The Elder Scrolls Online Scalebreaker Recensione

The Elder Scrolls Online Scalebreaker

The Elder Scrolls Online Scalebreaker Recensione | Nel corso dei suoi cinque anni di vita, The Elder Scrolls Online si ĆØ ritagliato uno spazio sempre più consolidato fra i ā€œgrandiā€ MMORPG su PC, genere in cui ancora oggi perdura una lunga ā€œguerra freddaā€ con tre “fazioni” principali. In mezzo a World of Warcraft e al sempreverde Final Fantasy XIV, ESO ĆØ sempre stato il terzo incomodo, anche visto lo stato di grazia in cui si trova da diverso tempo a questa parte; se quest’anno, con Elsweyr, il lavoro di Zenimax Online ha compiuto passi importantissimi verso la sua definitiva maturazione, il team non si ĆØ affatto adagiato sugli allori. Scalebreaker, che prosegue la stagione dei draghi, rappresenta la prima ā€œappendiceā€ del major update estivo: un contenuto che, unito all’ultimo update attualmente in fase di test sul PTS e pur minore negli intenti, denota la volontĆ  del team di continuare a spingere su nuove aggiunte anche per la tarda estate e l’autunno, in modo da non lasciare mai la community a bocca asciutta.

The Elder Scrolls Online Scalebreaker

Le nuove armature sono… beh, giudicate voi!

The Elder Scrolls Online Scalebreaker ĆØ la naturale prosecuzione di Elsweyr

In sĆ© e per sĆ©, ĆØ bene specificarlo, Scalebreaker non aggiunge chissĆ  quante novitĆ  a un monte ore giĆ  di per sĆ© praticamente sconfinato, soprattutto per i nuovi giocatori, ma si limita, numericamente parlando, a proporre quel che serve per tenere a bada i veterani fino al rilascio del prossimo update. Ben sapendo di dover dilazionare i contenuti lungo tutto l’anno, il team si ĆØ limitato a inserire due soli dungeon come piatto forte del DLC. Il primo, denominato Moongrave Fane, si trova direttamente nella regione di Elsweyr, ma non richiede l’espansione principale per potervi entrare e far partire la relativa questline, che anche nell’altro dungeon, Lair of Maarselok, mostra con estrema crudezza le conseguenze di quanto avvenuto non più di poche settimane fa. I draghi sono emersi dalle Sale dei Colossi, e ora sta a noi mettere un freno alla loro furia: per poterlo fare, ci siamo avventurati nelle profonditĆ  di Tamriel, scoprendo vicende nient’affatto banali come in un primo momento avremmo creduto, ma – senza spoilerarvi nulla – due linee narrative saldamente intrecciate fra loro e di grande portata. Per i soliti standard a cui gli appassionati di ESO sono abituati, la (pur breve) storia di Scalebreaker ci ha davvero stupito per coerenza narrativa – gli aspetti più marcatamente ā€œloristiciā€ sono supervisionati dallo stesso Todd Howard – lasciandoci con una notevole curiositĆ  in corpo e la voglia di scoprire dove la storia andrĆ  a parare in Dragonhold, il prossimo capitolo atteso per quest’autunno.

The Elder Scrolls Online Scalebreaker

In Moongrave Fane e Lair of Maarselok ci si ritroverĆ  contro nemici piuttosto temibili.

I due nuovi dungeon non si limitano ad aggiungere nuove pagine a una lore giĆ  di per sĆ© sconfinata, ma, come di consueto, offrono ricompense uniche al loro completamento, fra cui un nuovo, appariscente set di armature a tema, con effetti legati in particolare al sanguinamento (sarĆ  felice chi utilizza quelle build), e soprattutto un grado di sfida molto elevato, specie a difficoltĆ  Veteran Hard Mode: quest’ultima non ĆØ affatto una passeggiata di salute, e per farcela avrete bisogno di un team equipaggiato di tutto punto, con classi e skill al posto giusto. L’ultimo boss di Moongrave Fane, in particolare, può rappresentare (anche per giocatori di medio livello) una sfida piuttosto ardua se non ci si coordina in maniera perfetta, per via di danni AoE consistenti e del costante rimpasto di rinforzi nemici. In questo encounter, come nel resto del dungeon, il team ha voluto sperimentare una meccanica inedita, legata alle cosiddette Sliding Stone, grossi blocchi di pietra che vanno colpiti e trascinati in giro per le stanze in modo da disinnescare determinati meccanismi e superare alcuni passaggi. Ciò aggiunge un’interessante e inedita componente puzzle, peraltro meno banale del previsto per via della possibilitĆ  di utilizzare le pietre in vari modi, anche scagliandole addosso ai nemici in modo da infliggere loro danno, il che consente di generare combinazioni dall’inaspettata profonditĆ  tattica e strategica. Completare sia Lair of Maarselok che Moongrave Fane, a seconda di come li affrontate e del numero di tentativi, ĆØ un’operazione che può portarvi via non più di 2-4 ore, a meno che non vogliate tentare la scalata alle difficoltĆ , e senza considerare il fattore RNG, che comunque in ESO, in senso assoluto, non ĆØ più ingiusto come un tempo. Paradossalmente (ma neanche tanto) potreste spendere più tempo a prepararvi per le sfide da affrontare che effettivamente all’interno dei dungeon, specie se non avete giĆ  tutto quel che vi serve.

The Elder Scrolls Online Scalebreaker

I draghi sono il fulcro di Scalebreaker, come lo erano stati per Elsweyr.

Ad aumentare, pur in maniera indiretta, l’interesse verso Scalebreaker giunge il concomitante Update 23, che aggiunge una possibilitĆ  richiesta a gran voce dai fan ormai da anni: la funzione di multi-crafting, che rende possibile creare e smontare più oggetti in un colpo solo. Si tratta di un cambiamento ā€œquality of lifeā€ fondamentale, anche perchĆ© permette di gestire più materiali nello stesso momento e, in generale, semplifica notevolmente la vita di tutti i giocatori che passano ore nelle officine dislocate in ogni avamposto. Non solo: seguendo la stessa filosofia, il gioco consente ora di commerciare più agevolmente nel banchetto delle aste, con la possibilitĆ  di fare fino a dieci offerte contemporaneamente, il che velocizza anche la crescita dei traffici delle gilde. Anche in questo caso, si tratta di un cambiamento estremamente positivo, che porterĆ  diversi benefici alla community nel momento in cui gli ultimi contenuti usciranno dal PTS e diventeranno di pubblico dominio. Revisionato, infine, anche il sistema legato alle chiavi Undaunted, che ora permettono (spendendone di più) di aprire chest legate alle questline e alle missioni specifiche che si sta affrontando in quel momento, con una maggior probabilitĆ  – teorica – di trovare effettivamente il pezzo che si sta cercando. Tutti questi cambiamenti, accessibili all’intera community, fungono da perfetta cornice a un’esperienza in continua espansione, con un futuro saldo e promettente: l’appuntamento, dopo Scalebreaker, ĆØ fissato a novembre, mese in cui Dragonhold sarĆ  chiamato a chiudere degnamente uno fra gli anni migliori – fino ad oggi – per The Elder Scrolls Online.

The Elder Scrolls Online Scalebreaker e l’Update 23 giungono provvidenziali per ravvivare questi mesi dell’anno, solitamente un po’ spenti, in The Elder Scrolls Online. Il DLC prosegue la stagione dei draghi nel modo migliore, con due dungeon di qualitĆ  ottima, difficili il giusto e dalle meccaniche ben studiate, combinandosi a un update che interviene su un paio di aspetti nel mirino della community ormai da anni, apportando diverse novitĆ  legate al miglioramento della qualitĆ  della vita. Promosso senza alcuna riserva: ora non resta che attendere i prossimi mesi con rinnovata fiducia. Una cosa ĆØ certa: il 2019 si sta confermando un ottimo anno per tornare su ESO, o, perchĆ© no, per cominciare da zero.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.