Quentin Tarantino deciso a lasciare la macchina da presa

Quentin Tarantino

Quentin Tarantino rilascia i suoi pensieri sul passato anno cinematografico dominato da una preponderanza blockbuster. Il director di C’era una volta a… Hollywood afferma di aver dovuto lottare tra una concorrenza agguerrita capitanata dai comic-movie della Disney. Così afferma: “Penso si sia combattuta una guerra per il cinema lo scorso anno quando penso ai sequel, a Avengers: Endgame e a tutto il resto.” 

Candidato a 10 Oscar tra cui Miglior Sceneggiatura Originale, il nono film di Quentin Tarantino è stato una delle poche “grandi hit” cinematografiche ad essere rilasciate per la distribuzione cinematografica. Questo è il suo pensiero personale sulla guerra in corso nei cinema. L’intera intervista è reperibile su Deadline.

Per quanto si possa vedere, il prodotto commerciale che è di proprietà dei conglomerati, i progetti che tutti conoscono e che hanno il lori DNA, che si tratti di Marvel Comics, di Star Wars, Godzilla e James Bond, non hanno avuto anno migliore dello scorso. Sarebbe potuto essere l’anno del loro completo dominio. Ma non lo è stato. Perché molti film con contenuti originale sono usciti e meritavano di essere visti, e così è stato nei cinema che li hanno richiesti. Così è stato un anno davvero davvero forte. Sono davvero orgoglioso di essere nominato [agli Oscar] con altri film. Penso che, riassumendo l’anno, il cinema non è caduto nei blockbuster a prova di IP.

Anche se competere al box office contro i blockbuster Disney è alquanto impossibile per un autore come Tarantino, il regista cult di origini italiane ha spiegato che per lui è stato un anno fortunato.

Se non lo avessi fatto quest’anno sarebbe stata l’ultima opportunità per film di questo genere. È stato un anno davvero fantastico. Combattere qualcosa come Avengers: Endgame il quale per mesi prima dell’uscita e mesi dopo non ha fatto parlare di altro. Hanno provato a fare lo stesso con Star Wars ma non penso abbia funzionato, ma non si poteva salire su un United Airlines senza visionare un tie-ins, anche lo spot di sicurezza aveva una scena con Star Wars.

Parole rincuoranti per il cinema e per l’arte, ma che lascia trapelare un segno di sconforto: il regista ha rilasciato delle forti dichiarazioni sulla rivista Rolling Stones di voler abbandonare il cinema per dedicarsi più alla famiglia, affermando inoltre che oramai il futuro della settima arte è in mano ai “giovani” registi e che lui oramai appartiene alla vecchia guardia. Sulla soglia dei 57 anni il director vorrebbe passare più tempo con la famiglia, essere un buon padre e dedicarsi alla letteratura. La decisione non è biasimabile ma come altri registi prima di lui il cambiamento in atto negli ultimi anni sta allontanando questi creativi dalla cinematografia. Forse aveva ragione Mario Monicelli, anni e anni fa, in un’intervista con la Rai ad affermare che Lo Squalo di Spielberg segnò l’inizio di qualcosa di diverso

Quentin Tarantino

Non esisto. E anche se esistessi ignorerei dove sono. Perso nel NET o nel Lifestream, in qualche arcipelago sperduto dell'Alaska, forse nell'Arkham dei Grandi Antichi e, più lontano, tra montagne di D20, alla destra di Padre Ilùvatar, in un sogno b/n. Dove sono, chi sono? Nel dubbio, scrivo.