WRC 8 Provato dalla gamescom 2019

WRC 8

WRC 8 Provato | Negli ultimi anni, i videogiochi legati al mondo del rally non hanno visto un padrone chiaro e incontrastato: se da un lato Codemasters, con il suo Dirt, poteva e può contare su un sistema di guida più strutturato e spettacolare, dall’altro negli anni la serie WRC, in possesso delle licenze ufficiali del campionato del mondo, si ĆØ quasi sempre distinta per completezza contenutistica, pur vivendo una girandola di cambi di developer fra gli storici Evolution Studios e Milestone. Dal 2015, la serie ĆØ in mano ai francesi di Kylotonn, che, dopo un inizio non proprio impeccabile, stanno migliorando anno dopo anno: dopo il discreto (ma non eccezionale) WRC 7, il team ha deciso di prendersi un anno in più per compiere cambiamenti un po’ più incisivi sulla struttura di gioco e far sƬ che WRC 8 possa restituire agli appassionati del campionato mondiale un videogioco davvero degno del nome che porta.

WRC 8

WRC 8 segna un importante rinnovamento rispetto ai predecessori

Il rinnovamento di WRC 8, come avevamo avuto modo di scoprire anche in una brevissima prova a Los Angeles, passa soprattutto per tre elementi: il totale rinnovamento delle condizioni meteo durante la gara, le estese possibilitĆ  legate alla gestione del veicolo e la modalitĆ  carriera, stravolta, come poi vedremo, in positivo. Andando con ordine, parliamo prima degli aspetti che ci sono saltati subito all’occhio nel paio di fugaci gare di prova, svolte al booth di BigBen (publisher del gioco) alla gamescom. Il modello di guida delle auto, come confermatoci in diretta dagli sviluppatori mentre giocavamo, ĆØ stato completamente rivisto e ā€œappesantitoā€, con una decisa sterzata verso il realismo, espressa anche nella gestione ben più minuziosa non solo delle differenti parti del veicolo (stato di salute di carrozzeria, assi e semiassi, miscela delle gomme, eccetera), ma anche del modo in cui la quattro ruote sotto i nostri piedi reagisce alle asperitĆ  del terreno, assorbendole con più o meno efficacia in base al fine tuning compiuto prima della gara. Un elemento di marcata differenziazione rispetto a WRC 7 ĆØ l’introduzione del meteo dinamico, che permette di incorporare nelle corse una componente di imprevedibilitĆ  (o comunque di difficile gestione) non da poco: si può scegliere di iniziare con meteo sereno per poi far sƬ che, lentamente, la pioggia inizi a cadere sul tracciato, lasciando dietro di sĆ© pozzanghere che cambiano in maniera dinamica il comportamento dell’auto sulla pista. Ovviamente ĆØ possibile fare anche il contrario, e intervenire (a patto che la regione geografica della pista lo permetta) modificando anche i diversi tipi di precipitazioni.

WRC 8

Questo sistema ĆØ stato calcolato in ogni più piccola variabile, gestibile nei menu pre-gara: selezionare il meteo dinamico, però, non implica che sole e pioggia si alternino sempre allo stesso modo. A volte può iniziare a piovere prima, altre volte può non iniziare affatto, il che aggiunge un elemento di ulteriore incertezza: noi, tra l’altro, abbiamo potuto provare soltanto il meteo con pioggia e neve, ma gli sviluppatori ci hanno garantito che al momento dell’arrivo del gioco sugli scaffali le variabili a disposizione saranno ben otto, scelte fra meteo più o meno nuvoloso, piovoso o nevoso, con anche alcuni ibridi come nevischio o grandine. Ancor prima di cominciare la gara, siamo poi rimasti letteralmente impressionati dalle possibilitĆ  di personalizzazione che WRC 8 offrirĆ  ai giocatori, con menu contestuali dalle opzioni praticamente infinite. Vi basti sapere che ĆØ persino possibile regolare (in maniera fine!) la telecamera all’interno del veicolo per trovare la propria posizione di guida ideale, attivare i tergicristalli quando serve o regolare il campo visivo, che, impostato al massimo grado possibile, arriva quasi a simulare l’effetto di un monitor ultra-wide. E questo non ĆØ che l’inizio: gli sviluppatori ci hanno assicurato che ogni più piccolo elemento del proprio veicolo sarĆ  personalizzabile. WRC 8, insomma, sembra voler puntare tutto su un’esperienza simulativa, contrapponendosi allo stile più ā€œarcadeā€ dei “rivali” (tra moltissime virgolette) di Codemasters, seguendo una filosofia che, alla lontana, ci ha ricordato gli Assetto Corsa di Kunos Simulazioni, cugini ā€œda pistaā€ del titolo di Kylotonn.

WRC 8

Gli sviluppatori, come accennavamo poc’anzi, hanno investito una cospicua quantitĆ  di risorse anche per migliorare la modalitĆ  Carriera, che ĆØ stata completamente riscritta per permettere di non seguire più soltanto ogni stagione dal punto di vista di un singolo pilota, bensƬ da quello di un intero team, di cui noi videogiocatori ricopriremo il ruolo di manager: in questo modo avremo il completo controllo di ogni parametro, dallo stato finanziario della squadra – legato alla possibilitĆ  di ingaggiare piloti più forti e migliorare più velocemente le proprie vetture – ai singoli membri del team (piloti, meccanici, talent scout, meteorologi e cosƬ via). Il tutto ĆØ gestito tramite comodi menu con visuale dall’alto che affaccia direttamente negli uffici del team, i quali si arricchiranno ed espanderanno a seconda della nostra fama all’interno del campionato mondiale. Per poter dare un qualche senso di progressione, Kylotonn ha deciso di strutturare la modalitĆ  carriera non solo attorno alla vittoria di ogni gara del World Rally Championship, ma piuttosto allo sblocco di determinate abilitĆ , a loro volta fondamentali per proseguire nel percorso di crescita, molte delle quali ottenibili in maniera indiretta mediante la corretta gestione del team, altre invece legate all’effettivoĀ rendimento su pista e all’allenamento dei piloti, che, se necessario, possono ripetere anche più volte la stessa gara per accumulare più punti.

WRC 8, tuttavia, non dimentica nemmeno chi vuole limitarsi ad affrontare un percorso dopo l’altro senza curarsi della componente manageriale: ĆØ esattamente a questa domanda che risponde la Season Mode, pensata per riproporre in maniera quasi speculare la struttura giĆ  vista nel sesto e nel settimo capitolo, senza tutte le novitĆ  introdotte più di recente dall’ottavo.Ā Una nota di merito, piuttosto inaspettata, va infine ai giochi di luce e, in generale, alla presentazione visiva che gli sviluppatori sono stati capaci di imbastire. I WRC ufficiali non sono mai stati videogiochi dal cosiddetto ā€œgraficone spaccamascellaā€, eppure questo capitolo ĆØ riuscito a raggiungere livelli sorprendenti, specie nelle gare con meteo dinamico, in cui il sistema di illuminazione – non incredibile, ma molto funzionale – riesce a dare il meglio di sĆ©.

WRC 8, insomma, ĆØ riuscito a convincerci: l’anno extra che Kylotonn ha deciso di prendersi per lo sviluppo del gioco sembrerebbe aver dato i suoi frutti, restituendo agli appassionati un capitolo migliorato sotto tutti i punti di vista. Il modello di guida pare finalmente funzionare a dovere, il meteo dinamico ĆØ una graditissima aggiunta e la nuova struttura della carriera promette una profonditĆ  e una longevitĆ  completamente diverse rispetto al passato. Insomma, un cambio di marcia, in tutti i sensi, su tutti i fronti: con l’uscita fissata al prossimo 5 settembre, poi, non dovremo nemmeno attendere più di tanto per scoprire se le nostre positive impressioni verranno confermate.

Nato nello scorso millennio con una console fra le mani e rimasto per molti anni confinato nel mondo distopico della Los Angeles del 2019, ha infine deciso di uscirne per divulgare al mondo intero le sue più grandi passioni: il videogioco in tutte le sue forme, il cinema (quello vero) e Dylan Dog.