Kazushige Nojima, sceneggiatore e scrittore al lavoro con Square Enix da più di venti anni, ha recentemente sciolto alcuni dubbi riguardanti il personaggio di Cloud e come lo vedremo in questo Final Fantasy VII Remake.
D’altronde l’originale titolo Playstation è uscito più di venti anni fa, in un clima totalmente differente dal nostro: una trasposizione fedele sarebbe, oltre che errata – cambia il media/cambia il modo di raccontare – anche difficilmente rappresentabile per l’enorme gap tecnologico tra i due titoli.
Lo sceneggiatore Nojima ha recentemente affermato in un post sul Square Enix Blog:
È realmente eccitante introdurre una nuova ventata d’aria in Final Fantasy VII Remake, ma al col tempo, ci sono alcune paure. L’originale gioco era un mix di cartoon-style e arte stilizzata, e la storia era lasciata in parte all’immaginazione dei giocatori che potevano completare le parti che non potevano essere rese con la loro immaginazione. Anche se vedessero la stessa scena, le informazioni tolte e come l’hanno interpretata varierebbero da persona a persona. Forse potrebbe essere considerata, a quest’oggi, una forma interattiva di storytelling.
L’originale Final Fantasy VII uscì su Playstation nel 1997. Lo stile grafico alternava fondali disegnati, già in uso su diversi titoli dell’epoca, con rudimentali modelli poligonali, il tutto in uno scenario 3D liberamente esplorabile. Le espressioni facciali, le emozioni, i dialoghi tra i personaggi, erano lasciati a pochi asset di movimento. Il risultato però era eccezionale e ancor tutt’oggi fruibile, merito una scrittura fuori parametro.
Lo sceneggiatore Kazushige Nojima continua.
In Final Fantasy VII Remake avremo molto meno spazio per l’immaginazione. Questo fatto cambierà considerevolmente come la storia sarà percepita. Le persone che conoscono l’originale potrebbero essere timorose di questo cambiamento. Ed è la stessa paura che ho io. Ma ho anche una convinzione. Potrebbe essere possibile empatizzare maggiormente con Cloud mentre ci si unisce a lui. Sarebbe fantastico sentire quella fiamma infuocata assieme a lui.
Altro gap che sarà colmato dal Remake è il doppiaggio. L’originale non aveva alcuna voce e i protagonisti apparivano muti. Solo balloon e molte linee di dialogo assolvevano alla funzione di caratterizzare Cloud, Tifa, Barrett e soci. Eppure se questi personaggi, affetti da mutismo, sono stati in grado di trascendere le generazioni videoludiche, divenendo i protagonisti del più grande successo Square Enix, un motivo ci sarà. Conclude così lo sceneggiatore Nojima, spiegando la riscrittura di Cloud per il Remake:
Ho rivisitato le esperienze che Cloud ha avuto nella sua vita sino l’inizio del gioco, pensando che effetto avrebbero avuto su di lui. Il suo atteggiamento verso l’amica di infanzia Tifa. E come si comporterebbe nei confronti di Barrett? Che tipo di distanza manterrebbe nell’interagire con i passanti per strada? Ho immaginato la scena di Midgar nella mia mente e ho visualizzato Cloud muoversi attraverso essa. Ho scritto nuove linee di dialogo per lui. Ecco come è nato Cloud nella versione Remake
Final Fantasy VII Remake si attesta ad essere tra i titoli più attesi del momento. Se non le avete ancora viste vi rimandiamo alle venti e più immagini di gioco rilasciate ieri da Square Enix. Il 2020 sarà un grande anno per noi videogiocatori.