Overwatch | Siamo onesti: Overwatch non ha bisogno di introduzioni. Per quanto possa sembrare strano, Blizzard ha rilasciato il fortunato hero shooter ormai più di tre anni fa, ma grazie all’incredibile supporto della compagnia il tempo non ha affatto gravato sulla produzione. Tutt’altro: l’opera gode oggi di un’esigua quantità di personaggi, mappe e contenuti che mai ci saremmo aspettati e che senza ombra di dubbio lo rendono uno dei titoli più seguiti di sempre. Blizzard, peraltro, è stata ora capace di compiere un piccolo miracolo, per quanto molti lo definivano impossibile, portando Overwatch su Nintendo Switch. Ma mentre i più puristi puntano il dito ora su un frame rate basso, ora su una risoluzione non eccelsa, noi ci chiediamo: “davvero abbiamo davanti un porting castrato?”
Si, anche su Switch possiamo fare serie da 15 kill
La risposta, com’era lecito aspettarci, è si, ma anche no. Non potevamo di certo chiedere specifiche tecniche eccessivamente alte su una console che, diciamocelo, riesce a malapena a reggere il confronto con le attuali PlayStation 4 e Xbox One in termini di prestazioni. Overwatch su Nintendo Switch, infatti, gira a 900p in modalità TV e 720p in portatile, dati che potrebbero certo non sembrare ottimi. Tuttavia, c’è anche da specificare che sullo schermo del nostro televisore abbiamo faticato a trovare differenze palpabili con le versioni per le altre piattaforme, ancor di più per quanto riguarda lo schermo di Switch stessa, che non vi farà mai sentire la mancanza dei 1080p. Il frame rate, al contrario, potrebbe essere un motivo abbastanza valido per convincervi a giocare su PlayStation 4 o Xbox One, dove raggiunge i 60 fps (quasi) costanti. Su Nintendo Switch dovremo accontentarci di 30 fps, ma che sono sorprendentemente stabili e di cui ci siamo ben presto abituati al punto tale da non notare affatto la differenza. I veri problemi della conversione non risiedono affatto in questi due fattori che, sia ben chiaro, non gravano mai sull’esperienza del giocatore, bensì su altre incertezze: parliamo di texture caricate in ritardo e a volte addirittura modelli mancanti che vengono processati dopo alcuni secondi. Ci è capitato di vedere Zarya tenere in mano un fucile invisibile o anche giocare per qualche istante senza il personaggio visibile sullo schermo. Insomma, sono tutte piccolezze, ma che nelle prime ore di gameplay potrebbero dare fastidio.
Overwatch su Nintendo Switch: un piccolo, grande miracolo
Blizzard, però, ha voluto introdurre alcune novità, che per alcuni potrebbero anche essere irrilevanti ma che rappresentano invece un grande punto a favore per il gameplay. Overwatch su Nintendo Switch consente così di utilizzare il giroscopio per muovere la visuale, cosa che risulta incredibilmente utile se preferiamo cecchini come Widowmaker o Hanzo, ma che potrebbe essere scomodo con altri personaggi da combattimento ravvicinato quali Reinhardt o Brigitte, per fare alcuni esempi. Tuttavia, abbiamo notato che possiamo ottenere una maggiore precisione del movimento quando sfruttiamo i controlli di movimento dei Joy-Con, mentre con il Pro Controller la mira diventava leggermente meno fluida. Interessante, peraltro, la possibilità di personalizzare o invertire le curve di risposta del giroscopio, in modo da ottenere un’esperienza quanto più personale possibile e che rientra perfettamente nelle nostre preferenze.
Non dimentichiamo che è incluso il costume Noire per Widowmaker!
Altra gradita presenza, che spesso manca nei titoli per Nintendo Switch, è l’implementazione del touch screen per selezionare elementi nei menu e per rendere la navigazione più veloce. Certo, parliamo di una piccolezza che magari non è utilizzata da molti, ma che evidenzia comunque una cura nei dettagli non indifferente. Overwatch su Nintendo Switch ci permette anche di sfruttare la chat vocale e di giocare velocemente con i nostri amici online, grazie anche a un sistema di matchmaking che ha sempre funzionato per l’opera. Quasi ci dispiace, però, che la console non abbia un microfono integrato, cosa che avrebbe giovato sull’interazione in multiplayer. Altra nota dolente riguardante le caratteristiche fisiche di Switch va fatta sulla distanza tra lo stick analogico destro e il tasto ZR, quello usato per fare fuoco: in modalità portatile, a volte è difficile utilizzare i due contemporaneamente, e premere la levetta per effettuare un attacco corpo a corpo è spesso fin troppo complicato. Tuttavia è vero, sono critiche volte più all’hardware che al software, e su cui ci si può fare ben poco, ma che facciamo notare per correttezza.
Il titolo resta così lo shooter che tutti abbiamo amato o giocato almeno una volta. Con alcune lievi introduzioni che possono giustificare – in parte – le differenze tecniche con le altre piattaforme. Peccato per l’assenza del cross-save, cosa che non grava affatto sul gameplay ma che ci avrebbe fatto risparmiare molto tempo nel cercar di ottenere tutte le meravigliose skin dei personaggi. Tuttavia, rimane una conversione che fa parlare di sé soprattutto per i vari difetti grafici che, ahimè, sono inevitabili per una console così diversa. Ma collegare la console al 4G del nostro smartphone mentre eravamo fuori casa e giocare senza troppi problemi ci ha fatto capire perché è un bene che Overwatch sia arrivato su Nintendo Switch. La macchina della Grande N riesce a dimostrare ancora una volta che il cuore del gaming è il divertimento, ed è qualcosa di unico avere la possibilità di tenere letteralmente tra le proprie mani il nostro titolo preferito, in qualsiasi momento. Ma quando tornerete in casa, cosa farete: avvierete il gioco su Nintendo Switch o sul vostro PC?