La Juventus è stata dichiarata in via ufficiale il partner esclusivo di eFootball PES 2020 (fino al 2022, secondo un accordo triennale). Conosciamo da tempo le basi dello scontro: tra FIFA e Pro Evolution Soccer, ossia tra EA e Konami, si è sempre combattuta una lotta invisibile sotto il segno delle licenze, di cui solo i più fanatici si sono resi conto davvero, a livello di giocatori, si intende. Se in un dato momento c’era una squadra in vista, l’azienda che riusciva in qualche modo ad accaparrarsi il suo nome all’interno del campo di gioco virtuale attirava in automatico anche una buona fetta dei fan più accaniti della squadra. Oggi più che mai.
eFootball PES 2020 e Juventus: una licenza che cambia tutto
Non stiamo infatti parlando di una delle (tante) squadre divisesi tra FIFA e PES negli anni, ma dell’acquisizione della squadra che inevitabilmente andrà ad attirare la maggioranza dei giocatori verso un titolo o l’altro. In questo caso stiamo parlando di uno sport, il calcio, che solo in Italia fa parlare quantomeno 34 milioni di italiani; di questi, 33 milioni tifano almeno una compagnia di Serie A e altri 19 milioni invece – circa il 37% dell’intera popolazione adulta – si dichiarano dei tifosi estremamente accaniti del calcio più in generale. In tutto ciò rimane l’affetto che gli appassionati hanno nei confronti di una squadra o l’altra. E nel caso del bel paese, neanche a dirlo, c’è solo e soltanto la Juventus. Il team capitanato da Giorgio Chiellini ha difatti catalizzato l’attenzione di almeno il 49% degli intervistati, tagliando così di netto gli acquirenti dei giochi dedicati al calcio. E in questo senso, allora, eFootball PES 2020 ha già vinto. Perché il Napoli e la Roma avranno anche l’attenzione del 37% dei tifosi, ma con l’inserimento della Juventus in PES si entra in una nuova fase del calcio digitale competitivo.
E FIFA? Loro non avranno ovviamente alcun modo di integrare la Juventus. In “campo”, è proprio il caso di dirlo in questo caso, di Esport, invece, la notizia si inserirebbe in un quadro Esportivo italiano in rapida crescita negli ultimi tempi; persino in terra nostrana, dove più di una volta il solo accostare lo “sport” all’Esport ha generato nell’opinione pubblica dei piccoli moti di protesta, più o meno velati, più o meno diffusi a seconda del caso specifico. Secondo una ricerca svolta da Eumetra nel 2018, infatti, il 65% circa degli Italiani è rimasto restio al definire gli Esport come veri “sport”. Nello specifico circa il 75% degli intervistati, però, come emerge sempre dalla stessa ricerca, ha affermato che sì, comunque i videogiochi possono rivelarsi funzionali alla crescita e allo sviluppo dei giovani, dimostrando infine che forse qualche speranza per l’esplosione dell’Esport in Italia, ai livelli già verificatisi in paesi anche Europei, non solo d’oltreoceano, c’è.
Seguendo “l’equazione”, il rimbalzare della notizia sullo spostamento per la licenza della Juventus da FIFA a PES potrebbe accendere la miccia dell’interesse che a sua volta innescherebbe la definitiva esplosione dell’Esport per come i veri appassionati sono soliti conoscerlo e apprezzarlo; quell’Esport che proprio in Italia vede già, a dirla tutta, i titoli simulativi sul calcio come massimi portabandiera della pratica Esportiva. Ma cosa ne pensano i professionisti di questioni così poco “tecniche” e distanti dal gameplay?
Stando alle parole di Emiliano “S-Venom” Spinelli, che ci ha offerto il suo punto di vista professionale sulla questione, emerge un quadro ancor più interessante. Ed Emiliano ha di certo tutte le carte in regola per esprimersi con cognizione di causa, a fronte dei suoi numerosi titoli ottenuti nel campo dell’Esport calcistico. Vicecampione Europeo 2019, Campione Tedesco 2019, Campione Ranking PG 2014, Vicecampione d’Italia PG 2014, Vicecampione Ranking 2013-2014, sono ben 37 i trofei nella sua bacheca, a testimonianza di un’esperienza seconda a nessuno:
“La bomba è stata sganciata. La Juventus sarà partner esclusivo di eFootball PES 2020 (sino al 2022, accordo triennale). Con tutto ciò che ne consegue.
Persa lo scorso anno la licenza della Champions League, Konami ha quindi scelto l’idea di accaparrarsi delle partnership coi migliori club in ogni lega. Alle già affezionate e riconfermate Barcellona e Arsenal, si sono aggiunte in queste settimane anche Manchester United, Bayern Monaco e, oggi, la Juventus. Una scelta di marketing ben precisa, quella di affiancarsi ai team con più bacino d’utenza e di tifosi nei propri paesi e nel mondo.
Per entrambi i titoli comunque sarà importante la prova sul campo, il gameplay sarà sempre il giudice ultimo, nella mia visione.
In campo Esport invece questa svolta potrebbe cambiare alcune carte in tavola. Rumor sempre più insistenti vogliono lo sbarco della Serie A virtuale in arrivo questo autunno. La mancanza del club principe, la Juventus, potrebbe essere un blocco per FIFA a favore di eFootball PES per la scelta del titolo.
Tutto questo e anche altre novità saranno più chiare nelle prossime settimane, nel frattempo i primi colpi di mercato (proprio come il calcio reale) sono stati fatti. Ma il campo ci dirà chi ne uscirà vincitore!”
Chissà che non siano in attesa di essere rivelati altri sconvolgimenti sul campo licenze, sconvolgimenti che potrebbero ancor più spostare l’asticella in favore di uno o dell’altro gioco. Ma, come già detto, alla fine sarà solo il campo a dirci chi ne uscirà vincitore, come ci ricorda Emiliano “S-Venom”, il cui interesse è ovviamente mirato all’ambito del gameplay. Una nuova battaglia ha dunque inizio, nella storica lotta fra i due titoli simulativi sul calcio: fra PES e FIFA, o se preferite, fra Konami e EA.