SpongeBob Battle For Bikini Rehydrated | Con l’arrivo della sesta generazione di console (PlayStation 2, Xbox) e la conseguente consacrazione del 3D, l’action platformer è dovuto per forza di cose cambiare. Ratchet & Clank, Jak and Daxter e Sly Raccoon sono dopotutto dei franchise che, in un modo o nell’altro, hanno ridefinito l’idea iniziale del genere, basato su concetti basilari e ben diversi da quelli maturati su PlayStation 2, ma non sono stati solo loro a definire il nuovo standard dell’action platformer. Più in là, nel microcosmo delle avventure di nicchia, c’erano dei nomi che presto o tardi sarebbero diventati dei veri e propri oggetti di culto. Tra procioni che si improvvisano ladri e gatti antropomorfi, infatti, si sarebbe presto aggiunta anche una spugna parlante alle icone del genere, in quel periodo storico più affollato che mai. SpongeBob SquarePants Battle For Bikini Bottom aveva tutto quello che un fan della serie animata omonima avrebbe voluto da una serie così folle: battute funzionali e legate direttamente ai personaggi in primis, oltre a un gameplay che semplicemente funzionava su PlayStation 2, Xbox e GameCube, nonostante alcune criticità sul level design. Ma non ci sarebbe stata critica che avrebbe allontanato i fan dalla community, anche oggi impegnata su speedrun di ogni tipo e forma. Ed è stato anche per gli stessi motivi che Purple Lamp Studios ha voluto riesumare la storia della docile spugna dal mercato dei videogiochi: ora nota come SpongeBob SquarePants Battle For Bikini Bottom Rehydrated, il nuovo titolo è direttamente un remake dell’originale che, oltre alle evidenti migliorie, si è voluto presentare come l’edizione definitiva e completa di Battle For Bikini Bottom, scene tagliate incluse! Durante la gamescom 2019, invitati in una presentazione a porte chiuse di THQ Nordic, abbiamo avuto la possibilità di vedere (e giocare) il ritorno di uno degli action platformer degli anni ‘00. Avrà mantenuto intatto il suo charme?
SpongeBob Battle For Bikini Bottom: non vi ho sentito bene!
Vi ricordate il Bikini Bottom originale, con la sua tipica esuberanza trasposta dalle battute di SpongeBob e compagnia? Ecco, ora immaginatevi gli stessi lavori fatti con Crash Bandicoot N. Sane Trilogy e Spyro Reignited Trilogy, e applicateli sul videogioco di Heavy Iron Studios: il risultato è quello, straordinario come sempre. SpongeBob, Patrick, Squiddi e gli altri comprimari si muoveranno come se usciti dal cartone animato di Nickelodeon, vivaci nelle loro goffe movenze e semplicemente comici quando la nostra spugna gialla cercherà di scappare dai terribili robot di Plankton. Le avventure saranno le stesse, certo, ma sono state anche ammodernate per dare modo ai novizi di vivere al meglio l’action platformer. Accorgimenti minori, come l’eliminazione del fogging e la limatura della telecamera di gioco, ma che danno modo a Bikini Bottom di sentirsi moderno anche nella struttura ludica di un gioco del 2003. E non è facile, soprattutto quando stiamo parlando di un titolo estremamente classicista nel level design: abbiamo le monetine da raccogliere, abbiamo le casse da distruggere e i nemici da eliminare con il salto.
Tra boss fight e nemici normali, la difficoltà di SpongeBob SquarePants Battle For Bikini Bottom Rehydrated è stata ulteriormente bilanciata.
Nella demo che ci è stata mostrata da THQ Nordic, abbiamo essenzialmente vissuto il livello iniziale del gioco. Tra meduse e robot inferociti, il nostro obiettivo sarà quello di muoverci nei Jellyfish Fields e di aiutare uno Squidward che, rimasto bloccato dalle misteriose insidie della fauna locale, sarà rimasto ferito dalle punture urticanti delle meduse! Come un baldo supereore, il nostro compito sarà quello di salvare il povero Squiddi, raggiungendo il King Jellyfish e sconfiggendolo in una battaglia all’ultima puntura per recuperare della preziosissima gelatina, da spalmare infine sulle ferite di Squidward. Un compito semplice, forse, ma ovviamente Bikini Bottom Rehydrated non si ferma solo sul gameplay o la grafica.
Le novità in tal senso sono tantissime, cominciando da una modalità multiplayer inedita che, a detta degli sviluppatori, darà modo alle generazioni che hanno vissuto il titolo originale di condividerlo direttamente con i figli. Un’idea tenera, di una dolcezza unica, ma che non abbiamo avuto modo di testare. Durante la presentazione ci è stato però precisato che si potrà giocare assieme solo in una non meglio definita modalità orda, nella quale dovremo sconfiggere quanti più avversari possibile con un secondo giocatore. Ma se prima vi avevamo parlato dell’edizione definitiva e completa di Bikini Bottom, in fondo ci sarà un motivo! Purple Lamp Studios ha difatti ben pensato di riesumare non solo il codice originale del gioco, ma anche tutti i contenuti tagliati che, per un motivo o per un altro, non sono mai più stati inseriti all’interno del titolo. In questo modo, oltre a una bella rivisitazione dell’opera originale, anche i giocatori di vecchia data avranno delle novità esclusive da vivere per la prima volta in assoluto su Bikini Bottom.
In chiusura, SpongeBob Bikini Bottom è esattamente quel titolo che nel 2003 vi avrà saputo immergere in una nuova storia della spugna gialla più famosa al mondo, con delle differenze ovvie! Prendendo spunto da opere quali Crash Bandicoot N. Sane Trilogy e Spiro Reignited Trilogy, il lavoro di ammodernamento fatto da Purple Lamp Studios è pregno di passione e ricco di dettagli da ammirare, ma ovviamente le novità non finiscono così. Tra minigiochi inediti, modalità multiplayer aggiuntive e tutti i contenuti tagliati dal titolo originale, Rehydrated è sicuramente uno dei remake più promettenti dell’ultimo decennio e, con il giusto passaparola, potrebbe tranquillamente tornare come la gemma di culto che in tanti, forse troppi, non hanno mai avuto il piacere di provare.