Dragon Ball Z Kakarot ne ha fatta davvero tanta di strada dai suoi albori. Pensiamo al trailer d’annuncio originale e al fatto che, in fondo, il titolo non indicasse alcun Kakarot al suo interno, includendo invece quel tanto misterioso Dragon Ball Game Project Z nei mesi che avrebbero distaccato il gioco dal suo ritorno all’E3 2019. Da lì, ovviamente, sappiamo già tutto: avremmo avuto la tanto amata trasformazione di Goku in Super Saiyan, la Saga di Freezer, i nemici storici e altri alleati selezionabili nella storia del GDR, con l’opportunità unica di visitare delle macro aree divise in regioni e la promessa da parte del team di ulteriori novità. E CyberConnect2, alla fine dei conti, ha mantenuto le promesse; oltre alle teorie, alle conferme dei doppiatori americani e alle riconferme definitive degli ultimi trailer. Negli ultimi giorni è stata difatti annunciata l’inclusione della Saga di Cell in Kakarot, una novità che non va solo a spalancare un’avventura incredibilmente longeva per il progetto, ma che va anche ad aizzare delle nuove discussioni sul titolo, che ora muoverà la lente d’ingrandimento del protagonista da Goku a Gohan e darà una nuova dimensione alla storia di Dragon Ball Z Kakarot. E nonostante la relativa vicinanza del trailer d’annuncio alla nuova edizione di gamescom, abbiamo avuto l’opportunità di tuffarci nella line-up di Bandai Namco per vivere in prima persona quello che la società giapponese avrebbe offerto tra la fine dell’anno e il 2020, anno di d’uscita di Dragon Ball Z Kakarot. Tuttavia, tra filmati e demo da testare, l’azienda ha anche riservato un posto esclusivo a un livello funzionante del combattimento tra Gohan SSJ2 e Cell, andando a mostrare una fase avanzata del gioco e una boss fight che -anche rispetto a quella che avevamo provato con Raditz- ha tutte le intenzioni del mondo per offrire quelle battaglie infinite, vigorose e pregne di mazzate e onde energetiche che solo il mondo di Dragon Ball sa offrire.
Dragon Ball Z Kakarot: Kamehameha Padre-Figlio
La nuova demo messa in mostra da CyberConnect2, in realtà, non offre nient’altro se non il fatidico combattimento tra Gohan SSJ2 e Cell. Ed è da lì che ci troveremo a vivere uno scontro al cardiopalma, con la versione perfetta dell’Androide intento a scatenare una serie di mosse tutte diverse; dalle esplosioni da evitare in verticale alle Kamehameha da schivare in orizzontale. Ci sarà anche il turno del combattimento corpo a corpo, nel quale a contare sarà essenzialmente il tempismo: una guardia (o schivata) perfetta annullerà in automatico i danni inflitti da Cell, garantendoci anche la possibilità di contrattaccare con forza alla fine degli attacchi nemici. C’è un lato strategico in Dragon Ball Z Kakarot, uno che non si basa solo sullo spamming costante e indistinto delle mosse, e a dimostrazione del fatto c’è anzitutto il nostro utilizzo costante di Pozioni, Fagioli di Balzar e altri strumenti curativi, fondamentali pur di sopravvivere allo scontro con l’Essere Perfetto.
Tra il sistema di gioco e lo stile grafico caratteristico di CyberConnect2, è il lato narrativo l’unico elemento su cui Dragon Ball Z Kakarot è andato realmente a concentrarsi. Non c’è spazio per una Battle Mode o per modalità alternative e, come viene detto anche nell’intervista (in arrivo nelle prossime giornate, ndr), l’intero titolo sarà un omaggio alla serie animata e al manga di Akira Toriyama, evitando di integrare altre novità nel gioco. Ciò ovviamente non vuol dire che Dragon Ball Z Kakarot non offrirà alcuna strategia al giocatore. Tutt’altro, oltre al già citato scontro con Cell, il GDR funzionerà anche tramite un sistema del party, dandoci modo di combinare svariati lottatori del franchise in un team adatto a ogni situazione. Per fare un esempio, Crilin potrà sfoggiare il Colpo del Sole per stordire temporaneamente i nemici nelle vicinanze, utilizzando di tanto in tanto un Cerchio Magico per infliggere dei danni aggiuntivi a un avversario scelto. Yamcha, d’altro canto, sarà in grado di sfoggiare il suo incredibile charme alla bisogna, distraendo così un nemico che si concentrerà da lì sul solo Guerriero Z.
Allo stesso modo, nel corso della storia di Kakarot non andremo a controllare solo Goku. L’inserimento di Gohan è ormai ovvio tra gli eroi di Dragon Ball, ma nelle stesse Saghe ci sarà modo anche di combattere direttamente nei ruoli di Piccolo, Vegeta e altre figure. Non molto è stato rivelato durante la presentazione, se non delle informazioni ormai note a molti: gli attacchi di Vegeta saranno affini alle mosse energetiche, infliggendo più danni con un Cannone Galick che non con una serie di combo ben assestate, mentre Piccolo avrà modo di sfruttare molti dei suoi attacchi iconici all’interno del campo di battaglia; come il Cannone Speciale, che andrà caricato e che, se inflitto, andrà a infliggere dei danni mostruosi all’avversario.
Prendete The Legacy of Goku, rendetelo tridimensionale, dategli un sistema di gioco à la Raging Blast misto a Xenoverse e con un sistema di progressione vicino (ma tutto fuorché identico) all’ultima serie citata. Nella corsa forsennata ai videogiochi basati sugli anime, CyberConnect2 sta forse costruendo l’unica cosa sensata che si può volere dal manga di Akira Toriyama, soprattutto a distanza di oltre 33 anni dal primissimo videogioco dedicato alla serie: l’originalità. Uno spirito fresco, genuino e chiaro nelle intenzioni, Dragon Ball Z: Kakarot ha tutte le velleità di questo mondo per diventare ciò che tutti gli altri giochi su Goku non sono riusciti a realizzare, almeno sin dai tempi del Budokai originale, ossia narrare con cura e dovizia di particolari il grande calderone artistico che è diventato Dragon Ball dai tempi di Z, toccando anche il cuore dei fan con degli episodi di nicchia (Scuola guida, episodio 125) e con la colonna sonora originale, ora riorchestrata per dare una nuova forma ai momenti iconici della serie. Avendo affrontato una sola Boss Fight (oltre alla demo mostrata a E3) non possiamo ovviamente giungere a conclusioni affrettate, ma la nostra speranza è che Dragon Ball Z: Kakarot, anche grazie allo storico di CyberConnect2 (Naruto, JoJo, ecc.), sia la chiave di volta per la narrazione del franchise, mai come ora ignorato e bistrattato dai videogiochi ufficiali. In attesa del suo arrivo ufficiale, vi ricordiamo che Dragon Ball Z Kakarot uscirà nel corso del 2020 su PlayStation 4, Xbox One e PC.