Destiny Connect Tick Tock Travelers Provato dalla gamescom 2019

Destiny Connect Tick Tock Travelers

Tra tutti gli stand visitati durante la nostra visita alla gamescom 2019, NIS America è stata sicuramente la compagnia ad aver mostrato più videogiochi in contemporanea da testare liberamente su PlayStation 4 e Nintendo Switch. C’erano i soliti noti, come Disgaea 4 Complete+ e The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel III, ma anche ritorni graditi del calibro di Utawarerumono: ZAN o titoli mai annunciati sino a quel momento, come Psikyo Shooting Star Alpha & Bravo. In tutta questa frenesia generale, nel tempo a nostra disposizione abbiamo avuto il piacere di provare un nuovo JRPG che farà la felicità di grandi nostalgici e novizi piccini: stiamo parlando di Destiny Connect Tick Tock Travelers, che ha saputo conquistarci grazie a uno stile fuso tra il cel shading -in questo caso particolarissimo- e delle colorazioni incredibilmente vivaci, come se ci si fosse improvvisamente tuffati in una fiaba dai toni epici. Tuttavia, avendolo già provato in anteprima nello stand di NIS America, tra le sue versioni per PlayStation 4 e Nintendo Switch, Destiny Connect sarà davvero così straordinario o si sta facendo notare grazie alla sola illusione della nostalgia?

Destiny Connect Tick Tock Travelers: benvenuti a Clocknee

Nonostante tutto, Destiny Connect Tick Tock Travelers è riuscito ad attirare la nostra attenzione a causa di tre fattori unici ed essenziali per un gioco di ruolo degli ultimi anni. Innanzitutto stiamo parlando di un unicum a livello grafico nell’ultima generazione delle console, paragonabile solo al Blue Dragon (che, tra parentesi, era uscito originariamente su Xbox 360 nel lontano 2006) di Mistwalker e Artoon. Rivedere delle figure così cartoonesce non solo si fa vivere l’intero progetto come se fosse una boccata d’aria fresca non indifferente rispetto agli stilemi più realistici dettati da Final Fantasy XV o Dragon Quest XI, ma è anche narrativamente (e non solo) vicino a titoli come Dark Chronicle. In tutto ciò, ovviamente, Destiny Connect Tick Tock Travelers è bello anche perché riesce a mantenere una sua distinta identità. Sherry, protagonista indiscussa della storia, è difatti una giovane ragazza intraprendente, sì, ma non esattamente incline alla violenza; saranno le vicende a tramutarla in una guerriera improvvisata, quando il grande orologio della città di Clocknee si fermerà a un solo secondo dalla fine del 1999; e con esso, tutto il mondo. Il passaggio al nuovo millennio, in effetti, non avviene: tutti sono bloccati, i fuochi d’artificio smettono improvvisamente di deflagrare nel cielo, gli spettatori increduli alla scena rimangono lì, a bocca aperta, mentre Sherry… beh, Sherry si troverà cosciente nel corso dell’intero fenomeno paranormale, scoprendo ben presto di potersi muovere oltre le reti del tempo, mentre dei terrificanti robot cominceranno a invadere tutte le strade coinvolte dal blocco temporale; cosa starà accadendo?

Destiny Connect Tick Tock Travelers

Le varie Forme di Isaac in Destiny Connect Tick Tock Travelers riescono a essere terribilmente tenere.

La base rimane fiabesca, ma Destiny Connect riesce a farsi apprezzare anche grazie a una trama che non vuole essere più grande di sé stessa, né vuole andare oltre le basi dettate dal Capodanno iniziale. La nostra protagonista è infatti una giovane ragazza che, gettatasi nelle condizioni sbagliate, dovrà trovare un modo per ripristinare la corrente temporale e risolvere il dramma che ha infestato la città di Clocknee; in sintesi, Sherry è un po’ come la sperduta Alice, con tanto di creature folle che l’accompagneranno verso il suo obiettivo finale. Da un lato c’è infatti Pegreo, un timidone e il miglior amico d’infanzia della protagonista, mentre dall’altro v’è Isaac, un robot che la stessa Sherry troverà nella fabbrica di suo padre e che improvvisamente, senza alcuna apparente spiegazione, deciderà di volerci aiutare, consentendoci di viaggiare nel tempo e di scrutare sia nel passato che nel futuro, saltellando qua e là tra i buchi temporali alla ricerca della verità.

Nel gameplay vero e proprio, invece, Destiny Connect Tick Tock Travelers funziona esattamente come ci si aspetterebbe da un JRPG di vecchia data, con tutte le novità ovvie del genere. Gli incontri con i nemici, per esempio, non saranno casuali ma si baseranno sul loro incontro diretto nella mappa da gioco, mentre passeggeremo tra una zona e l’altra. E anche lì avremo modo sia di effettuare un attacco da dietro -ottenendo un turno di vantaggio- sia di subirne uno dai nostri avversari robotici! I combattimenti a turni, invece, ci lasciano direttamente la libertà di comandare i nostri tre lottatori come meglio crediamo. D’altronde il vero fattore innovativo da tenere in conto, cosa che anche a livello narrativo ha un suo perché, è che Isaac non sarà un semplice robot da compagnia, perciò dovremo evitare di farlo decedere negli scontri con gli avversari, pena… il Game Over! Sì, Sherry e Pegreo potranno perire tranquillamente in ogni momento durante il gioco, ma ciò non comporterà la sconfitta. Un’idea sicuramente interessante, che spesso ci porterà a spostare la nostra totale attenzione sulla sopravvivenza di Isaac.

E parlando specificatamente del nostro vagabondo temporale, la personalizzazione di Isaac sarà completa su ogni suo singolo aspetto. Potremo tramutare il nostro comprimario in un cowboy (con tanto di armi da fuoco) o in un pugile specializzato negli attacchi fisici grazie alle sue svariate Forme. Ed è stata forse questa caratteristica del robot, tra boss fight impegnative e modifiche estese dei lottatori, ad averci piacevolmente sorpresi. Destiny Connect Tick Tock Travelers è sicuramente un titolo adatto ai novizi, certo, ma allo stesso tempo ci ha regalato dei momenti davvero intensi e strategici nella loro semplicità.

In definitiva, Destiny Connect Tick Tock Travelers è perfetto per rompere la tanto allarmante barriera d’ingresso dei giochi di ruolo orientali, grazie non solo a un sistema di gioco che richiama i JRPG di vecchia data, ma anche a uno stile grafico, fresco, fiabesco, leggero da digerire e, con esso, anche una narrazione che non vuole farci leggere migliaia di documenti sparsi qua e là o farci immergere forzatamente nelle teorie del complotto per arrivare alla verità di un determinato dilemma. Tutt’altro, Destiny Connect Tick Tock Travelers rappresenta la base di ogni gioco di ruolo, e così vuole mostrarsi agli occhi del pubblico.  Le uniche magagne, in realtà, vera incognita del progetto di Nippon Ichi Software, sono relative al lato tecnico del titolo, che vive in funzione di una grafica un po’ sporca, forse mal gestita in alcune sezioni. In questo caos, tuttavia, si tratta di trovare l’ago nel pagliaio. Ovviamente non crediamo che ci si troverà davanti al capolavoro generazione, ma con Destiny Connect Tick Tock Travelers sta anche approdando un ottimo GDR giapponese da far vivere ai novizi del genere su Nintendo Switch, sia in modalità portatile che a casa. Prodotti così unici nel panorama dei JPRG, insomma -almeno in questa generazione di console- si contano davvero sulle dita di una mano.

Dopo un rito di iniziazione tenuto dalle alte cariche di GamesVillage, Valerio è stato accettato come redattore. È il più giovane del gruppo e, nonostante le apparenze, nasconde un grande talento. Ma lo nasconde molto bene! Non vi consigliamo di partire con lui: leggende narrano che chi l'abbia seguito si sia perso nei meandri della misteriosa Pomezia.