Monkey King Hero is Back Anteprima dalla gamescom 2019

Monkey King Hero is Back THQ Nordic gamescom 2019

Monkey King Hero is Back | Associare cartoni animati, film e libri ai videogiochi non è mai stata una grandissima idea, e lo spauracchio di queste trasposizioni un po’ raffazzonate ha preso negli anni il termine di tie-in. Lo abbiamo visto dopotutto con una marea di opere diverse: da alcuni titoli basati sulle opere di Lovecraft agli immancabili videogiochi su Spider-Man o Harry Potter, passando infine per alcune amenità storiche come Catwoman, Charlie’s Angels e ovviamente E.T. The Extraterrestrial. Sulle trasposizioni videoludiche dei giochi, insomma, si è fatta la storia dello stesso medium nella sezione delle atrocità e del brutto da eliminare con il fuoco… ma allora perché pensare a un videogioco tutto unico su Monkey King Hero is Back? Invitati a una presentazione a porte chiuse di THQ Nordic tenutasi durante la gamescom 2019, abbiamo scoperto le motivazioni che hanno portato il team di Oasis Studios a ricostruire la storia del film animato omonimo nel formato ludico.

Monkey King Hero is Back: la leggenda di Sun Wukong

Partiamo anzitutto dalle basi: sì, Monkey King Hero is Back si basa su Il viaggio in occidente di Wú Chéng’ēn, la stessa storia che avrebbe ispirato Akira Toriyama sul suo storico Dragon Ball, ma anche altri innumerevoli scrittori su avventure che, in un modo o nell’altro, avrebbero citato la leggendaria scimmietta. D’altronde Smite, il MOBA in terza persona di Hi-Rez Studios, ha messo lo stesso Sun Wukong tra le divinità cinesi dei Pantheon che il giocatore può scegliere per le sue partite. Son Goku, alla fin dei conti, è una leggenda, ed è anche questo che ha spinto Oasis Studios a realizzare una trasposizione videoludica tutta sua sul protagonista del classico cinese, tant’è che le compagnie di produzioni cinesi di Monkey King Hero is Back hanno voluto donare gli asset del film allo stesso Oasis Studios, e nei risultati finali si vede chiaramente; la grafica è magnifica. Allo stesso modo, lo studio cinese non è stata la prima compagnia che ha voluto tirar fuori un videogioco dal film d’animazione omonimo. Piuttosto, è subentrata direttamente Sony per capitalizzare su uno dei successi più importanti del 2015 nella cinematografia cinese e tramutare così Monkey King Hero is Back in un first party di PlayStation 4. Da noi ovviamente le cose son cambiate, vista anche la scelta di THQ Nordic come publisher del gioco, tramutando il titolo in un videogioco che uscirà sì in esclusiva console su PlayStation 4, ma anche su PC.

Monkey King Hero is Back THQ Nordic gamescom 2019

Lo spirito colorato e scanzonato dei personaggi caratterizzerà tutto il mondo di Monkey King Hero is Back.

Ma allora, come sarà mai strutturato il videogioco di Monkey King Hero is Back? In essenza, stiamo parlando di un banalissimo action/adventure, ma non di un signor nessuno. Prendendo chiaramente ispirazione dai platformer di vecchia data, l’opera di Oasis Studios vuole essere un’odissea che unisce mazzate a suon di kung fu, esplorazione libera del mondo e sì, vista anche la natura della scimmietta, anche un po’ di stealth! La storia originale del film rimarrà pressoché identica anche nel videogioco, ma verrà arricchita con svariate avventure originali. La storia del film omonimo, d’altro canto, vuole essere anche un viaggio di redenzione. Sun Wukong è difatti arrogante, andando oltre l’autorità delle divinità e sicuro talmente di sé da voler sfidarle sulla base di alcune imprese. Ovviamente un atto così libero e infantile non verrebbe mai ricompensato, e infatti lo scimmiotto viene imprigionato per circa 500 anni… finché non viene liberato da un giovane ragazzo alla sua ricerca, di nome Liuer. Insieme, dovranno lottare assieme per liberare la Terra da un terribile male. Le basi sono perlopiù queste, ma i responsabili di Oasis Studios ci hanno garantito che nel videogioco di Monkey King Hero is Back ci saranno delle avventure esclusive dedicate proprio al duo.

A livello del gioco vero e proprio, invece, Monkey King Hero is Back diverte ed esalta. C’è ovviamente il sistema del kung fu, che a tratti ricorda un certo Batman Arkham Asylum di Rocksteady Studios, ma il vero colpo di genio del titolo è insito nella sua combinazione tra gameplay tradizionale e stealth. In alcune occasioni, infatti, i nostri nemici si troveranno addormentati e saranno aperti a degli attacchi a sorpresa. Da lì potremo lanciare oggetti, avvicinarci a loro per eliminarli in fretta o utilizzare le nostre abilità esclusive per metterli tutti KO. Perché sì, se c’è una cosa che ci è sembrata un po’ sbilanciata rispetto agli attacchi e alle caratteristiche di Sun Wukong, quella è la cerchia delle mosse speciali a disposizione dello scimmiotto. C’è anche da dire che il livello di gioco che il team ci ha mostrato era con ogni probabilità una delle scene iniziali di Monkey Kong Hero is Back, per cui va capito se la difficoltà verrà ribilanciata nel corso dell’avventura. Sul mero concetto dell’avventura e del viaggio, invece, Monkey King Hero si Back fa il suo lavoro senza infamia e senza lode: avremo le scale da utilizzare per trovare degli oggetti segreti, degli orbi da collezionare per potenziare le già citate abilità e alcuni segreti da scovare tra un edificio e l’altro, tra gli anfratti più velati e in mezzo a strade che sembrano irraggiungibili. A proposito di strade irraggiungibili, il team ci ha confermato che l’avventura durerà circa 8 ore in tutto e che ci condurrà a fare un po’ di backtracking tra un potenziamento e l’altro.

https://www.youtube.com/watch?v=u81UrGqHM1U

Monkey King Hero is Back non è un ritorno al passato degli action/adventure dei primi anni 2000, ma è sicuramente un progetto intrigante. Le avventure di Sun Wukong, tra shonen ignoranti e mere citazioni, hanno catturato l’attenzione di miliardi di lettori e appassionati negli anni, tramutando lo scimmiotto in uno dei più grandi eroi nella storia della letteratura cinese. Perché non farci un videogioco, dopotutto? Le collaborazioni tra Oasis Studios e le compagnie di produzione cinesi che hanno diretto la pellicola si notano nello stile grafico, estremamente fedele al film d’animazione originale, ma c’è anche altro. Il gameplay non sarà stato eccezionale, ma ci è sembrato cinematografico e soprattutto divertente a lungo termine, grazie a un utilizzo saggio dell’ambientazione di meccaniche come lo stealth; non stiamo quindi parlando di un corridoio in cui mazzolare migliaia di ostacoli urlanti, ovviamente. In attesa di un test più approfondito del gioco, vi ricordiamo che Monkey King Hero is Back uscirà il 17 ottobre di quest’anno su PlayStation 4 e PC.

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.