Don’t Die Minerva Provato

Xaviant, uno sviluppatore di titoli indie americano, è una delle incarnazioni del pensiero “Non mollare mai”. I due titoli di debutto, Lichdom: Battlemage e The Culling, hanno ricevuto delle critiche piuttosto altalenanti, tra chi apprezzava gli spunti originali e ben curati, e chi invece guardava storto ai purtroppo numerosi difetti. Il successivo lancio del team, The Culling 2, è stato a dir poco disastroso, tanto che i giocatori lo abbandonarono del tutto in una manciata di giorni e alla fine fu rimosso dagli store. Molti si sarebbero ritirati dalla scena dopo un fallimento del genere, ma la passione di Xaviant lo ha portato a tirare avanti e non arrendersi. Cambiando completamente genere, lo sviluppatore ci propone ora Don’t Die Minerva, un  tenebroso roguelite basato sugli attributi. Ci è stata data la possibilità di provare la versione ad accesso anticipato del gioco, e dopo aver esplorato in lungo e in largo la magione del Padrone siamo pronti a darvi le nostre impressioni. Per tutti coloro che vorranno poi testarlo, l’Early Access sarà disponibile su Steam a partire dal 5 dicembre.

Don’t Die Minerva rappresenta in tutto e per tutto il puro spirito dei roguelite: il giocatore deve affrontare una serie di piccoli dungeon colmi di nemici, raccogliere potenziamenti che appariranno casualmente nella mappa, e perdere tutto alla morte del personaggio. Il gioco segue Minerva, una piccola bambina sperduta, mentre esplora una magione infestata da fantasmi e sconfigge i suoi più pericolosi abitanti, tra cui il Padrone stesso. Ad aiutarla ci sono una torcia, l’arma predefinita per cacciare i mostri, e una varietà di peluche che scateneranno potenti attacchi contro ogni minaccia. Bisogna tenere traccia di due fattori essenziali durante il gameplay: la vita e l’energia. La prima è ovviamente la nostra fonte di sopravvivenza e azzerarla significa ricominciare il dungeon da capo; la seconda viene consumata ogni volta che compiremo un’azione e si ricaricherà gradualmente quando non siamo impegnati a schivare o colpire. Entrambe possono essere ricaricate con dei consumabili, che tuttavia appariranno estremamente di rado.

Il cuore del genere, come molti sapranno, risiede nel potenziale delle build che si possono costruire in ogni run. In questo titolo, Minerva può portare con sé un’arma, un peluche e tre accessori, scegliendo tra quelle che riesce a scovare nelle stanze della magione. Ogni oggetto possiede potenziamenti passivi, un livello di rarità e, soprattutto, un attributo che varia tra energia, fuoco, ghiaccio ed elettricità. Accumulando tanti pezzi dello stesso tipo ne accrescerà il potere, ma combinare differenti elementi scatenerà degli effetti secondari che in genere si traducono con l’aumento dei danni inflitti. Mentre gli equipaggiamenti avranno un attributo specifico, quello delle armi e dei peluche può essere scelto applicandoci una gemma, permettendo così di creare la combo giusta. Nel complesso, questa versione ad accesso anticipato contiene un buon numero di power-up che, sebbene limitati a poche varianti per ciascuno, forniscono un’ottima varietà e un buon bilanciamento al gameplay.

In termini di esplorazione, al momento sono disponibili tre biomi composti da più livelli di complessità crescente, che si concludono con la relativa boss fight. Il numero di nemici differenti, sebbene siano presenti varianti elite con vari potenziamenti, non è entusiasmante e sarà necessario introdurre in futuro qualche mostriciattolo in più per evitare troppa ripetitività. Questo viene però mitigato da stanze con layout unici, trappole sparse sul pavimento, combattimenti pericolosi ma veloci, e cambi frequenti di equipaggiamento. Una sola volta per piano, è anche possibile ritornare alla hub per spendere le risorse accumulate ed evitare di perderle per sempre a causa della dipartita di Minerva. Qui si possono inoltre spendere i cristalli collezionati per guadagnare nuovi poteri, come il teletrasporto e la capacità di scovare passaggi segreti. Gli appassionati del completismo si divertiranno sicuramente a trasformare la magione in un luogo più accogliente comprando tutti gli upgrade possibili. Saranno molto utili in vista delle modalità Hard e Very Hard, sbloccabili una volta concluse le prime partite.

Dopo il fallimento di The Culling 2, Xaviant torna in pista con un titolo che, nella semplicità della versione Early Access, getta delle basi solide che promettono molto bene. Don’t Die Minerva è ancora ai suoi inizi, ma già dimostra di poter offrire le tante ore di divertimento, apprendimento e sperimentazione tipiche del genere roguelite. Il team di sviluppo ha promesso una miriade di contenuti in arrivo per l’edizione completa del gioco, e se continueranno su questa strada possiamo aspettarci un’opera indie che avrà poco da invidiare ai suoi simili.