Quando Destiny 2 venne rilasciato ottenne subito l’apprezzamento dei fan del primo capitolo e del genere. Tuttavia, la fama dell’opera di Bungie non riuscì a sorprendere il mondo intero, dato che solo una determinata fascia d’utenza restò incollata allo schermo: ora per un grinding mastodontico, ora per un gameplay incentrato molto sul progresso e sulle sfide a tempo, Destiny 2 nel 2017 non fu capace di sorprendere. A due anni dal rilascio, Bungie decide di distaccarsi dal Publisher, Activision, per intraprendere una strada completamente diversa e trascinandosi il suo titolo. A partire dal 1 ottobre 2019 Destiny 2 diventa così completamente free-to-play con la versione Una Nuova Luce. Tuttavia, è stata l’espansione Ombre dal Profondo a introdurre importantissime novità, che hanno non solo cambiato il gioco ma lo hanno anche fatto tornare in vita. Che sia stata la Luce del Viaggiatore o una tecnica di marketing studiata a tavolino c’è poco da discutere, ma cogliamo comunque l’occasione per parlarvi di come sia cambiato Destiny 2 e perché, secondo noi, dovremo imparare tutti da come si è mossa Bungie.
Ombre dal Profondo si presenta così come una continuazione delle vicende de I Rinnegati, prima grande espansione, in cui Eris Morn inviterà il giocatore a scoprire i segreti che si annidano nelle profondità della Luna. Veniamo così a sapere che uno dei più grandi nemici del Viaggiatore è sempre rimasto nascosto all’ombra della Terra, e che sta ora pianificando qualcosa di malvagio. Vengono così alla luce gli Incubi, pericolosi ricordi del passato del Viaggiatore, così come del Guardiano e della serie stessa. Torneremo a lottare contro vecchi nemici, diretti verso un futuro che – purtroppo e per fortuna – resterà avvolto nel mistero ancora a lungo, abbracciandosi alla luce poco alla volta.
La storia ci viene narrata una missione alla volta, intervallando il tutto con il compimento di taglie. Quest’ultima attività, però, potrebbe stancare i neofiti: ci verrà chiesto di saccheggiare sezioni perdute, uccidere in determinati modi i nemici, ripetere intere quest solo per eliminare un boss che avevamo già sconfitto. Insomma, è innegabile la presenza di una buona dose di ripetitività che, come potevate immaginare, rischia di annoiare il giocatore dopo un paio di sfide. Tuttavia, va anche detto che non tutti i mali vengono per nuocere. Destiny 2 getta le fondamenta del grinding sul compimento delle taglie, missioni acquistabili con il lumen da compiere per ottenere principalmente esperienza aggiuntiva per il grado stagionale, di cui però parleremo più avanti.
La seconda grande espansione rende Destiny 2 il palcoscenico di un esemplare ritorno con stile. Non solo la campagna promette molte ore passate con il dito pigiato sul grilletto destro del controller o sul pulsante sinistro del mouse, ma anche le modifiche al gameplay riescono a suonare allettanti, seppur in modo maggiore ai veterani. Le plateali mosse finali, finishers che possono essere attivate tenendo premuta la levetta destra o il tasto G della tastiera quando la vita del nemico è minima, sono solo uno degli esempi che possiamo farvi per creare un quadro generale dell’enorme aggiornamento. Ciò che cambia radicalmente le carte in regola è l’utilizzo del potere – ora innalzato fino a un massimo di 960 – per determinare la forza del singolo Guardiano e la presenza della Stagione dell’Intramontabile, sia da un punto di vista narrativo che di gameplay.
Dopo che Ikora ci convocherà alla Torre per discutere dell’imminente attacco dei Vex, ci recheremo sulla Luna, nel Giardino della Salvezza, per combattere le loro truppe e mettere fine al loro assedio. Parliamo di un’incursione tutt’altro che semplice, anzi, quasi impossibile da completare in single player: consigliamo di prendere parte all’assalto assieme il vostro clan o con degli amici, dato che la collaborazione è essenziale per sconfiggere anche solo il primo boss. Si, è così difficile. Con questa attività è stato introdotto il relativo grado stagionale, sistema di avanzamento che premia il giocatore ogni qualvolta si sale di livello (e prevedendo il classico battle pass con cui si avrà accesso a ricompense maggiori). Non si tratta nulla di invasivo, né di necessario per proseguire nella campagna principale, ma se sfruttato bene tutto questo nuovo sistema di rewarding otterremmo una valanga di oggetti, armi e pezzi di armature. Se avete doppioni, peraltro, potete scartare tutto e ricevere la valuta dell’armaiolo, da utilizzare a sua volta per mettere le mani su un’engramma. Insomma, uniamo il progresso nel grado stagionale alle taglie e il risultato sono loot e grinding a volontà.
Eventi e personaggi perennemente interconnessi tra di loro, il ritorno di volti amatissimi e continue speculazioni su cosa potrà succedere dopo, tante missioni da completare e armi da vincere, gradi stagionali da superare: Destiny 2 ha ottenuto un’anima completamente nuova, che lo rende molto diverso da come era dal lancio. I nuovi giocatori si troveranno così tra le mani un titolo le cui espansioni, I Rinnegati e Ombre dal Profondo, possono essere acquistate entrambe a un prezzo budget, se considerato che Destiny 2 è ora free-to-play. Anche una campagna marketing possente è stata complice della rinascita dell’opera, sia tramite annunci mirati, sia tramite l’inclusione della Collection al lancio su Google Stadia, che ha innalzato l’attenzione delle masse. Proprio agendo in questo modo Bungie ha dato un’importantissima lezione a tutto il settore del gaming, riportando in vita un’opera che stava progressivamente finendo nel dimenticatoio: ammettiamo che con l’uscita di Ombre dal Profondo ci pareva quasi come se Destiny 2 stesse per essere rilasciato assieme ad esso, c’era aria di pura novità nonostante gli anni alle spalle. Aggiungiamo la Stagione dell’Intramontabile con le relative armature, armi, mosse finali, assalti, sfide, modifiche al Crogiolo e tanto, moltissimo altro e l’opera di Bungie raggiunge fattezze colossali, paragonabile a poche altre.
Destiny 2 è rinato. Non potremmo definire in alcun altro modo ciò che è successo con il rilascio di Ombre dal Profondo e l’edizione Una Nuova Luce, rilasciate entrambe il 1 ottobre 2019. Se avete messo da parte il titolo o non avete mai considerato di provarlo prima d’ora, questo è il momento giusto per riscoprirlo. Se vi spaventa il dover salire di potere fino a 960, tenete presente che comincerete dal 750, per non avere un eccessivo svantaggio. Tuttavia, nel caso in cui le vostre aspettative fossero molto alte per la storia di Ombre dal Profondo, dovrete accontentarvi di una conclusione che definiamo cripitica, confusa per i novellini, ma che promette comunque un futuro radioso. Come continuerà lo scontro tra la Luce del Viaggiatore e l’Oscurità della Piramide? Purtroppo non è dato saperlo. Non ancora.