The Legend of Zelda Link’s Awakening Provato dalla gamescom 2019

The Legend of Zelda Link's Awakening

The Legend of Zelda Link’s Awakening Provato | 26 anni e non sentirli. Il remake di Link’s Awakening, quarto capitolo della fortunata saga di The Legend of Zelda, si accinge a sbarcare su Switch indossando un nuovo vestito… e basta! Originariamente edito su Game Boy, il gioco continua a far bella figura con la sua caratteristica visuale dall’alto che spesso ha accompagnato la saga negli anni. Lo stile grafico scelto per questo remake è molto colorato e pulito, con forme ben definite che ricordano la plastilina. Un po’ di blur ai lati dello schermo per dare un accenno di effetto di profondità, e il gioco è fatto! Davvero, non serve altro.

The Legend of Zelda Link's Awakening

Il nostro fidato eroe intento a sconfiggere nemici.

The Legend of Zelda Link’s Awakening: svago e relax

La demo presentata alla gamescom 2019 è per la verità la stessa già disponibile al recente E3. D’altro canto ciò è comprensibile, poiché non manca poi molto alla data di uscita del titolo sulle nostre console. Inoltre, è la prima volta che tale esperienza è disponibile per il pubblico, oltre che per la stampa specializzata: in effetti le file di giocatori appassionati erano davvero lunghe. È evidente come l’amore per la saga di The Legend of Zelda non invecchi mai. Il materiale giocabile in fiera permetteva di sperimentare i primi 15 minuti, e da veterana è quasi incredibile constatare come le sensazioni provate siano le stesse avute col titolo originale, tanti anni fa. La velocità, il comportamento dei nemici, anche i piccoli particolari sono quelli autentici.

The Legend of Zelda Link's Awakening

L’unica differenza è la mappatura dei tasti, che agevola l’utilizzo di spada e scudo, sfruttando i tasti a disposizione di una console moderna (ricordiamoci che l’intera avventura su Game Boy usava due soli pulsanti, a cui assegnare un oggetto o arma ciascuno), ma sarebbe stato sciocco fare altrimenti.

Un tuffo nel passato per i giocatori di vecchia data, un gioco tutto da scoprire per le nuove leve videoludiche. Per entrambi, un’occasione per giocare una perla senza tempo.

Mangiatrice compulsiva di sushi e cibarie di ogni genere, ama alla follia tutto quello che è Nintendo, non disdegnando neppure il dorato mondo dei Pokémon. Videogioca sin da quando era bambina, ed ora che è grande forse lo fa addirittura più di prima. Anzi, sicuramente.