The Last of Us Part II sarà un gioco basato sull’odio, l’odio che spingerà Ellie a compiere il suo viaggio e le sue tante scelte, soprattutto di natura violenta. Proprio l’elevata violenza presente del gioco avrà un forte impatto, anche empatico nei giocatori, che è stato spiegato dalla co-sceneggiatrice Haley Gross nel corso di un’intervista concessa a Official PlayStation Magazine, che verrà pubblicata nel numero di dicembre.
“Da un lato vogliamo sviluppare empatia, ma vogliamo anche aumentare la posta in gioco per Ellie. Quindi, ogni volta che si verificano queste configurazioni, è necessario interagire con quello che sarebbe stato un tipico NPC. Ma ora, gli hai sparato e il suo amico continua a urlare il suo nome e devi portare con te l’impatto della tua violenza.”
“In definitiva, questa è una storia sul ciclo della violenza, giusto?. Ma oltre a ciò, è una conversazione sugli effetti che un trauma sistemico può avere sulla tua anima.”
The Last of Us Part II è stato rinviato al 29 maggio 2020, ma non è l’unico gioco che in questo 2019 ha subito il posticipo della data di pubblicazione.