’unico modo per far guadagnare punti vita al nostro eroe. Inoltre abbiamo notato tanti piccoli particolari che, di volta in volta, modificano l’ago della bilancia della nostra valutazione complessiva. All’interno del gioco, per esempio, abbiamo sentito la mancanza di una mappa che ci desse un punto di riferimento durante gli spostamenti, mentre la durata complessiva del gioco risulta abbastanza bassa rispetto ai moderni standard, già a difficoltà normale. Allo stesso tempo, con molto piacere abbiamo scoperto una modalità co-op offline che moltiplica per due il divertimento e dimostra nuovamente l’intenzione della casa produttrice di tornare nelle vecchie sale giochi. Intenzione confermata anche dall’icona di caricamento, un vecchio floppy disk, un particolare insignificante ma che contiene al proprio interno una dolce malinconia che ci riporta indietro nel passato.
La Enhanced Edition di Redeemer si presenta come un esperimento di grande valore ma non del tutto riuscito. Il gioco nel suo complesso risulta molto divertente da giocare ma purtroppo per un tempo complessivo basso rispetto a quanto ci aspettassimo. Una storia semplice e senza nessuna originalità coinvolge poco il giocatore, che veste i panni di un personaggio accattivante ma palesemente ispirato al ben più profondo Kratos. Presente la stessa sete di sangue e vendetta vista in God of War, elementi che si applicano perfettamente a questo gioco in stile brawler che sembra proprio volerci riportare indietro nel tempo. La grafica accurata e il gameplay piacevole anche se forse un po’ troppo semplice e ripetitivo, rendono Redeemer Enhanced Edition un titolo perfetto per i nostalgici del secolo scorso che potranno godere appieno dei fiumi di sangue e delle orde di nemici da abbattere in compagnia, grazie alla presenza di una stimolante modalità co-op offline.