Call of Duty Modern Warfare: cross-play e guerra terrestre nel nuovo provato

Call of Duty Modern Warfare

Call of Duty Modern Warfare Anteprima | Dopo una settimana dedicata interamente agli utenti PlayStation 4, la beta di Call of Duty: Modern Warfare si aggiorna, spostando il focus del test tecnico sulle funzionalità del cross-play. Senza dimenticare di aggiungere nuovi contenuti, tra cui la modalità Realismo e Guerra Terrestre, i ragazzi di Infinity Ward svolgono il loro battesimo di fuoco dopo le tante premesse fatte in interviste, trailer e anticipazioni, permettendo a tutti i giocatori – Switch esclusa – , di mettere mano a quello che si prospetta essere il miglior capitolo della serie Call of Duty. Dopo il nostro provato che svela un gameplay tattico e pacato, torniamo ancora una volta a parlarvi anticipatamente del soft-reboot di Modern Warfare, approfondendo le novità previste nel gioco completo.

Call of Duty Modern Warfare Guerra Terrestre

Guerra Terrestre permette di vivere la guerra di Modern Warfare su una scala un po’ più ampia delle altre modalità di gioco.

Call of Duty Modern Warfare: barriere infrante con il cross-play!

Nel momento in cui è stato svelato ufficialmente il multigiocatore, in attesa di scoprire cosa ci riserverà l’esperienza single-player, Infinity Ward è stata piuttosto chiara: Call of Duty Modern Warfare supporterà il cross-play tra PlayStation 4, Xbox One e PC. Oggi siamo piuttosto abituati a sentire notizie le quali annunciano che alcuni titoli multigiocatore supporteranno in futuro, o nell’immediato presente, il cross-play. Lo stesso Borderlands 3 in futuro supporterà il cross-play ad esempio, anche World War Z di Saber Interactive introdurrà tale supporto con i prossimi aggiornamenti. Pian piano stiamo assistendo – e finalmente aggiungerei – l’annientamento di qualsiasi muro che separa ogni videogiocatore. La stessa Sony fino a qualche tempo fa, era contraria a tale supporto e il successo spropositato di Fortnite ha influenzato così tanto la compagnia giapponese, a tal punto da fare un passo indietro e ripensarci su. Ad oggi, non sono tanti i titoli multigiocatore che possono vantare della funzionalità cross-play: dal già  citato battle royale di Epic Games, passiamo a Rocket League, per poi finire a Dauntless sino a spostarci in titoli come Realm Royale e Paladins. E’ vero, sono pochi, ma è solo l’inizio. Fino a qualche tempo fa era inimmaginabile un evento simile, eppure, a piccoli passi, questa barriera viene scalfita dalla forte volontà della community, fino a quando non arriverà un giorno in cui verrà completamente distrutta. Come funziona? E’ efficiente? Console gamer e PC gamer possono convivere pacificamente in uno sparatutto in prima persona? Scopriamolo insieme!

Per il franchise di Call of Duty, l’introduzione del cross-play è una delle novità più importanti, il quale influenzerà da qui in avanti lo sviluppo dei prossimi capitoli. Ma è altrettanto importante sapere come funziona e quanto si sia dimostrato efficiente durante la nostra prova di questa seconda trance di beta.

Come faccio a creare un gruppo con i miei amici che giocano su un’altra piattaforma?

Innanzitutto, l’accesso al multigiocatore di Modern Warfare passa per l’account Activision, il quale svolge la funzione di client del gioco. Tramite esso è possibile giocare insieme ad un amico che possiede una piattaforma differente dalla vostra e la comunicazione passerà principalmente nella chat di gioco, a meno che non vi attrezziate con programmi esterni come Discord. L’ID del vostro account Activision sarà la vostra identità in Call of Duty Modern Warfare e potrà essere cambiato in qualsiasi momento, ovviamente tramite il sito ufficiale.

Come funziona il matchmaking? Ci sarà uno sbilanciamento tra le periferiche in utilizzo?

Il matchmaking si occuperà di abbinare i giocatori secondo la periferica di utilizzo: pad con i pad, mouse e tastiera con mouse e tastiera, niente di più semplice. Ovviamente non mancheranno gli abbinamenti con due periferiche in utilizzo diverse, portando dunque ad uno scontro tra pad e mouse e tastiera, questo accadrà soprattutto quando un gruppo di giocatori a periferica mista avvierà la ricerca di una partita.

Dunque, tale abbinamento impedirà ai giocatori di console di incontrare coloro che accedono da PC?

Assolutamente no, dato che sia su PlayStation 4 che su Xbox One è possibile giocare con mouse e tastiera, il supporto passa attraverso il collegamento USB della periferica ed è possibile mappare i tasti nell’apposito menù delle impostazioni. Ovviamente anche chi gioca su PC potrà usufruire del pad e giocare tranquillamente con chi partecipa da console, ma per ovvi motivi tale eventualità difficilmente può avverarsi.

Come faccio a capire se in lobby ci sono utenti da altre piattaforme e con altre periferiche?

Il matchmaking, oltre ad essersi dimostrato molto efficiente, si presenta molto trasparente. Ogni giocatore, oltre ad essere identificato col suo ID Activision, mostrerà due icone ben specifiche: una indicherà la periferica in utilizzo (pad o MK), mentre l’altra specificherà la piattaforma da cui sta giocando.

La differenza di frame rate tra console e PC intaccherà l’equilibrio di una partita?

Come ormai è risaputo, il vantaggio di coloro che giocano su PC, oltre alla periferica in utilizzo, è il frame rate. Maggiore è il frame rate e più il gameplay sarà fluido, veloce soprattutto nella risposta e su personal computer, si va oltre al limite dei sessanta fps, il massimo che al momento si raggiunge su console. Dunque sì, questa differenza può in qualche modo spostare gli equilibri di una partita.

Call of Duty Modern Warfare

Qui è possibile notare come vengono identificate le periferiche di utilizzo e la piattaforma di gioco in Call of Duty Modern Warfare.

Guerra Terrestre e Realismo: due modalità che sconvolgono il gameplay

Infinity Ward punta tutto sul realismo: animazioni, armi, setting, gameplay e immersione a quest’ultimo, sono le principali componenti su cui sta lavorando il team di sviluppo per offrire un’esperienza multigiocatore che si avvicini alla campagna in giocatore singolo. Se da una parte troviamo un’impostazione del gameplay più tattica, dall’altra il titolo metterà a disposizioni svariate modalità che introdurranno i giocatori nel mood di Modern Warfare: in questo nuovo provato, vi parleremo di Guerra Terrestre e Realismo, novità principali per le modalità di gioco.

Che cos’è la modalità Realismo?

Realismo è una modalità standard, in cui domina l’assenza dell’HUD: niente mini mappa, nessuna indicazione su schermo come serie d’uccisioni o munizioni disponibili, nemmeno la bussola sarà disponibile, tutto ciò porterà ad una maggiore immersione nel gameplay.

Come faccio a giocare senza alcuna indicazione su schermo? Come faccio a sapere dove sono i nemici?

Realismo non è nient’altro che la modalità Veterano presente in ogni capitolo della serie, ma al contrario della modalità indirizzata ai giocatori hardcore, la vita sarà al massimo. Per individuare gli avversari invece, si consiglia di avere una buona conoscenza della mappa e dell’ausilio di un paio di cuffie da gioco: il comparto sonoro in questa nuova iterazione acquisirà maggiore importanza, al punto da dover affinare le proprie capacità uditive per ottenere una prestazione migliore in partita. Anche la coordinazione con i compagni di squadra, qualora possibile, è uno dei punti cardine per raggiungere la vittoria.

Ora passiamo alla modalità Guerra Terrestre. 32 vs 32: si può fare?

Nonostante la modalità strizzi fortemente l’occhio alla Conquista di Battlefield, Guerra Terrestre si presenta con fattezze più contenute, limitandosi ad essere una versione più estesa di Dominio con più bandiere da catturare. Anche i limite di giocatori partecipanti è stato esteso sino a sessantaquattro, con due squadre che lottano per la vittoria ovviamente.

Una panoramica della mappa adibita al 32 vs. 32, con ben sei bandiere da conquistare e dimensioni contenute dell’area. Simile alla Conquista di Battlefield ma studiata in modo diverso.

Dato il numero di giocatori la mappa sarà sicuramente più grande, come ci si muove al suo interno?

La mappa che abbiamo potuto provare in questa fase della beta è una vecchia cava, con stabilimenti stratificati su più piani. La grandezza, sempre rispetto alla proposta di Battlefield, modello da cui si ispira questa versione, è contenuta a tal punto da abbinarsi  perfettamente allo stile di gameplay di Call of Duty, aggiungendo un minimo di balistica ai fucili di precisione ovviamente. Al suo interno ci si muove con mezzi terrestri come corazzati e quad, oppure via aria con degli elicotteri da trasporto, sprovvisti di qualsivoglia arma da fuoco.

Perciò ogni giocatore può decidere se affrontare la partita a bordo di un carro armato, ma così non è sbilanciato?

Il carro armato, o il semplice corazzato, è un’arma di distruzione di massa per una modalità come Guerra Terrestre: esso è resistente, ci vogliono almeno tre missili per distruggerlo, ma fortunatamente non vi è alcun modo per ripararlo, al momento. Si possono fare un gran numero di uccisioni anche in una sola vita, ma esse non verranno conteggiate per l’ottenimento di una serie d’uccisione. Un colpo di cannone può eliminare uno o più nemici, soprattutto se si punta all’interno di uno spazio chiuso, ma sicuramente, rimanere fermi al centro della mappa non porterà a niente di buono.

Il carro armato è un potente mezzo di devastazione nella modalità Guerra Terrestre, soprattutto se affidato in buone mani.

Veicoli guidabili in un Call of Duty? Spero che siano decenti!

La guidabilità dei veicoli non si discosta da quella già introdotta in Call of Duty Black Ops 4 con la modalità Blackout, su console l’impostazione dei comandi favorisce l’uso degli analogici, lasciando la libertà di unirsi attivamente allo scontro i tasti dorsali. Ovviamente nel momento in cui si sale a bordo di un veicolo, si diventa inevitabilmente bersagli mobili alla portata di qualsiasi nemico nelle vicinanze.

Torniamo al gameplay. In una modalità del genere, il mood voluto dagli sviluppatori non rischia di venire a meno?

Effettivamente in una modalità così movimentata, con tanti giocatori che agiscono all’interno di una singola mappa, rischia di intaccare il lato tattico del gameplay. Come sempre, l’approccio avventato è altamente sconsigliato, specie se si decide di correre a testa bassa nei corridoi degli stabilimenti, dove vi è una maggiore concentrazione degli scontri a fuoco. La coordinazione rimane comunque un’opzione valida, soprattutto se dall’altra parte della parete vi sono almeno una decina di giocatori pronti a far festa con i loro caricatori.

A conti fatti, il nuovo Call of Duty Modern Warfare si prospetta unico per la serie, questa volta possiamo parlare di una vera rivoluzione almeno per il franchise. Il cross-play si è mostrato ottimo nel suo impiego, con un matchmaking che raramente contrappone due periferiche di gioco diverse in una sala d’attesa. Anche l’introduzione del supporto mouse e tastiera su PlayStation 4  rompe in parte quella barriera che separa console e PC. Seppure il realismo del gameplay venga messo in discussione dopo la reintroduzione della mini mappa, gli sviluppatori hanno introdotto una modalità che priva il giocatore di qualsiasi componente dell’HUD, favorendo in questo modo una maggiore immersione nel gameplay. Ultima, ma non per importanza, la modalità Guerra Terrestre. Non lontana dalla Conquista di Battlefield, tale contenuto apre le porte ad un flusso maggiore di giocatori all’interno di una lobby, ora si parla di massimo sessantaquattro giocatori, ma in futuro e nel gioco completo, potremo assistere con ogni probabilità a partite che vedono coinvolti almeno cento giocatori.  Detto ciò, rimaniamo ancora fiduciosi sulla buona riuscita di questo nuovo capitolo della serie, intrigante sotto svariati punti di vista. Vi diamo dunque appuntamento alla recensione finale!

Matteo è un grande appassionato di videogiochi, manga ed anime. Come videogiocatore nasce sul Nintendo 64, Il suo primo videogioco? Super Mario 64. Col passare del tempo si è unito alla famiglia delle console di casa Sony e adora in particolare i videogiochi di produzione giapponese, ma grazie anche al suo spirito di cacciatore di trofei, prova interesse in ogni sfaccettatura del videogioco.