Let’s Sing 2020 | In un periodo in cui i giochi di alto spessore vengono rilasciati a una velocità impressionante, non bisogna dimenticare di tenere la mente aperta e prestare un occhio anche ai titoli minori, che possono sempre regalare diverse soddisfazioni. Ne è un esempio perfetto Let’s Sing 2020, in uscita su PS4 il 25 ottobre e su Nintendo Switch il 15 novembre, che con una struttura semplice ma efficace, promette di regalare diverse ore di divertimento in leggerezza, e a tutti di diventare delle superstar della musica, anche solo per la durata di una canzone. Sono ormai diversi anni che il titolo riempie le serate tra amici, ma domanda che sorge è una soltanto: Let’s Sing 2020 riuscirà a offrire nuove emozioni ai giocatori? Non ci resta altro che entrare nel vivo, parlando delle nostre impressioni sul titolo.
È giunto il momento di cantare
Let’s Sing 2020 si inserisce perfettamente all’interno del genere dei Rhythm Game che tanto successo ha avuto nell’ultimo decennio. I pilastri su cui poggia le proprie basi sono due, semplici ma davvero stimolanti: la musica e il divertimento. Rispetto ad altri titoli che puntavano maggiormente sull’esecuzione musicale o sui passi di danza, in questo titolo, naturalmente, bisogna dimostrare di possedere profonde doti canore. La struttura del gioco è veramente semplice: scegli la canzone e canta, cercando di azzeccare più note possibili. Più la tua intonazione corrisponderà alla versione originale, più punti guadagnerai. Un genuino e diretto, con il quale trascorrere diverse serate con gli amici tra musica e risate.
Pronto a esibirti?
All’interno del gioco sono presenti ben 5 modalità differenti, per divertirsi da soli o in gruppo. Perché in Let’s Sing 2020 è possibile cantare insieme fino a un massimo di 4 giocatori offline, elemento non scontato in un periodo in cui le maggiori case sembrano puntare maggiormente su un’esperienza multiplayer esclusivamente online. Ma torniamo alle possibilità di gioco, partendo dalla modalità Classic. Qui basterà scegliere la canzone per iniziare a cacciare il fiato, in solo o assieme i propri amici, tentando di raggiungere il maggior punteggio, permettendoti di salire di livello e sbloccare nuovi optional. Nella modalità Feat., invece, potremo giocare in duetto, con un partner o con il nostro cantante preferito, per testare il livello di compatibilità. In World Contest, invece, affronterete il mondo, scalando la classifica globale e guadagnando premi. Grande novità di quest’anno è la modalità Mix Tape 2.0: selezionate i vostri 5 brani preferiti ed eseguiteli all’interno di un medley generato dinamicamente e quindi sempre differente. Quando poi siete stanchi di esibirvi ma non di ascoltare musica, vi è sufficiente selezionare Jukebox, per rilassarvi con un semplice elenco di brani.
Nel catalogo si hanno a disposizione fin da subito tra ben 30 successi di diversi generi, sia del passato che del presente, per accontentare un po’ tutti i gusti. Dalle Spice Girls con Wannabe fino ai Linkin Park con Numb, virando su canzoni più attuali come Maneater di Nelly Furtado o No Roots di Alice Merton, senza dimenticare grandi successi del calibro di The Show Must Go On dei Queen e You Give Love a Bad Name di Bon Jovi. Una selezione ampia che, però, sembra favorire gli amanti del genere pop attuale ma che può essere ampliata acquistando pack aggiuntivi come Best of 90’s o Party Classic. Una volta selezionato il brano, infine, la canzone ci mostra anche il videoclip ufficiale, per intrattenere anche chi sta guardando nell’attesa del proprio turno di esibirsi. Al giocatore di turno, invece, spetta l’arduo compito di esibirsi, seguendo le parole nella classica forma del karaoke, in basso allo schermo, oppure guardando al centro dove, oltre al testo, appaiono dei riquadri che indicano altezza e lunghezza della nota. Insomma, non rimane altro da fare che impugnare il microfono ed esibirsi.
Prendi il microfono e canta!
Accordi giusti e note sbagliate
Let’s Sing 2020, come già detto, punta a un divertimento semplice e immediato, adatto a tutti, a prescindere dai gusti personali. Dopotutto la musica è un piacere globalmente riconosciuto e quindi quale modo migliore di trascorrere una serata in allegria, se non quella di cantare mentre si fanno quattro risate? Uno dei punti di forza del gioco, infatti, è proprio la possibilità di giocare in multiplayer offline. Un’opzione che lascia comunque la possibilità al videogiocatore di seguire la propria carriera online e scalare la classifica globale, senza essere costretto a relegare i suoi amici il semplice ruolo di spettatori. Ravenscourt e Voxler, produttori del gioco, hanno puntato molto sull’aspetto conviviale di Let’s Sing 2020. Lo dimostra il fatto che, per giocare, non si è costretti a possedere un microfono da collegare alla console ma sia sufficiente scaricare l’app ufficiale sul proprio smartphone e cantare. Semplice e immediata, si collega rapidamente e svolge perfettamente la propria funzione, tanto da farci dimenticare presto di non avere in mano un classico microfono.
Se questi colpi sono andati a segno, lasciandoci piacevolmente soddisfatti, ci sentiamo comunque in dovere di sottolineare alcune stonature, che vanno a sminuire il valore complessivo del gioco. Il primo che salta agli occhi è indubbiamente la selezione musicale: 30 canzoni non sono certamente poche, ma l’insieme appare monotematico. Si è dato molto spazio al mondo musicale pop e dance, tralasciando il rock e i suoi derivati, oltre che i grandi successi (solamente 3/4 canzoni per entrambi i generi). Nonostante sia comprensibile come il target di riferimento sia quello a cui interessano determinati brani, ci sembra abbastanza ingiusto che gli altri siano costretti ad acquistare il pack per avere un’esperienza di gioco pienamente coinvolgente e soddisfacente. Se a questo aggiungiamo la totale mancanza di canzoni in lingua italiana, cosa non da poco per il nostro Paese, non ci sentiamo pienamente soddisfatti.
Grafica semplice e piacevole, ma certe volte confusionaria
Altra nota stonata su cui ci è difficile soprassedere, è l’aspetto visivo. La grafica generale è chiara e simpatica, semplice senza essere noiosa, permettendoci di concentrarci sulla musica e le parole della canzone. Proprio per questo motivo siamo rimasti sorpresi quando, durante la riproduzione di alcune canzoni, ci siano ritrovati in uno stato di totale confusione. Il testo in basso allo schermo, stile karaoke, è ideale per chi ha una buona conoscenza del brano. Per tutti gli altri, lo strumento di riferimento è senza dubbio la rappresentazione visiva delle note e del testo che compare al centro del videoclip. Alcune volte, però, la combinazione dei colori del video e del testo è similare, impedendoci di riuscire a leggere le parole della canzone e quindi di giocare. Ne è un esempio perfetto il brano Angel di Robbie Williams, completamente in bianco e nero, durante il quale è praticamente impossibile leggere il testo, visualizzato nel medesimo colore. Insomma, una grossa svista a cui si poteva porre rimedio con diverse opzioni.
Considerando tutti gli elementi, Let’s Sing 2020 non è di certo un titolo da dimenticare, anzi. La struttura semplice, diretta, supportata da una grafica pulita ed essenziale, permette di trascorrere diverse ore di divertimento, da soli o in compagnia. Questo è possibile grazie alla possibilità di giocare con gli amici anche nella stessa stanza, per una serata videogame molto old style. Non tutti possiedo un microfono da collegare alla console? Nessun problema! Voxler mette a disposizione un’app per smartphone con la quale poter cantare e che funziona molto bene. I brani a disposizione sono 30 e toccano diversi generi così come epoche differenti. Purtroppo sono molto incentrati sulla cultura pop e dance, costringendo gli amatori di altri generi ad acquistare i pack musicali aggiuntivi, di cui non sembra ce ne sarà uno dedicato alla musica italiana. La struttura del gioco variegata permette di divertirsi in modi differenti, gareggiando tutti contro tutti o esibendosi in coppia. Purtroppo, durante la gara, mentre il brano comincia e viene visualizzato il videoclip, non sempre è facile riuscire a seguire il testo, che va a sovrapporsi cromaticamente alle immagini. Un vero peccato, perché i presupposti per raggiungere obiettivi più alti, c’erano veramente tutti. Ravenscourt e Voxler dovranno impegnarsi di più se vorranno battere la concorrenza sempre più agguerrita!