Obsidian si è sempre impegnata a non sottoporre i suoi dipendenti ad alcun tipo di crunch time

The Outer Worlds

In una recente intervista con PCGamesN, Brian Hines di Obsidian Entertainment ha parlato del rapporto che lo studio ha con questioni delicate come la crunch culture, da diversi mesi ormai nel mirino di centinaia di sviluppatori.

Brian Hines di Obsidian: evitare il crunch time è una nostra priorità

Secondo Hines, “Obsidian non è uno studio che approva cose come il crunch, che implica la necessità per i dipendenti di rimanere anche oltre l’orario lavorativo nei mesi più importanti dello sviluppo di un videogioco”.

“All’interno del nostro studio non c’è stato un periodo contraddistinto da crunch per diverso tempo, ormai, o almeno non che io mi ricordi” , ha poi aggiunto il senior designer di The Outer Worlds. “E’ una di quelle cose a cui facciamo molto attenzione, piuttosto preferiamo fare qualche taglio o rinuncia nei nostri videogiochi piuttosto che costringere i nostri colleghi a non avere una vita al di fuori della game industry”.

Nei mesi e anni passati, il tema è stato parecchio dibattuto nel settore: anche alcune case di sviluppo importanti come Rockstar Games o Naughty Dog sono state accusate di sottoporre ad orari massacranti i propri dipendenti.

Obsidian, assicura Hines, non seguirà mai quella strada, almeno non in maniera così drastica: ci sono stati, in passato, alcuni periodi un po’ più complicati e stressanti del solito per rispettare alcune deadline, ma il tutto, il più delle volte, si risolveva entro una settimana e, soprattutto, si trattava di situazioni in cui erano gli stessi sviluppatori a decidere se rimanere oltre il normale orario di lavoro oppure no.

The Outer Worlds

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.