Nessuno avrebbe scommesso sul successo di The Boys, invece così non è stato. La serie di Amazon Prime Video che è ispirata all’omonimo fumetto di Garth Ennis e ideata da Erik Kripke e Seth Rogern, è uno dei prodotti più originali della stagione, uno show “on web” capace di strizzare l’occhio a tutta la tradizione delle comic-series. Disponibile anche sul catalogo italiano dal 26 luglio, The Boys è stata già prontamente rinnovata per una seconda stagione, già in fase di realizzazione. Il segreto sul suo successo? Essere una serie tv sarcastica e pungente, specchio della realtà – consumistica – in cui viviamo.
The Boys: di cosa parla la serie di Amazon
I super-eroi esistono, sono tra la gente comune e non si nascondono. Combattono il crimine, salvano vite innocenti, sono delle vere e proprie celebrità. Ma non è oro tutto quello che luccica. In un mondo in cui tutto sembra perfetto, i super-eroi non agiscono a fin di bene, si espongono solo per guadagnare soldi, visibilità e qualche like in più su i social network. Non sono puri, non sono giusti, sono persone meschine che uccidono e ingannano, consapevoli di essere superiori alla gente comune. Ma qualcosa o qualcuno potrebbe spezzare l’ingranaggio.
Dopo la morte della sua fidanzata, avvenuta a causa di uno dei “sette”, un gruppo rispetto di super-dotati capitanati dal meschino “Patriota”, Hugh si unisce a un ex agente dell’FBI dalla battuta facile, con l’intenzione di abbattere gli eroi corretti e scrivere una nuova pagina della società moderna. La giovane Starlight può essere l’ago della bilancia per questa battaglia impossibile da vincere.
Da grandi poteri (non) derivano grandi responsabilità
Sia al cinema che in tv, fino ad ora, abbiamo imparato a conoscere un gruppo ben assortito di super-eroi che, con tutti i mezzi possibili, si schierano a difesa dei più deboli e salvano il mondo dalla criminalità e dalla corruzione. Nella serie di Amazon invece il concetto di base viene radicalmente distorto, mostrando un gruppo di eroi cattivi, malvagi e calcolatori, che si fingono difensori della gente comune, facendo notare ancora di più il marcio di una società consumistica che vuole solo e soltanto apparire. Dall’esterno l’ingranaggio sembra funziona alla perfezione, ma quando si scava più a fondo, si nota quanto il suddetto ingranaggio è tanto spezzato e in balia di se stesso. I buoni diventano i cattivi e i cattivi, gli scarti, i reietti, diventano l’unica possibilità per salvare l’umanità dal baratro.
L’impresa non è facile, ci sono tanti, troppi, impedimenti, ma è possibile sconfiggere un nemico potente utilizzando l’intelligenza, agendo d’astuzia, usando la carta dell’umanità. The Boys funziona proprio per questo. La serie ha la capacità di illustrare i miti della società di oggi attraverso lo sguardo dei più deboli, attraverso le imprese di chi vuole vivere in un mondo migliore ed è disposto a tutto, pur di raggiungere il proprio obbiettivo.
Ironia e drammaticità per un racconto che mixa tutte le paure dell’epoca moderna
The Boy è una serie complessa, didascalica, verbosa, ma è anche divertente, sagace, pungente e coinvolgente. 8 episodi che scorrono velocemente, inanellando una trama che è sempre capace di stupire il pubblico e che riesce a mantenere alto l’interesse. C’è l’azione e il mistero, la politica e i giochi di potere, la comicità e la drammaticità: tutto condensato in un mix pronto a esplodere. A convincere non è solo una storia accattivante e un ritmo incalzante, ma anche i personaggi regalano il giusto appeal allo show. Karl Urban ad esempio incarna alla perfezione il mito dell’uomo che non ha nulla da perdere, disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi; spicca anche Anthony Starr, che nel ruolo di Patriota, regala una delle sue interpretazioni migliori dai tempi di Banshee, incarnando lo stereotipo del personaggio buono, ma brutto e cattivo.
Pollici in su per la nuova produzione di Amazon, ultimo baluardo per le serie a sfondo fumettistico che popolano il piccolo schermo. E’ forte, sferzante e mai banale: un vero e proprio gioiello, lo show più intrigante di questa lunga estate caldissima.