Bear With Me The Complete Collection Recensione

Bear With Me The Complete Collection Recensione | Le avventure grafiche occupano da sempre un posticino speciale nel mio cuore. Sono il genere con cui ho iniziato a giocare alle elementari, sotto la guida di mio padre, e sono i giochi con cui mi sento tuttora più a mio agio. Forniscono un intrattenimento cauto e gentile, poiché consentono ad ogni giocatore di decidere la velocità del gioco: non c’è fretta, non c’è frenesia, ma ciò non significa che non ci siano emozioni. Tutt’altro: se dovessi nominare due o tre titoli che più hanno colpito la mia sensibilità, probabilmente sarebbero avventure grafiche. La loro struttura consente infatti di dedicarsi a raccontare una storia, senza doversi preoccupare di intervallarla a sequenze più adrenaliniche.

Bear With Me The Complete Collection

Bear With Me The Complete Collection:  storie di orsi bianchi. E neri.

E così eccoci a Bear with Me The Complete Collection, titolo che non conoscevo minimamente fino all’arrivo di questa comoda raccolta. Mea culpa a parte, e apprezzamenti per il gioco di parole nel titolo a parte, mi sono dedicata al gioco con l’entusiasmo di una bambina, pronta ad immergersi nella storia. Anzi, nelle storie: ce ne sono ben quattro. La serie di Bear with Me, nata su PC negli ultimi anni, è immediatamente riconoscibile per il suo delizioso stile noir magistralmente mescolato al cartoonesco. Paper City, che ospita il nostro girovagare, è un melting pot di animali antropomorfi (che personalmente amo alla follia in ogni gioco), robot e loschi figuri, ed è magnificamente caratterizzata. Gli anni 20 incontrano lo steampunk che si sposa con l’orsettitudine.

Bear With Me The Complete Collection

Il protagonista, detective plantigrado di grande esperienza, affiancato dai due bimbi comprimari, è ugualmente ben realizzato. È impossibile non pensare a Detective Pikachu, anche se a rigor di logica considerato l’ordine di uscita delle serie, dovrebbe essere il contrario. Amber e Flint sono ottimi assistenti, ed anch’essi mostrano personalità ben distinte, che si coronano in dialoghi spassosi. Dal punto di vista di trama e testo perciò nulla da eccepire: appare evidente fin da subito come la qualità ci sia, e come il gioco punti a sconvolgerci, snocciolando come se niente fosse argomenti complessi e shockanti. L’altra metà del cielo in un’avventura grafica è ovviamente il gameplay: qui arrivano le note dolenti. Non ho apprezzato totalmente l’opera da questo punto di vista, trovando il sistema di gioco un po’ rozzo e superficiale. Ci troviamo di fronte al classico “trova gli oggetti, combinati ed utilizzali su altri oggetti” , che è un po’ la fondamenta del genere. Per essere valido deve essere però molto ben realizzato e garantire una certa varietà, elementi che qui non ho visto brillare. Ciò nonostante ci sono certamente puzzle gradevoli, ed il grande pregio del titolo è mantenere una difficoltà ben bilanciata ed adatta a tutti, condizione assolutamente necessaria vista l’assenza di aiuti e hint in-game. 

Il sistema di controllo è un altro punto dolente: i protagonisti di Bear With Me The Complete Collection camminano molto lentamente e non c’è modo di velocizzare l’opera. Questo problema è condiviso da innumerevoli titoli del genere, e davvero mi chiedo come sia possibile che ancora oggi alcuni videogiochi cadano nella trappola: un’avventura grafica è sì per natura più “rilassata” di un FPS, ma ciò non significa che debba essere lenta. Trovo particolarmente fastidiosa questa componente, specialmente associata alla difficoltà di spostare il cursore e clickare con il controller: per questo genere di gameplay sono assolutamente vitali touch-screen o mouse, e nulla mi farà mai cambiare idea al riguardo.

È un peccato quanto questi problemi abbiano influenzato negativamente la mia esperienza, poiché in Bear with Me The Complete Collection c’è molto di buono: è in tutto e per tutto il mio genere di gioco e trasuda carattere da tutti i pori. Musiche, dialoghi, storia e ambientazione sono di alto livello, molto peculiari e ben realizzati, specialmente considerando il ristretto budget del team, che ha esordito ottimamente. Avrei gradito un minimo di tutorial in più o una guida consultabile nel gioco, poiché sarebbe stata utile all’inizio. Allo stesso modo, un menu iniziale strutturato in maniera più articolata sarebbe utile: non è molto intuitivo capire da quale capitolo convenga iniziare e come. La collezione include infatti le tre storie originali e il prequel The Lost Robots, che però col senno di poi consiglio di giocare in seguito, e nella schermata iniziale non viene fornita alcuna informazione al riguardo. Difetti e difettucci vari, Bear with Me rimane estremamente gradevole, e la collection offre la longevità ideale per un’esperienza simile, ovvero tra le 10 e le 15 ore. Va da sé che i singoli giochi siano molto più brevi, ma acquistando questa edizione si ottengono tutti e a un prezzo più che ragionevole. Buttatevi pure nell’avventura senza troppe remore.

Bear with Me: Complete Collection raccoglie i tre episodi della saga dell’orsesco detective e dei suoi alleati, aggiungendo alla mischia un prequel ispirato e ben realizzato. Offre una bella trama e una magnifica ambientazione, costellata di personaggi ben caratterizzati, ma pecca per semplicità di gameplay e scomodità dei comandi.

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.