Retro Machina, tenete tutto sotto controllo

Retro Machina

La Gamerome 2019 è stata felicemente colorata da una miriade di giochi indie, tra molti promettenti e altri già conosciuti durante altre fiere. Dopo Raji e Marble Garden, abbiamo avuto modo di scoprire Retro Machina, opera prodotta dai ragazzi di Orbit Studio in collaborazione con Super.com. I primi sono un gruppo di ragazzi brasiliani che si sono dedicati allo sviluppo di giochi dal 2016, e che hanno pubblicato le loro produzioni finora solo su PC. Super.com, al contrario, si occupa in modo più profondo di Publishing e di assistenza ai team di sviluppo.

Ciò che risalta subito all’occhio con Retro Machina è sicuramente il comparto artistico, che ci getta in un mondo apparentemente post-apocalittico e che unisce il genere steampunk con una vegetazione fitta. I ragazzi di Super.com ci hanno fatto sapere che non viene rivelato molto della storia, dato che i giocatori dovranno scoprire da soli cosa è accaduto in questo mondo singolare e studiato nei dettagli. Nella demo che abbiamo provato, infatti, i livelli sono divisi in tante macro-aree interconnesse da rapidi caricamenti, che ci permetteranno di proseguire sempre più. Interessante è la presenza di stanza più o meno nascoste, che spesso celano al loro interno delle piccole boss fight, sebbene quelle che abbiamo scovato non sono state eccessivamente più difficili di quelle da cui venivamo.

Per combattere i nemici il nostro piccolo, robotico protagonista si difenderà con un martello, che tuttavia non è l’unica arma a nostra disposizione. Il team ci ha rivelato che i piccoli ingranaggi che saranno droppati dalle casse distrutte o dagli avversari serviranno proprio a sbloccare un armamento più potente e altri strumenti che, in qualche modo, saranno utili all’esplorazione. Tuttavia, la meccanica più interessante è la possibilità di prendere il controllo di alcuni elementi su schermo, che possono essere piattaforme o pulsanti, ma anche e soprattutto di altri robot nemici. In questo modo potremo fare fuoco con le loro stesse armi e distruggere altre casse, ma non i loro compagni, per qualche motivo. Sulla dinamica di spostare oggetti a nostro piacimento – muovendo comodamente la levetta destra – vengono gettate le fondamenta di un gameplay puzzle che, in relazione a un livello di difficoltà nel combat system basso, si potrebbe prospettare molto interessante. I rompicapo non sono né eccessivamente complessi e né troppo facili, e vi porteranno a fermarvi per ragionare su cosa muovere prima e cosa dopo. Se pensate di essere rimasti bloccati, nessuna paura: basterà andare nella stanza precedente e poi ritornare da dove siete venuti.

A mancare, purtroppo, è una vera e propria colonna sonora, dato che ad accompagnarci durante l’esplorazione delle aree non c’era assolutamente nulla. In un titolo con un simile comparto grafico e un contesto tanto particolare, non deve assolutamente mancare una soundtrack di effetto. Evidenziamo anche alcune piccole incertezze che potrebbero davvero fare la differenza quando il gioco sarà rilasciato: la più importante è l’impossibilità di distruggere i nemici usando gli attacchi dei loro compagni; ma citiamo anche l’assenza di un effetto di invincibilità durante la schivata, che se implementato a dovere ha l’opportunità di cambiare davvero molto le carte in tavola.

Retro Machina

Retro Machina ha un potenziale molto interessante, ma già da un primo sguardo appare evidente come si trovi ancora in uno stadio prematuro e lontano da una release indolore. I ragazzi di Orbit Studio hanno ancora molto su cui lavorare, tra piccole problematiche tecniche fino a un’utilizzo migliore delle meccaniche di gameplay presenti. Tuttavia, siamo rimasti contenti nel vedere quanta passione stanno mettendo nel loro progetto, nonché quanta attenzione ripongono nell’ideazione dei puzzle. Questi ultimi, a nostro avviso, sono l’aspetto più riuscito dell’intera demo che abbiamo provato, motivo per cui saremmo felici di scoprire di più. Retro Machina sarà rilasciato verso l’estate del 2020 su Steam e Nintendo Switch, mentre più avanti giungerà anche su PlayStation 4 e Xbox One. Se volete scoprire di più sul titolo, vi lasciamo alla sua pagina di Steam.

Metal Gear Solid per PS1 accese la sua infanzia e passione per il videogioco. Non è rimasto, però, un accanito giocatore Sony, non dopo il suo primo The Legend of Zelda e Super Smash Bros. che hanno portato il nostro Lorenzo Ardeni sul bordo Nintendaro. Attualmente in lotta con se stesso per decidere se il suo gioco preferito è The Legend of Zelda: Skyward Sword o Metal Gear Solid 3.