Rugby 20 Provato dalla gamescom 2019

Rugby 20 Eko Software Bigben Interactive gamescom 2019

Pensando alle discipline sportive in Italia, se c’è una competizione che riesce ad attirare un suo seguito oltre al calcio, essenzialmente un’istituzione inarrestabile a livello mondiale, quello è il rugby. Anche a livello popolare, tra grandi e piccini, sarà stato impossibile non imbattersi nelle pubblicità del grande Martín Castrogiovanni o nel trasporto generale degli appassionati, forse i più grandi fan di una disciplina subito dopo quella calcistica. Eppure, il rugby ancora non ha preso particolarmente piede nell’industria dei videogiochi. Dopo averlo visto l’ultima volta in azione con Rugby 18, titolo del 2017, Bigben Interactive è tornata all’assalto sulla serie con un nuovo capitolo inedito, intitolato per l’occasione Rugby 20. In occasione della gamescom 2019 siamo stati invitati a uno stand di Bigben Interactive proprio per questo, scoprendo insieme a un membro del team di Eko Software cos’è cambiato rispetto agli scorsi capitoli della serie.

Rugby 20: pick and go

A livello di gameplay, Rugby 20 è un perfetto mix tra una grande semplicità di gioco e la complessità di ogni sport game. Pur non avendo così tanta dimestichezza con i videogiochi basati sui rugby, infatti, siamo riusciti in breve tempo non solo a dire la nostra, ma a vincere la nostra partita contro degli avversari controllati da una CPU. Gli elementi da tenere in conto, dopotutto, sono molteplici: bisogna stare attenti al ruck, chiamando all’attenzione i propri compagni e cercando di riprendere il controllo della palla con alcuni quick time event, e tentare alcune mosse evasive per evitare tutti i giocatori disposti davanti a noi, passando la palla ai nostri compagni di squadra o lanciandola in mezzo al campo con cura, analizzando in tempo reale tutte le condizioni e le disposizioni dei giocatori. È sicuramente un gameplay dinamico, quello di Rugby 20, ed è certo un passo in avanti rispetto agli scorsi capitoli della serie videoludica.

Rugby 20 Eko Software Bigben Interactive gamescom 2019

La presentazione generale di Rugby 20 è effettivamente migliorata rispetto agli scorsi capitoli della serie.

Sul lato tecnico, invece, Rugby 20 non ha subito dei miglioramenti così evidenti dallo scorso capitolo, ricevendo tuttavia dei rimaneggiamenti dal punto di vista stilistico e delle pulizie generali nella UI, che ora è anche più bella da vedere, oltre a essere funzionale. Ovviamente ogni paragone sarebbe sbagliato e anche durante il nostro appuntamento alla gamescom 2019 ci è stato detto che una delle priorità di Eko Software è stato esattamente quello di migliorare non solo la grafica generale del gioco ma anche le sue animazioni, eppure le fondamenta tecniche di Rugby 20 sono ancora lontane da un FIFA 20 o da un eFootball PES 2020. Non che sia giustamente un male, vista la differenza nella mole di seguito che v’è tra un gioco di calcio e uno dedicato al rugby, ma se da un lato c’è sicuramente un ovvio miglioramento sotto ogni aspetto della grafica, dall’altro non c’è stato ancora quel grande passo che avrebbe potuto portare Rugby 20 in competizione diretta (a livello tecnico, beninteso) con i suoi fratelli maggiori del calcio.

Ovviamente non abbiamo avuto modo di esplorare in modo adeguato tutte le modalità offerte dal nuovo capitolo della serie, ma da Rugby potrete aspettarvi le basi di ogni sport game che si rispetti: abbiamo la modalità Carriera, la Weekly Challenge e il My Squad, senza contare ovviamente le modalità online. Avremo quindi la possibilità di costruire la nostra squadra all’interno della carriera, costruendo anche il nostro personaggio e portandolo a perseguire il titolo di Super Rugby, costruendo infine le fondamenta per trasportare tutti i nostri progressi nella modalità online, contro altri giocatori distinti dalle loro personalissime squadre. In questo caso, nonostante le migliorie a livello ludico, Rugby 20 non ha voluto aggiungere altre novità sulle modalità di gioco; una normalità in questo caso, visto che titoli come PES e FIFA hanno voluto seguire la stessa strategia negli ultimi anni, tralasciando l’inedita modalità Volta dell’ultimo gioco sportivo di EA e altre minuzie.

Rugby 20 Eko Software Bigben Interactive gamescom 2019

Tra corse e ruck, le strategie possibili in Rugby 20 saranno davvero molteplici.

In definitiva, Rugby 20 è stato una macedonia di elementi che non abbiamo ancora avuto di digerire totalmente. Da un lato abbiamo difatti un gameplay funzionale condito da alcune tecniche che richiedono una expertise notevole per essere padroneggiate, mentre dall’altra abbiamo delle modalità che non ci hanno (ancora) sorpreso per la loro inventiva. Sicuramente avremo modo di scoprire quanto il team di Eko Software sarà riuscito a migliorare solo a febbraio 2020, quando Rugby 20 uscirà ufficialmente su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.