No Straight Roads | Negli ultimi anni, soprattutto nell’era di internet, ogni nostro contenuto può viaggiare attraverso qualsivoglia portale online, in modo aperto e gratuito, che sia su YouTube, su un blog indipendente o su altre piattaforme online; le possibilità sono davvero infinite. Ed è anche così che i giovani musicisti di oggi si trovano spesso davanti a un crocevia, a una manciata di strumenti tra le mani e alla prospettiva di una vita migliore, lontana dal grigiore della quotidianità e immersi nello spettacolo di un concerto tanto bombastico quanto giovane e inesperto, e il più delle volte a suon di rock. Ovviamente, non tutti apprezzeranno il genere che suonerai o le tue abilità con lo strumento, ma l’importante è sempre quello di continuare a vivere la propria passione, anche quando hai il mondo che vorrebbe spezzare i tuoi sogni. In una strana congiunzione astrale, anche alla gamescom 2019 abbiamo avuto modo di vivere le stesse sensazioni di quegli stessi musicisti, estremizzate e colorate in un miscuglio incredibilmente riuscito tra uno Psychonauts, uno Splatoon, un pizzico di Jet Set Radio e anche altro. Pad alla mano, ci siamo tuffati nel mondo di No Straight Roads; una realtà distopica che vive nelle tracce a base di EDM e aborra totalmente le sonorità del rock.
No Straight Roads: rock o morte!
Il mondo è controllato, manipolato da forze esterne che tutto vogliono fuorché liberare i cittadini dalle loro costrizioni quotidiane. Il piacere è uno solo nei dintorni di Vinyl City, e ha un termine ben preciso: EDM. Ma la dance music non serve solo per ballare e svagarsi, beninteso. In fondo, il genere scelto serve anche a incanalare il potere della musica e a tramutarlo in energia elettrica, tutto il nome di una vita migliore in Vinyl City… ma sarà davvero così? Mayday e Zuke ne hanno abbastanza di ascoltare le solite, smorte tracce musicali, talmente mosce da risultare meccaniche, robotiche. Loro, oltre ogni cosa, vogliono far risorgere l’indie rock e far decadere l’impero dell’EDM. E sarà da questo sogno nel cassetto che ci troveremo a suonare in Lights Up, un programma che ironicamente vuole ricordare X-Factor e tanti altri talent show disumanizzanti. Lì ci sarà una certa Tatiana a giudicare la nostra esibizione, che non appena sentirà l’obiettivo della giovane protagonista deciderà di bandire totalmente il rock… per sempre. Il rock non ha così una voce, impossibilitato a parlare tramite la chitarra elettrica di Mayday e le bacchette di Zuke. Ma la loro band, tale Bunk Bed Junction, non ne vuole sapere di mollare la presa. Anche nel mezzo di una censura totale nei confronti della rock music, Mayday è intenzionata a ribellarsi, a far vedere che la dance music non è la musica del popolo, e che il rock può trionfare.
L’umorismo di No Straight Roads si farà sentire a più riprese tra una boss fight e l’altra, a suon di chitarra e batteria.
Ma cosa ci troveremo una volta che avremo vestito il ruolo di Mayday? Un sistema di gioco che vuole farci suonare gli strumenti à la Guitar Hero, un action vicino alla cattiveria metal di un Brütal Legend o altro ancora? Distanziandosi da tutte le apparenze, Metronomik ha invece deciso di costruire una struttura da action/adventure attorno a No Straight Roads, facendo ruotare il gameplay tra la chitarra elettrica di Mayday e le bacchette da batterista di Zuke. Avremo quindi la possibilità di sfruttare entrambi i membri della band, che si differenzieranno a seconda delle singole abilità dei loro strumenti musicali, che se utilizzate al momento giusto ci daranno modo di stravolgere la struttura di un oggetto e renderlo nostro, tramutandolo in un’arma, una struttura che ci rifornirà continuamente di note musicali (a essere più precisi, dei veri e propri proiettili) o altro ancora.
I combattimenti contro l’impero dell’EDM nel mondo di No Straight Roads saranno conditi da una marea di stravolgimenti inattesi.
In questo contesto, il buon Zuke sarà più un Support che altro, da far subentrare in campo solo per sostituire Mayday e per trasformare alcuni oggetti in altrettanti rifornimenti di emergenza, mentre la nostra chitarrista servirà perlopiù per attaccare velocemente il nostro avversario di turno, stravolgendo ogni oggetto utile in una torretta o, peggio ancora, in un’arma nuova di zecca. Le possibili combinazioni in quel di Vinyl City sono davvero tante, e il fatto di aver combattuto contro il superbo DJ Subatomic Supernova (già il nome dovrebbe far intendere tutto), unica boss fight della demo, ci ha dato modo di capire che No Straight Roads non sarà esattamente una passeggiata nel parco, soprattutto con i meno avvezzi al genere. Ma la cosa che più ci ha sorpresi, in fin dei conti, è la vivacità delle battute che si susseguiranno tra un livello e l’altro. L’ironia di No Straight Roads si evince da dettagli davvero superficiali, come nel fatto che Zuke combatterà tramite le sole bacchette di una batteria, andando a batterle contro uno strumento inesistente come se fosse un novello Otto Disc de I Simpson, o nella follia totale di Mayday, che risulta talmente esuberante da stuccare non solo Tatiana e l’intero impero dell’EDM, ma anche noi.
Osservando nel dettaglio No Straight Roads, va detto, Metronomik ha realizzato un lavoro che pare scopiazzato da altri videogiochi, ma che nella grande visione d’insieme risulta incredibilmente ispirato e unico. Come abbiamo già detto, infatti, nel titolo vive uno Psychonauts, uno Splatoon, un Jet Set Radio e tanti altri elementi da una miriade di titoli diversi. Un esempio importante è relativo alla finestra dei dialoghi e alla grafica disegnata dei personaggi, che tanto ricordano le stesse silhouette di Persona. Il connubio che si viene a creare è magnifico, colorato a non finire e allo stesso modo dinamico, che si ingrigisce con la musica dell’impero elettronico e torna a vivacizzarsi nelle colorazioni, nelle linee e soprattutto nei volti del nostro duo protagonista. Ed è forse con certi dinamismi che Metronomik ha voluto evidenziare un indissolubile binomio; non solo tra EDM e rock, ma tra tutti i generi dell’intero universo musicale.
Nel corso della battaglia con il terribile DJ Subatomic Supernova, infatti, le sonorità elettroniche del suo disco venivano irrimediabilmente sovrastate dalla nostra musica rock, ma allo stesso modo c’erano dei momenti in cui sia rock che EDM entravano in una perfetta congiunzione, quasi a volersi stringere in una sola armonia. Sarà forse questa la genialità di No Straight Roads, che invece di voler proporre una banale quanto infantile ed estremizzante superiorità del rock rispetto agli altri generi vorrà invece chiudere la propria narrazione con un ultimo messaggio, ossia che non v’è un genere superiore, e che volerlo gridare ai quattro venti vorrebbe dire abbassarsi allo stesso livello di Tatiana, figure apparentemente sapienti ma che, in fondo, nascondono una forte insicurezza (nei confronti della musica e, di riflesso, della città e di loro stessi) e un’ignoranza estrema sul grande calderone che è oggi il mondo della musica. Non stiamo ovviamente di parabole che richiedono grandi analisi collettive o di messaggi socio-politici à la Metal Gear Solid, ma offrire già una base diversa dal bastian contrario della musica vorrebbe dire tanto per un titolo qual è No Straight Roads, e la via intrapresa sembra proprio quella.
Tra un riff di chitarra e un assolo di batteria, a chiudere il conto di No Straight Roads è l’anima di Metronomik. Si vede quando sull’opera di un videogioco ci si è consumati ettolitri di lacrime, sangue e sudore, e il titolo musicale dell’azienda malese è stato forse uno dei più grandi esempi dell’ormai trascorso gamescom 2019. Con dei talenti del calibro di Wan Hazmer (Lead Game Designer, Final Fantasy XV) e Daim Dziauddin (Concept Artist, Street Fighter V), inoltre, No Straight Roads riesce anche a distaccarsi dall’abnorme miasma di opere dal dubbio gusto estetico, inadatte anch’esse di mostrarsi come un vera distinzione dall matassa, dando così vita a un duo davvero memorabile. Mayday e Zuke saranno due mattacchioni, ma è così che li vogliamo. Di fronte a un impero dell’EDM c’è sempre il bisogno di un briciolo di libertà, di rock ‘n’ roll. No Straight Roads ci ha veramente stupefatti, e non vediamo l’ora di riscoprirlo nella sua versione completa, su PlayStation 4 e PC, nel corso del 2020.