Midway Recensione

Midway

Midway Recensione | La storia, da sempre, รจ necessaria per comprendere il presente e scelte determinanti fatte nel passato hanno poi avuto delle ripercussioni importanti sulla societร , sul modo di vivere, sulla contemporaneitร . Tutti le battaglie, le incoronazioni, le conquiste, che si sono susseguite nel corso dei secoli non vanno mai e poi mai dimenticate perchรฉ fanno parte della nostra stessa esistenza, e sono un ricordo fondamentale da tenere in mente sia se ci riferiamo ad eventi per cosรฌ dire negativi, che altri maggiormente positivi. La storia รจ quindi parte di noi e portarla sul grande schermo รจ sempre una sfida ardua perchรฉ un processo del genere necessita una cura particolare sia per evitare di allontanarsi troppo dalla realtร  dei fatti sia per dare dignitร  a quello che รจ accaduto. Midway di Roland Emmerichย (Stargate, The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo)ย si lancia nella scommessa di narrare uno dei piรน importanti scontri della seconda guerra mondiale sul Pacifico, avvenuto tra il 4 e il 7 giugno del 1942, con gli Stati Uniti pronti a fronteggiare gli attacchi della Marina giapponese. Gli americani grazie ad una lavoro sinergico di intelligence, carisma e strategia militare, riuscirono a fermare l’attacco degli orientali, riuscendo ad eliminare parecchi mezzi avversari, portandoli infine alla ritirata. Un evento senza precedenti, che l’opera racconta nella sua interezza, concentrandosi sui grandi protagonisti dell’impresa.

Midway
Il film non รจ di certo privo di sequenze altamente spettacolari.

Midway: gli eroi e la frenesia del combattimento

L’eroe principale delle vicende รจ il tenente Dick Best (Ed Skrein), un pilota senza paura, secondo di gerarchia nella sua divisione, di vitale importanza per la riuscita del gesto eroico aeronavale al quale si aggiungono una serie di figure ugualmente importanti. Il comandante in capo delle forze del Pacifico Chester Nimitz (Woody Harrelson), i capitani di corvetta Wade McClusky (Luke Evans) e Edwin T. Layton (Patrick Wilson) , il tenente colonnello Jimmy Doolitle (Aaron Eckart) e il vice ammiraglio William Halsey (Dennis Quaid). Sul fronte giapponese, invece, l’opera delinea principalmente la figure del contrammiraglio Tamon Yamaguchi (Tadanobu Asano), dell’ammiraglio Isoroku Yamamoto (Etsushi Toyokawa) e il vice ammiraglioย Chลซichi Nagumo (Jun Kunimura). Un cast stellare, sicuramente da annoverare tra gli elementi maggiormente riusciti della realizzazione, che riesce a portare avanti la sceneggiatura e la regia, dimostrando non solo di funzionare in perfetta sincronia, ma anche di tirar fuori del performance individuali di buon livello. Se gli attori si ritagliano una fetta piuttosto massiccia della messa in scena, anche la componente estetica, in particolare la rappresentazione dei combattimenti, gioca un ruolo di vitale importanza all’interno del lungometraggio. Gli scontri, dal punto di vista prettamente tecnico e registico sono decisamente ben realizzati, inquadrando perfettamente l’intensitร  della guerra e la frenesia delle battaglie sia aeree che navali. Entrambe le caratteristiche di cui vi abbiamo fatto menzione si intrecciano all’interno della narrazione, alternando momenti prettamente dialogati o incentrati su determinati personaggi, con fasi piรน o meno concitate delle ostilitร  tra le due fazioni. Il risultato รจ una completa ricostruzione della vicenda, che parte dall’attacco di Pearl Harbor fino ad arrivare alla battaglia delle Midway, appunto, e le immediate conseguenze dello scontro.

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Edwin T. Layton (Patrick Wilson) ebbe un ruolo importante nella battaglia, in quanto coordinรฒ l’intelligence americana.

Midway: realismo vs. emozione

Anche se il pubblico ha di fronte un quadro d’insieme esauriente dei momenti salienti dell’avvenimento, proprio per riuscire ad incastrare il tutto, la sceneggiatura pecca nella gestione del ritmo narrativo e nell’organizzazione delle scene. I continui salti temporali, ma anche i cambi di luoghi frequenti generano confusione nello spettatore, anche per quanto riguarda l’andamento della pellicola. Si scambiano, infatti, fasi decisamente concitate e dinamiche, con altre piรน lente e verbose, che rallentano in alcuni casi l’opera. Questo รจ probabilmente derivato dal fatto che l’alternanza di narrazione e battaglie di cui parlavamo poc’anzi non รจ stato coordinato al meglio e ha creato i problemi che vi abbiamo appena spiegato. Copione a parte, anche la riproduzione delle battaglie non รจ perfetta. Certo, cerca in tutti i modi di presentare fedelmente quanto รจ avvenuto nella realtร  delle vicende, ma proprio perchรฉ ambisce al fotorealismo, elimina quasi del tutto l’elemento emozionale, configurandosi come una fredda ricostruzione, quasi come un documentario. Non sto dicendo che il film รจ privo di momenti suggestivi o di tensione (ve ne sono molti nella prima parte della realizzazione), ma che gli scontri, perseguendo la veridicitร  storica rimangono un po’ distanti, non dialogando in maniera diretta e sincera con il pubblico che li sta guardando. รˆ doveroso anche menzionare il fatto che molte manovre aeree rappresentate in Midway per motivi pratici e per semplificazione sono simili e ciรฒ non fa che incrementare questo senso di distanza, in particolar modo quando viene raffigurato l’atto di sganciare le bombe contro le portaeree. Se bisogna tirare le somme, e bilanciare i vari pro e contro del lungometraggio, quello che ne esce fuori รจ un prodotto qualitativamente buono che poteva osare decisamente di piรน in piรน campi dove รจ rimasto piรน debole e scarno.

Midway, a fronte di un corposo e talentuoso cast di professionisti, racconta uno degli eventi piรน iconici della seconda guerra mondiale, mettendo in prima persona gli eroi di entrambi i fronti e le battaglie che li hanno visti protagonisti, consacrandoli come leggende. La regia e la sceneggiatura seguono, con un ritmo altalenante, gli scontri piรน accesi tra americani e giapponesi, spettacolari ed imponenti dal punto di vista visivo, ma poveri in quanto a emozioni e tensione narrativa. Vi รจ quindi un approccio quasi documentaristico e una ricerca della perfezione che vanno perรฒ a minare tutti gli aspetti piรน legati al coinvolgimento emotivo del pubblico. Un lungometraggio apprezzabile dal lato della ricostruzione storica che perรฒ potrebbe lasciare l’amaro in bocca agli amanti dei film di guerra piรน intensi e pregni di enfasi e suggestione.ย 

Massimiliano รจ un amante a tutto tondo dell'intrattenimento, dal cinema e serie tv fino a passare ai videogiochi. Sincero appassionato del mondo Marvel, di Star Wars e della cultura pop, nel tempo libero divora libri e graphic novel di qualsiasi tipo, con la predilezione per Moore e Gaiman. Sogna in futuro di diventare uno scrittore talmente tanto influente, da poter governare la mente dei suoi lettori, e ci sta lavorando con molta costanza!

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